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mercoledì 07 settembre 2022 16:02

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Commenti dei lettori all'articolo: La lingua albanese verso nuove sfide

(1-7/7)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: giovanni orsogna Data e ora: 21.06.2008 09:08
letteratura scutarina
Desidero segnalare l'opera letteraria di P. Leonardo De Martino (Greci-Katundi) 1840- Sarno 1923, maestro di G. Fishta ed autore de "Arpa d'un italo-albanese, Venezia, 1881, tip. dell'Ancora, 554 pp. Il De Martino è stato padre francescano e missionario apostolico in Albania dal 1865 al 1900, ed è considerato il padre della letteratura religiosa scutarina. Dovendo fare una monografia completa prego chi è a conoscenza di fornire ulteriori notizie e segnalazioni di studi. grazie Giovanni Orsogna tel. 0825-891854 e-mail: orsognariano@libero.it
 
Message Autore: Eltion Hysa Data e ora: 29.05.2007 10:41
Una si doveva scegliere?!!!!
In un messaggio precedente Yllka sosteneva che nel 1972 uno dei dialetti si doveva scegliere per forza. A quanto apre l’autrice del messaggio non capisce niente di lingua e linguistica, perché lo sanno anche i bambini che la scelta della lingua standard non si fa “per forza” o magari con il metodo “Ambarabà Ciccì Coccò, tre civette sul comò…”. Insomma, a chi capita capita. Il dialetto fiorentino è stato promosso a lingua standard per il suo prestigio letterario (Dante, Petrarca, Boccaccio, ecc.). Non si può certo dire la stessa cosa dell’albanese, visto che la tradizione letteraria del ghego (straordinariamente ricca) non è stata presa in considerazione per basarci lo standard linguistico. Se il Nord è meno sviluppato del Sud, la colpa va addossata al regime comunista e ai governi di oggi, che hanno sfruttato le ricchezze primarie del Nord senza nessun investimento. Un vero e proprio sfruttamento. Don Chisciote? E che c’entra? La più grande sfida dell’Albania? Chiarirsi le idee: capire chi è e dove va. Dunque, la lingua è molto importante.
 
Message Autore: yllka Data e ora: 26.05.2007 17:24
una si doveva scegliere
Nel 1972 uno dei due dialetti si doveva per forza scegliere... cosa si poteva fare diversamente. Secondo me esiste in albania una piccola tendenza a scrivere e parlare nei media con il proprio dialetto e io la giudico completamente anacronistica. Pensate se sul corriere della sera leggessimo un articolo in siciliano. Un semplice allievo nelle elementari si stupirebbe degli errori grammmatici. Ma da dove nasce questo desiderio di accentuare la propria origine... Secondo me e° proprio un instinto di difesa. Il Nord dell albania sta soffrendo di piu sia economicamente, sia culturalmente ed e° meno preparato mentalmente a fare fronte alle nuove sfide della globalizzazione. Questa e° la vecchia storia dei Donkishoti che combattono con i mullini a vento.. L albania ha cosi tante sfide d°avanti che non se la puo permettere di occuparsi di nuovo di tematiche di pseudo intelletuali e della loro vecchia e forse nuova frustrazione.
 
Message Autore: sk Data e ora: 25.05.2007 12:28
geg
vorrei sapere dal ragazzo di valona dove ha trovato le statistiche sull'alfebetizzazione.. dal momento che nell'albania di quel periodo era già del tutto vinto l'analfabetismo. La scelta della lingua ufficiale del '72 è sicuramente e semplicemente figlia di scelte soggettive dell'amico hoxha. Inoltre vorrei dire al signor Rando che i geg non hanno nessun senso di inferiorità, ma che piuttosto i tosk chi sa per quale strano motivo si sentono o pensano di essere superiori....beati loro. Finisco dicendo che il geg a differenza di quanto sostiene il ragazzo di valona ha una folta e storica rappresentanza linguistica , vedi koliqi, fishta, migjeni, pashku...ed altri. In ogni caso penso che occorre sicuramente stabilire una lingua ufficiale che non tenga conto di stupidi sensi di superiorità piuttosto che inferiorità ma che sia solo albanese, e non come va di moda adesso un albanese sempre più italiano; sentire il tg in albanese fa sempre piu ridere, con gente che usa termini che manco sa che significano, ma sono italiani e fanno figo!!!..come qua a volte con l'inglese. ciao
 
Message Autore: Ermal, Vlore Data e ora: 22.05.2007 22:45
un commento
Sono due i punti che vorrei fare: 1. La riforma va fatta e con urgenza, la richiede lo stato penoso della lingua parlata e scritta per il quale i media sono i principali responsabili (quasi quasi é meglio quell'albanese mischiato con il turco dei miei nonni, almeno sa di sincero e che non mira a effetti). Dall'integrazione tra ghego e tosco ne gioveremo tutti; 2. La riforma del 1972 forse ha prodotto l miglior risultato possibile ai tempi. Non va interpretata semplicemente con la provvenienza dei capi partito, vediamo anche l'origine dei maggiori studiosi del tempo, vediamo anche il grado di alfabetizzazione tra nord e sud e pensiamo alle decine dei neolaureati insegnanti del sud inviati a insegnare nelle scuole del nord. Saluti,
 
Message Autore: Mimoza Hametaj Data e ora: 21.05.2007 20:08
La lingua albanese verso nuove sfide
Personalmente ho vissuto a Valona dove si parla tosc e per quasi 30 anni non ho avuto il bisogno di conoscere la lingua gheg(l’unica volta ho letto un traduzione Dante Alighieri in ghego ) Qui in Italia a volte ho conosciuto le famiglie kosovare e ..era difficile a capire…Sono d’accordo con Rando quanto scrive: “Il dialogo ha sempre bisogno della lingua, ma anche la lingua ha bisogno di una cultura del dialogo. Ma se molti fanno le orecchie da mercante, in definitiva deciderà il “mercato”. E com’è noto, in uno stato brado, non è detto che decida per il meglio”
 
Message Autore: rezart Data e ora: 18.05.2007 14:13
c'è molto da lavorare per una lingua di tutti....
Fa piacere che qualcuno si occupa delle problematiche della lingua e mi congratulo con l'autore. La forte conflittualità politica odierna si rispecchia inevitabilmente anche nella società, nella famiglia, nel costume e ovviamente nella lingua. Chiunque mettesse mano oggi sulla lingua produrrebbe solo dei pasticci e basta. Purtroppo i cosiddetti intellettuali, termine molto in uso e mal interpretato in Albania, non sono in grado di aprire la strada maestra, sono molto contaminati ideologicamente e non indipendenti economicamente. Tuttavia urge una profonda riforma apolitica con una larga rappresentanza dell'area albanofona in modo che possa affrontare in modo convincente e duraturo le sfide di oggi e soprattutto quelle future. Migliori auguri, Rezart