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mercoledì 07 settembre 2022 17:05

Osservatorio Balcani
 

Commenti dei lettori all'articolo: Il secolo di Bogdanovic (I)

(1-10/18)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: Istrijan Data e ora: 04.06.2007 13:03
A Casimiro
Casimiro e' sempre "ben informato". Cita la Melita Richter la quale tra i preferiti interlocutori trova un intelettual-borhese, camaleonte, Predrag Matvejevic. Kadijevic? Ma si andasse fare "un giro" Casimiro, di quello che (non) ha fatto il Kadijevic, piuttosto. E che lo doveva fare!!! Prima di "mocarsela" doveva, dopo che i secessionisti sloveni hanno dovuto allontanarsi dalla frontiera con l' Italia perche' e' subentrato l' esercito a ripristinare la scritta SFR Jugoslavija e RS Slovenija e la bandiera jugoslava. fermare l' esercito, magari anche "un golpino di Stato", (come Jaruzelski); chiudere le frontiere, intimare un alto la' ai lider di tutte le Repubbliche jugoslave che di LA non si muovono, fintantoche' non decideranno, secondo Costituzione, la sorte dei popoli costitutivi, nelle frontiere INTERNE! E tanto per iniziare con la Slovenia, il capo dello Stato Maggiore, il Kadijevic, doveva salvaguardare i suoi militari dall' assedio delle caserme (ricordiamo che era estate) e la vita di quelle trenta quattro reclute uccise, le quali reclute non potevano nemmeno diffendersi. Il Kadijevic, dichiarandosi jugoslavo, si e' soffermato sui soliti bla -bla, salvaguardandosi la sua villa in Dalmazia - e' ricevendo la pensione da Belgrado (pardon, "Milosevic").
 
Message Autore: jasmina Data e ora: 22.05.2007 15:45
vukovar
Casimiro, queste parole le condivido in pieno con Bogdanovic. Non mi mettere in bocca quello che non penso, non mi provocare, te lo già detto due volte. Parla per te e non mi interpretare, per favore. Altre cose menzionate non meritano commento.
 
Message Autore: jasmina Data e ora: 22.05.2007 05:29
a Filip
Siamo tutti adulti e vaccinati, andare a visitare i luoghi di sterminio come Auschwitz, Dachau non certamente incita ad odiare il popolo tedesco, come nessuno, credo, incita ad odiare il popolo croato per aver commesso Jasenovac. Ma i tentativi di colpi di mano nel nome di una presunta riconciliazione, che siano di Tito o di Bogdanovic, sono solo un tappo malmesso sulla pentola a pressione che prima o poi esplode. Come purtroppo è successo. Mischiare le carte in tavola è estremamente pericoloso. Che oggi l'Israele si comporti in maniera indegna non cancella ne mai potrebbe la Shoah. Che la Shoah possa rappresentare la scusa per oggi è altrettanto indegno. Spero di essermi spiegata anche io. Per rispondere alla sua domanda se ci siano o meno i serbi degni di riconoscimento? Certo, per il loro valore di portare il bene universale nella comunità chiamata civiltà, non per giustificare i sensi di colpa dell'Occidente. Non per mistificare la verità. Milorad Pavic, per esempio, è uno scrittore serbo ed universale. Il libro tradotto anche in italiano è "Dizionario degli Hazari". Purtroppo, si pescano i soggetti "politically correct" e questo è un altra storia.
 
Message Autore: jasmina Data e ora: 22.05.2007 05:19
a Filip
Vedi, quando si politicizza un argomento, per qualunque motivo esso sia, diventa difficile distanziarsi dal ricevimento di riconoscimento. Non ha importanza che poi lui sia serbo o meno. Anzi, sfruttare i personaggi autorevoli per dimostrare la propria tesi è squallido. E' indubbio il merito del suo lavoro artistico, la sua scelta di simbolo su un luogo di annientamento di ogni ragione umana comprensibile. Quello che è discutibile è la negazione dei fatti, la loro giustificazione per certi versi, nel nome della riconciliazione. Non vi è riconciliazione senza pentimento, non ci può essere. Altrimenti, parlare della Shoa sarebbe l' incitamento alla vendetta forse? Ricordarla ogni anno è servito al popolo tedesco oppure no? E quanto in questo senso è stato fatto in Croazia? Se anche il presidente Mesic dice una volta che "noi non dobbiamo chiedere scusa per Jasenovac" e poi invece lo chiede, per motivi opportunistici, per far entrare la Croazia in Europa, viene un lecito dubbio che vi sia il desiderio autentico di riconciliazione. Che poi sia un serbo a darli ragione per alcuni versi la sostanza non cambia. Prima di ricordare bisogna conoscere. Lei conosce davvero cosa sia successo nello Stato indipendente croato di Ante Pavelic per poter dare un giudizio su Bogdanovic? Ed i suoi tentativi di fare di tutt'erba un fascio?
 
