Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
giovedì 08 settembre 2022 13:30

Osservatorio Balcani
 

Commenti dei lettori all'articolo: E adesso?

(1-10/84)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: N Data e ora: 31.12.2007 00:17
Mah...
Ragazzi, mi sembra che il livello delle risposte sia alto, ma in questo mondo dove esistono solo gli interessi non potete pateticamente incolpare un solo popolo,quello serbo, per la destabilizzazione di una regione geopoliticamente fondamentale per i piani udell'occidente di avvicinamento alla russia, la jugoslavia doveva disintegrarsi, un attacco frontale armato sarebbe stato da terza guerra mondiale, allora si sono trovate altre vie, creando l'odio dall'interno, e appoggiando le diverse etnie a seconda del tempo, prima si appoggiavano i serbi, poi i croati a discapito dei serbi e via cosi...il resto sono solo dettagli, se hanno fatto piu vittime questi o altri, se hanno cominciato gli uni o gli altri. Alla fine è il risultato che conta, l'occidente avrà un pericolo in meno(la jugoslavia) e piu alleati deboli ma importanti come posizione( la croazia, la slovenia,la macedonia,il montenegro e alla fine la stessa serbia) l'occidente ha preso due piccioni con una fava...occidente-russia=1-0. E' cosi che funziona finche non arriverà il cappotto per la russia. Conquistare o controllare il mondo, stabilizzarlo sotto il proprio controllo per meglio dire, è ancora una priorità, anzi è la priorità. Altro che democrazia, favole per bambini...
 
Message Autore: nio Data e ora: 10.12.2007 17:50
E adesso?
lo sapevo io che i serbi sono più forte popolo al mondo! separatevi se volete vi diamo anche 10 euro a testa! poi faremo bambini e ripagheremo con la stessa moneta senza combattere e senza armi con la democrazia e supporto della ue! se abbiamo aspettato 500 anni per liberarci dai turchi perché non posiamo aspettare altri 500 ! e avete ragione non e colpa vostra e tutta nostra.
 
Message Autore: shkodrani Data e ora: 07.12.2007 20:57
shqiperia etnike
I serbi quando parlano della popolazione nella regione del Kosovo dimenticano di raccontare un accordo tra la ex Jugoslavia e Turchia per trasferimento di migliaia di albanesi del kosovo e della maqedonia ma sopratutto un milione di immigrati dagli anni 60 a oggi cosi come i vari spostamenti della popolazione serba in kosovo per dare l'ultimo esempio i serbi della krajina arrivati in Kosovo.Non siete mai stati maggioranza in Kosovo perche basta che ci pensi che nel 99 erano 200.000 e considerando che a inizio 900 c'era in tutto il mondo una natalita alta penso che dopo la dissoluzione del impero ottomano c'erano 50.000 serbi e molto piu albanesi ma voi credete a quello che volete tanto l'indipendenza po prendiamo uguale
 
Message Autore: Drini Data e ora: 07.12.2007 14:22
Considerazioni 2
Detto ciò sono anche d'accordo con chi diceva che indipendenza o no, nei balcani, indipendentemente da come si ridisegnino le cartine, i popoli sono quelli che sono, odio o non odio ( a meno che non ci si annienti a vicenda) dobbiamo (cercare di) vivere in pace, tollerando gli altri. Sta di fatto che, come detto prima, ci vorrà del tempo. Poi, ragazzi, qui stiamo parlando su un forum nel quale chi scrive (per la maggior parte) mi sembra gente in ordine che ha vissuto all'estero e che dunque ha sviluppato una mentalità un po' più critica e obiettiva. Nei balcani (purtroppo) i popoli sono ancora mossi da nazionalismi estremi. In più tanti anni di guerre, e di politiche aggressive a scapito di armonia e pace, hanno contribuito solo al nostro degrado. In ogni caso, infine, penso che i Serbi nei Balcani hanno avuto il ruolo principale di guasta feste. Da questa posizione non mi muoverò. Erano i primi della classe, ora sono il fanalino di coda. E sicuramente le loro colpe le hanno. Detto ciò, io penso che in Kosovo si debba attuare il piano Ahtissari, la leadership politica kosovara, non ha le capacità per diregere una nazione, ci vuole il monitoraggio europeo. Saluti
 
