Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
mercoledì 07 settembre 2022 16:01

Osservatorio Balcani
 

Commenti dei lettori all'articolo: Bosnia, mai solo ''andata''

(1-10/18)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: Laura ... Data e ora: 25.11.2008 01:07
...un soffio di sogno, uno sguardo di vita: emozioni!
Novalis vedeva la notte da poeta, tu hai vissuto la Bosnia con poesia.. Ascoltare musica, accogliendo pensieri che da lontano arrivano e chissà dove approderanno… ascoltare quei pensieri, vederli, leggerli… sentirli. Sentirli per chi ha negli occhi la memoria del mondo. Quel suono, quella melodia, quel rumore, quella sinfonia… chiamala come vuoi… è tua! E’… la tua! ..perchè inspiegabilmente la “musica dei luoghi”.. è di chi la percepisce! Succede quando il ritmo della vita si accorda con noi.. e noi con esso. “Quando soggiorniamo in un paese e ce ne innamoriamo, è possibile udire un accordo musicale, o meglio un unisono: allora pensiamo che anche quella sia la nostra patria.” Ma…” il cammino, è più importante della meta… nel senso che esso può diventare meta in ogni istante.” Saranno anche istanti brevi, ma vivranno nel mondo e nel tempo… e Junger è buon maestro in questo! Ciò che osserviamo ci entra dentro, ciò che percepiamo diventa una rima! Del resto quando a Mostar spira un po’ di vento, tutto diviene uno strumento musicale. Mai “solo andata”… lo spirito del ritorno è forte.. qualcuno ha scritto: Durò una vita intera l’ultimo minuto e non fu mai passato, il tempo che passò! In fin dei conti, “la realtà non è meno magica di quanto il magico sia reale. Perché un tramonto, non è mai solo un tramonto. E’ al contempo un’alba in un altro spicchio di mondo.”
 
Message Autore: Angelo Data e ora: 17.06.2008 20:06
Complimenti
Conosco la Bosnia, da 25 anni è meta delle mie vacanze, per un po' è stata anche la "nostra vacanza", mai hai scritto qualcosa di così profondo. Sono contento per te. Il tuo ottimismo e la passione potrebbero piacere al regista che ti piace tanto...Emir Kusturica. Ciò che ho letto è molto intenso e potresti farlo diventare un cortometraggio se lo volessi e ti liberi da "impegni vari" ti do una mano volentieri. Ad un angelo da parte di un Angelo.
 
Message Autore: Pierpaolo G. Data e ora: 01.06.2008 09:56
IL SUO VILLAGGIO
"Se vuoi essere veramente universale, parla del tuo villaggio" Honoré De Balzac. Con piacere ho letto quanto ha descritto. Ammetto che non è il mio genere, ho incominciato a leggere qualche frase saltellando come uno scoiattolo a fatica. Ho incominciato a sentirmi a "casa" quando ha scritto: "Nessuno potrà cancellare il dolore di ognuno, ma lo spirito di ciascuno non ha prezzo, e la forza di tutti ha diritto di essere orientata verso l’unità. Ma in che tipo d’unità possiamo sperare noi tutti? Quale libertà e a che prezzo?" nessuna risposta! Chi può darle risposte? Allora sono tornato all'inizio ed ho letto ogni singola parola. Grazie per averci fatto conoscere il suo "VILLAGGIO". Attendo il suo prossimo racconto, a quando il ritorno in Bosnia? P.
 
Message Autore: Claudio M. Data e ora: 25.05.2008 17:08
INTERESSANTE OSSERVAZIONE "MATERNA"
H0 TROVATO INTERESSANTE LA PROSPETTIVA DA CUI IL PRECEDENTE "COMMENTATORE" E' RIUSCITO A COGLIERE UNA "MATERNITA' IN ATTO" E VEDERVI QUANTO SI SVELAVA ALLA LUCE DI CIO' CHE COMPORTA "CRESCERE": SCEGLIERE. SCEGLIERE SE RIDERE O PIANGERE, SE PARTIRE O RESTARE SE TRADIRE O AMARE.... SE TUTTO CIO' FOSSE APPLICATO AI BALCANI, A TUTTE LE TERRE E GLI ABITANTI CHE HANNO BISOGNO DI RI-NASCERE FORSE AVREMMO MENO GENTE CHE TEME LA VITA E UN IMPEGNO IN ESSA. COMPLIMENTI AMICA MIA. CLAUDIO. PS: CHISSA' TRA ALTRI NOVE MESI COSA SCRIVERAI.
 