Message Autore: Casimiro Data e ora: 21.05.2007 16:30
a Jasmina
Forse è questo passo che Jasmina non perdona all'architetto , ex sindaco di Belgrado Bogdan Bogdanovic: durante la distruzione di Vukovar egli dichiarava: "...nella suite di assassinio rituale dei non serbi io osservo l'assassinio rituale delle città...si vorrebbe ricostruire Vukovar, città barocca, in uno stile serbo-bizantino inesistente da parte di gente confusa e primitiva...quando questi "liberatori" falliti di città croate diverranno nostri concittadini sappiamo già cosa ci attenderà......Ci si ricorderà dei Serbi come dei nuovi Unni, come distruttori di città." L'Altra Serbia,il Circolo di Belgrado, a cura di Melita Richter, -Selene edizioni- 1996). A lei dispiace aver avuto un Circolo di intellettuali, e non di contadini manipolati dalla propaganda sul "pericolo ustascia"... Non perdona nemmeno che il generale Kadijevic, il iloro iniziale Unno ditruttore, abbia abbandonato l'opera di distruzione in corso ed abbia confessato in un suo libro che questo pericolo NON C'ERA, e serviva solo per correggere i confini...
 
Message Autore: Filip Data e ora: 18.05.2007 19:28
per Jasmina e Tutti
ma alla fine esiste una personalita' nel mondo serbo in qualsiasi disciplina ,campo del sapere,mondo dello spettacolo,politica ecc,che abbia un minimo di autorevolezza ,un po' di prestigio ,che in qualche modo rappresenti il volto" presentabile " ,"spendibile"in patria e all' estero?Mi chiedo questo ,perche dopo aver letto le vostre reazioni ,delle domande sorgono spontanee:un architetto famoso vince un riconoscimento prestigioso e questo fatto viene commentato tirando fuori il il passato e gli episodi di comprommissione con il regimedi questa persona .Torno alla domanda iniziale :non esiste un corrispettivo (magari piu' in piccolo) dei nostri Toscanini ,Fermi; Salvemini,La Guardia,ecc,ecc?Non capita spesso di sentire nominare la serbia se non per motivi (purtroppo)poco edificanti legati alla guerra e ciononostante questa volta si tratti di un fatto positivo ,partono comunque le critiche per tutte le "pecche " del personaggio in questione!Non è una questione di premi nobel ma di non compromessi ,non criticabili per i piu' squllidi motivi . Non so se mi sono spiegato! Ciao !
 
Message Autore: jasmina Data e ora: 18.05.2007 02:07
ricordo
Bogdan Bogdanovic ricordo per una cosa: quando era il sindaco di Belgrado, erano iniziate le crisi economiche e bisognava risparmiare l' energia elettrica, le cosiddette restrizioni (che ingenuità pensare che quello ci avrebbe salvato). Lui fece un appello, nel perfetto stile socialista: chi avrebbe visto il vicino accendere più di una lampadina, doveva denunciarlo. Miei genitori erano scioccati; ci hanno sempre insegnato a non sprecare l' energia. Doverci fare la doccia, mia sorella ed io a lume di candela, oppure studiare era una cosa; ma dover spiare il nostro vicino e denunciarlo era davvero troppo. Ora lui sostiene la tesi tanto cara al partito liberal-democratico, che il Kosovo bisogna lasciarlo ad ogni costo, perché chi ci vuole vivere in un posto così sfigato, è solo un mito, e non dice quella povera gente non albanese che fine dovrebbe fare; che alla Serbia va ripetuto sempre che è un paese perdente, come alla Germania (ama molto questo parallelo). Ed è un russofobo. Belgrado secondo lui è oramai snaturata (i discorsi radical schick del tipo "non ci sono più veri belgradesi" in quanto la città è piena di profughi da tutte le parti della ex YU) e simili stronzate. Disprezza al massimo come tutti loro la popolazione rurale credendo che l'urbanizazione sia tutto. E' elitario, sempre stato. Lui e la Srbljanovic ci insegnano che i serbi sono nazisti. Chomski e Pinter ci dicono che la NATO è nazista. Quali i maestri più credibili?
 