Message Autore: Drini Data e ora: 07.12.2007 14:09
Considerazioni
Chiudo anch'io qui la polemica. Però voglio finire con un paio di considerazioni. Premetto che non mi trovo d'accordo (ancora) sia con js che con danijel. Soprattutto per quanto concerne la polemica con Rovena, tendete a leggere un po' ciò che vi piace ed ignorare allegramente altre considerazioni. In ogni caso. Personalmente sono felice che le strategie, gli obiettivi e gli interessi euroatlantici combacino con le aspirazioni secessionistiche kosovare. L'odio tra i popoli nei balcani esiste da tanto tempo e non si può fare niente (per adesso). Troppe ferite aperte, ci vorrà del tempo prima che vengano rimarginate. Anche l'europa è stata martoriata da guerre lunghe centinaia di anni e alla fine la ragione ha vinto la personale battaglia contro l'odio e ora vivono d'amore (mah?) e d'accordo (e uniti) . Io sono pienamente d'accordo sul fatto che ci sono in ballo giochi di potere e mosse strategiche internazionali delle quali il kosovo è solo una pedina di uno scacchiere. Se avremo infine la tanto agognata indipendenza è solo perchè a qualcun'altro (oltre che a noi) conviene. Di per sè dobbiamo essere riconoscenti ed accettare. Sicuramente non l'abbiamo vinta sul territorio, se non fosse per la Nato adesso avremmo una diaspora kosovara ben più grande di quella odierna.
 
Message Autore: js Data e ora: 07.12.2007 12:42
per kale (parte2)
Addirittura, nel frontespizio della copertina veniva esplicitato che il nuovo motto doveva essere "credi e combatti". Ma il passo più esplicito recitava testualmente: "Non ci può essere pace o coesistenza tra la fede dell'Islam e la fede e le istituzioni non islamiche". Izetbegovic finì addirittura in carcere per queste affermazioni. Tuttavia, niente. Nel 1990 ripubblica tutto. E allora tutte le sue belle parole sulla Bosnia unita, sulla pace, eccetera eccetera, erano chiari tentativi di depistare la realtà del suo pensiero. Come potevano i serbi e i croati fidarsi di un uomo così? Il vero dramma è che in quel periodo orribile, in Serbia, in Croazia e ANCHE in Bosnia-Erzegovina c'erano purtroppo tre delinquenti (che con Boban e Karadžic salgono a cinque), e la colpa fu in parte anche dei nostri popoli che li elessero.
 
Message Autore: js Data e ora: 07.12.2007 12:39
infine, per kale (parte1)
Prendo atto della tua ammissione sulla presenza di criminali anche tra le fila bosniache. Ti faccio i complimenti per questo, perchè è raro che accada. Permettimi però di aggiungere qualcosa. Sono d'accordo con te sul fatto che i mudžahedini arabi e turchi che hanno insanguinato i Balcani non sono venuti per difendere la Bosnia, bensì per difendere l'Islam. E palese che sia così, anche perchè la cultura islamica tradizionale prevede proprio che l'unico collante tra i paesi a maggioranza musulmana deva essere proprio la fede in Allah, senza alcuna distinzione etnica. E ovvio quindi che questi criminali vennero in Bosnia per il semplice fatto che vedevano nel comportamento serbo e croato un attacco frontale all'Islam. Tuttavia, quando Izetbegovic giustificò la presenza di questi mudžahedini stranieri con la scusa dell'embargo, mentiva sapendo di mentire. Come ti dicevo, già prima che la situazione degenerasse in Bosnia centrale si vedevano circolare soggetti che di balcanico o di slavo avevano ben poco. Inoltre, il fondamentalismo islamico di Alija Izetbegovic è provato dal libro che lui stesso scrisse nel 1970 e che ripubblicò nel 1990 - e sottolineo 1990! - ossia la famosa "Dichiarazione islamica", in cui fondamentalmente auspicava una nuova islamizzazione della popolazione bosniaca, un ritorno ai valori islamici dopo tanti anni di socialismo, e soprattutto la creazione di una comunità islamica unita "dal Marocco all'Indonesia". Addirittura,
 