Message Autore: Giuseppe Mazzariol Data e ora: 23.05.2008 09:21
Per Raffaella
Cara Raffaella, questo viaggio in Bosnia ti deve davvero aver sconvolto e scavato nel tuo intimo un solco profondo che credo ti rimarrà per tutta la vita. E' stato un viaggio che ti ha segnato interiormente come un parto per mia madre. E lo conferma il fatto che tu lo abbia pubblicato, quasi inconsciamente, dopo nove mesi, il tempo utile perché "nuove ali" nascessero in te e ti indicassero ove andare. In questo tuo singolare racconto-diario, oltre che prendere atto del valore del contenuto descrittivo dello stesso che fa vivere momenti di ansia e di angoscia per chi non ha visitato quel Paese e rivivere le medesime emozioni per chi c'è già stato, apprezzo non poco le tue doti letterario-giornalistiche a me ignote che, unitamente alla tua conosciuta preparazione artistica, presentano l'articolo come un pregiatissimo "quadro d'autore". Complimenti vivissimi e, impegni tuoi permettendo, spero che qualche volta tu possa inviarmi qualche articoletto da pubblicare nel trimestrale da me diretto che tu ben conosci. Pino
 
Message Autore: farfalla Data e ora: 19.05.2008 11:55
nuove ali
Junger diceva: Un'opera d'arte si spegne, impallidisce nella stanze dove ha un prezzo ma non un valore. mi sembra in questo blog la Bosnia abbia trovato il giusto valore nell'anima di una persona che ha avuto il coraggio di valorizzarlo e raccontarlo... se letto con un Balasevic in sottofondo, ci si riesce a calare ancora meglio in queste terre... sarebbe bello se ciascuno avesse delle ali, sempre nuove per poter sorvolare su tutto e scendere in picchiata su ciò che incuriosisce e solletica i sentimenti...
 
Message Autore: Radko P. Data e ora: 19.05.2008 10:12
Tutta questione di spirito
"L'uomo non deve mai dimenticare che le immagini che ora lo terrorizzano sono la proiezione della sua interiorità" Questsa citazione mi ha permesso di approfondire la mia conoscenza su Junger, è da pochi estimatori conosciuto, ma lo spirito e la forza che sa "parlare" di terre e uomini è per il suo tempo inusuale. Egli suddivide di sovente gli uomini in vivi e morti. Quelli vivi: sono in grado di rinnovarsi. Quelli in lutto: sono le anime senza le sue ali, sono rappresentati da ombre e sagome che vagano nella vita senza trovare pace. la guerra (interiore e ufficiale) ne lascia molti di questi cadaveri. Ma solo quelli che hanno combattuto possono piangere su sè stessi per un po'. Gli altri meritano sguardi di compassione, perchè la miseria umana è da noi spesso "concimata". E' tutta questione di spirito - come dice lei Raffaella G.- peccato che la sfera intellettuale e politica spesso nè dimostra poco. Radko P.
 
Message Autore: un primario sensibile...alla storia e alle anime speciali Data e ora: 18.05.2008 18:40
Foibe e cimitero
L'immagine della"culla" rimanda per la sua "acuizione" anche alle stragi/violenze etniche che le donne del posto hanno dovuto subire. La culla per qualche secondo riesce perfino a trasformare quelle barbarie e mancanze in un qualcosa di tenero, acerbo indifeso di cui prendersi cura. Ricorda quelle sacche colorate che le donne africane portano con sè per infilarci i loro bambini....ho visto alcune donne -dopo lutti di neonati appena vissuti- portarsi quei "colori" ancora per molto. Leggendo quanto hai scritto Raffaella, mi chiedo se il senso di quel gesto non sia proprio per la necessità di "cullare". GRAZIE, la tua sensibilità ed unicità mi stupisce.
 
Message Autore: osservatrice attenta Data e ora: 17.05.2008 11:37
un motivo ci sarà
un diario che mi ha portato indietro di qualche settimana. in libreria mi è capitato tra le mani un libro di fotografie, proprio della Bosnia. leggendo ora questo blog e ripensando alle immagini che ho visto, si è creata una piacevole illusione; quella di esserci già stata e di aver sperimentato tutti quei luoghi con la loro carica di energia e sensibilità. non ho ancora avuto il piacere di vedere la Bosnia in tutti i suoi aspetti più penetranti, ma conto di poterla visitare quanto prima. una cosa è certa fermarsi per ascoltare e incontrare storie e sguardi è una magnifica sensazione si percepisce la tua anima in questo racconto; UN MOTIVO CI SARA' !
 
Message Autore: ANDREA M. Data e ora: 15.05.2008 22:43
DONNA CHE VIAGGIA SENZA BAGAGLI?
SCUSI L'IRONIA...LEGGENDO QUANTO SCRIVE E QUANTO HA PORTATO CON SE' IN ITALIA, PARE CHE VIAGGIARLE ACCANTO POSSA ESSERE UN RISPARMIO DI SPAZIO E UNA BELLA IMPREVEDIBILE MA DETERMINATA SCELTA DI LASCIARSI CAPOVOLGERE. IO VIVO TRA BELGRADO E FIRENZE SONO UN DOCENTE UNIVERSITARIO, EPPURE DATE SFUMATURE NON LE AVEVO COLTE. TROPPO DRAMMATICHE E VERACI? FEMMINILI E FILOSOFICHE? MI CHIEDO QUANTO DI CIO CHE HA VISTO VORREBBE RIVEDERE. PERSONALMENTE LEGGERE QUESTO SENSIBILE DIARIO MI HA PORTATO RICCAMENTE DA SOLO ANCORA A MOSTAR IN QUESTI GIORNI DI FESTE APPENA PASSATI, COGLIENDONE (OLTRE A MIEI RICORDI DI SPARI E LACERAZIONI) IL SUO " STARE PER SEMPRE". CURIOSA LA CITAZIONE DI JUNGER. POSSO CONTATTARLA IN PRIVATO?
 
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