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giovedì 08 settembre 2022 13:08

 

L’Albania ha un nuovo Presidente

25.06.2002   

A sorpresa si è arrivati all’elezione di un Presidente consensuale. Partito Socialista ed opposizione hanno trovato l’accordo sul nome di Alfred Moisiu, ex generale ora in pensione.
Il Parlamento albanese ha eletto nella serata dello scorso lunedì il nuovo Presidente. Si tratta di Alfred Moisiu, ex generale in pensione. La votazione ha fatto seguito ad un accordo tra la maggioranza di governo e l’opposizione per l’elezione di un Presidente super partes.
Moisiu ha ottenuto 97 voti a favore, 19 contrari. 14 deputati si sono astenuti e 4 sono state le schede annullate. Per essere eletto Moisiu aveva bisogno di 84 dei potenziali 140 voti espressi dal Parlamento.
L’elezione di Moisiu è stata il risultato di un accordo sottoscritto la scorsa settimana tra la coalizione di sinistra, guidata dal Partito Socialista e l’opposizione, capeggiata dal Partito Democratico di Sali Berisha. Dopo dieci anni di politica altamente instabile, pochi si aspettavano una soluzione di questo tipo.
I due schieramenti politici hanno deciso di aprire “una nuova era”, augurandosi che questo sia il primo passo per attenuare la sino ad ora reciproca inarrestabile e dura lotta. Ricordiamo che l’opposizione ha deciso solo pochi mesi fa di rientrare in Parlamento “scendendo dall’Aventino” dove si era ritirata in seguito alle elezioni parlamentari nelle quali, a loro avviso, i socialisti avrebbero commesso forti irregolarità. “Questo processo è irreversibile” - ha affermato Berisha, presentando la candidatura di Moisiu. Le ragioni del raggiungimento insperato di un accordo potrebbero essere legate alla difficile situazione che sta attraversando il Paese ed alla necessità di non peggiorarle proseguendo la stagione di forte instabilità politica.
Certo è che questa decisione ha permesso al Partito Socialista di non lacerarsi ulteriormente al suo interno. Fatos Nano, contestato leader del Partito, aveva da più mesi posto la propria candidatura. I socialisti potevano contare su 72 voti e difficilmente, considerate anche le spaccature interne sul nome di Nano, sarebbero riusciti ad imporlo come candidato ad una coalizione più ampia.
Altra ragione alla base dell’“emersione” di un Presidente consensuale, le forti pressioni internazionali a favore di questa soluzione.
Altri interpretano l’elezione come una “concessione” da parte di Fatos Nano. In cambio il suo principale concorrente all’interno del Partito Socialista, l’ex Premier Ilir Meta, ed il partito di Berisha, gli avrebbero offerto rispettivamente la poltrona di Primo ministro ed una opposizione meno veemente.
Il nome di Moisiu è stato proposto dall’opposizione dopo che il Partito Socialista aveva proposto il nome di Artur Kuko, attuale ambasciatore presso l’Unione Europea a Bruxelles. Ma quest’ultimo non aveva accettato la candidatura.
E’ chiaro che questa presa di posizione da parte dell’opposizione mette una fine definitiva alle polemiche sulle presunte irregolarità delle elezioni parlamentari tenutesi lo scorso anno.
L’elezione di Moisiu è stato comunque un boccone amaro per molti. Molti nello schieramento di Fatos Nano non l’hanno ben vista ed hanno vissuto con sospetto questa repentina catarsi del loro leader. Naturalmente scontenta la corrente che sosteneva la rielezione del Presidente uscente Rexhep Meidani. Anche nell’opposizioni non tutti sono rimasti soddisfatti dal raggiungimento del compromesso. Duramente contrari i monarchici.
Moisiu giurerà il prossimo 24 luglio.
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