Message Autore: js Data e ora: 07.12.2007 12:16
inoltre..
Altra cosa giustissima che ha detto il mio compatriota Danijel, è che nei negoziati di Rambouillet si chiedeva davvero troppo alla Serbia. In particolare, Miloševic avrebbe dovuto accettare la costruzione di ben tre basi NATO sul suolo serbo, una condizione che l'Occidente sapeva già prima di proporla che non avrebbe potuto essere accettata dai serbi. I negoziati di Rambouillet erano destinati a fallire sin dall'inizio, e questo gli americani lo sapevano bene, ma furono gestiti in modo tale che alla fine dovesse sembrare che gli unici responsabili del fallimento dei colloqui fossero i serbi, in modo da giustificare i successivi bombardamenti della NATO su Belgrado, Novi Sad, Kragujevac, Niš e via dicendo, quando in realtà, come dice bene Danijel, anche i sassi sapevano che gli stessi albanesi non avevano la benchè minima intenzione di firmare gli accordi se non fossero state accolte tutte le loro clausole. Infine, riallacciandomi a quanto diceva Danijel sugli italiani in risposta a Drini, anche qui non posso che essere d'accordo con lui. Io ringrazio tanto l'Italia che mi ha accolto dopo che sono dovuto fuggire dalla mia Travnik, e sarò sempre grato agli italiani per questo. E anche se spesso critico l'Italia e l'Occidente per certi atteggiamenti miopi, superficiali e buonisti, e solo perchè li amo talmente tanto che mi fa rabbia vedere come a volte si facciano del male con le loro stesse mani. Pozdrav svima!
 
Message Autore: js Data e ora: 07.12.2007 11:59
esatto!
Grande Danijel! La tua replica a Rovena è perfetta, brate! Soprattutto quando parli del tasso di natalità degli albanesi. Bravo Danijel! E proprio questo il punto! La loro altissima crescita demografica ha fatto sì che diventassero progressivamente maggioranza nella regione e anche una delle etnie più numerose della Jugoslavija. Ciò che io contesto è proprio che si voglia dare l'indipendenza a una regione, - il Kosovo - appartenuto da sempre alla Serbia, sulla base di un mutamento della composizione etnica a favore degli albanesi. E' come se le comunità arbëresh dell'Italia meridionale diventassero maggioranza in Sicilia, Calabria e Puglia e per questo chiedessero l'indipendenza dall'Italia. E' ovvio che non bisogna trascurare il fatto che gli albanesi sono maggioranza in Kosovo, ma dal momento che il Kosovo appartiene alla Serbia gli albanesi sono in realtà una minoranza dello stato serbo. Ciò significa che la loro identità deve essere tutelata con misure che prevedano un'adeguata autonomia della regione come avviene in tutti i paesi del mondo, ma non si può pretendere che il Kosovo venga usurpato alla Serbia in questo modo. In Serbia non c'è più la dittatura, questo deve essere chiaro. Il governo serbo non è certo più autoritario o anti-democratico di quello di Berisha in Albania, ad esempio. E quindi, perchè dobbiamo avventurarci in secessioni che rischiano di far esplodere di nuovo i Balcani?
 
Message Autore: danijel Data e ora: 06.12.2007 22:02
x js
sono assolutamente daccordo con te. L'ennesima volta hai fatto una considerazione giusta. Chiunque pensa di sottrarsi alle responsabilità della guerra atroce nella Jugoslavija, si sbaglia. Tutti sono colpevoli, chi più chi meno. Solo l'odio ci oscura la vista. Le porcate che hanno fatto Milosevic e Tudjman, quando concordavano in segreto la spartizione della BiH, o quelle di Izetbegovic, che hai analizzato poco fa, dimostrano l'assurda convinzione che qualcuno ne possa uscire pulito. Saluti!
 
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