Message Autore: jasmina Data e ora: 17.05.2007 23:48
risposta a Seka
Perché lei che è una tu da a me che sono una lei, del tu, quando io che sono una lei, a lei che è una tu, non mi sono mai rivolta? No, io non rappresento ne i serbi ne sono la paladina della serbitudine. (http://www.aspeninstitute.it/icons/imgAspen/pdf/Aspenia/n.8_Zaccaria.pdf Rappresento, e a volte anche male, solo me stessa. Vivo a Belgrado e a Milano. Non sono ricca. Non sono stata arruolata per andare in Bosnia ne ci sarei andata se mi avessero chiamato. Nella mia famiglia tutte le guerre (ben 4, le due balcaniche, la prima e la seconda mondiale) si sono combattute per difendere la soglia di casa e solo in quel caso lo farei anche ora. Forse è poco ideologico, ma io la penso così. Belgrado è tutto tranne "tranquilla da sempre", come forse saprà. Essere stati bombardati ben 4 volte in cento anni non è quello che propriamente chiamerei tranquillità. Ho partecipato alla "rivoluzione del 5 ottobre" nel 2000 come la hanno chiamata, ma sapendo come sono davvero andate le cose, forse ora mi sento pentita. Sash & Sash hanno fatto un ottimo lavoro. Ingenuità si paga! Si, ho studiato senza problemi economici perché avevo la fortuna di nascere in un paese che dava un ottima istruzione gratis, i miei genitori erano di umili provenienze. Non posso soddisfare entrambe le richieste: rispondere alla sua analisi spicciola e risparmiarla, si contraddicono. Ho optato per la prima. Enough?
 
Message Autore: helena Data e ora: 17.05.2007 15:55
monumento
perchè mai non si dovrebbe intervistare l'architetto di uno dei più importanti monumenti che ci sono sul territorio,chiunque egli fosse?
 
Message Autore: casimiro Data e ora: 17.05.2007 13:33
alex e jasmina anime gemelle
l'intesa è perfetta fra voi due. Potreste essere, entrambi in divisa da cetnici o JNA (fa lo stesso), fare la guardia del monumento di Ravna Gora dedicato a mihailovic, o a quello che sicuramente erigeranno a Milosevic, fa lo stesso... Quanta supponenza e arroganza! A voi interessa solo far vedere che tutti i Croati erano ustascia e tutti i Serbi vittime. Moltiplicando per 10, 20, 30 le vittime reali. Si: gli ustascia , d'accordo, hanno superato i nazisti in efferatezza e perversione. Ma quantio erano? E perchè erano al potere? Da dove sono sbucati fuori al disfacimento della prima Jugoslavia? Ma dall'Italia fascista, naturalmente. nessuno li avrebbe mai eletti in Croazia. Hitler stesso si rese subito conto dell’impopolarità degli ustascia, della loro impreparazione e disorganizzazione, ma li dovette sostenere perché erano gli unici collaboratori di fiducia che aveva trovato disponibili in Croazia. La grande maggioranza dei Croati , conosciuti i metodi brutali degli ustascia, vi si opposero vigorosamente. I tedeschi valutarono che gli ustascia erano ben visti al massimo da appena il 2% della popolazione croata. Sino all’ottobre 1941 i massacri degli ustascia provocarono tanta inquietudine e rivolte che i tedeschi tentarono di mettere al governo della Croazia Macek al posto di Pavelic. Ma questi rifiutò. Cinque giorni dopo gli ustascia misero Macek nel lager di Jasenovac. Non lo uccisero per il grande carisma che godeva in Croazia e dopo 5 mesi lo mandarono ag
 
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