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In piena campagna elettorale, il governo moldavo rifiuta di prolungare la licenza di trasmissione ad un canale televisivo romeno. Immediate le reazioni da parte dei politici, della società civile e dell'Ue, che richiama la Moldavia al suo impegno per la libertà di stampa
In vista delle elezioni generali del prossimo anno, in questi giorni la libertà d'espressione è un tema molto attuale in Moldavia. Dato il suo ruolo nella campagna elettorale, sono aumetate negli ultimi tempi le azioni volte ad "addomesticare"gli organi di stampa: pressioni ai mass media indipendenti, accreditamenti negati a certi giornalisti stranieri, limitazioni per l'opposizione politica a comparire su radio e tv pubbliche.
La scorsa settimana le autorità moldave sono state ripetutamente chiamate in causa da diverse organizzazioni internazionali per gli abusi di potere nei confronti dei mass media indipendenti. Il caso più recente è stato il mancato prolungamento della licenza di trasmissione ad un canale televisivo.
Blocco di ulteriori licenze di trasmissione
Lo scorso 11 dicembre, il Consiglio di coordinamento audiovisivo si è rifiutato di prolungare al canale televisivo romeno PRO Tv la licenza di trasmissione in Moldavia. La decisione è stata motivata con una lista di infrazioni legate alla pubblicità, alla mancanza di nuovi programmi per i non udenti e la sostituzione di un programma d'informazione realizzato da Pro Tv Bucarest. L'attuale licenza del canale televisivo scade il 23 dicembre e in seguito sarà soggetta ad un bando di gara pubblico.
Negli ultimi due mesi Pro Tv Chisinau è stato oggetto di diverse accuse mosse dai rappresentanti della politica. Il parlamentare cristiano-democratico Stefan Secareanu ha chiesto alla Procura Generale di condurre un'inchiesta sull'attività di questo canale per scoprire chi ne è il proprietario. Il leader del partito popolare cristiano - democratico, Iurie Rosca, che è anche il vice presidente del parlamento moldavo, ha dichiarato che i veri proprietari sarebbero vari leader politici e che il canale sarà chiuso a breve.
Pro Tv Chisinau ritiene le accuse a suo carico completamente immotivate e fuori luogo. Inoltre, secondo il direttore del canale, Catalin Giosan, non ci sarebbero argomenti sufficienti per negare il diritto alla licenza di trasmissione. Giosan ha dichiarato che porterà la decisione in tribunale e userà tutti gli strumenti legali in suo potere per proteggere i suoi diritti e i suoi interessi in Moldavia.
Reazioni internazionali
La decisione del Consiglio di coordinamento audiovisivo di ritirare la licenza di trasmissione al canale televisivo romeno Pro Tv Chisinau ha suscitato molte reazioni a livello nazionale e internazionale.
Il commissario europeo per gli Affari Esteri e le Politiche di Vicinato, Benita Ferrero-Waldner, ha espresso la sua preoccupazione per la decisione del Consiglio di coordinamento audiovisivo. “La libertà di stampa è uno dei principi fondamentali di una democrazia. Il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani costituisce l'elemento chiave nelle nostre relazioni con la Repubblica moldava. E' importante che le autorità moldave mantengano i loro impegni internazionali riguardo a democrazia e diritti umani, così come alla libertà di stampa, specialmente nel periodo precedente le elezioni parlamentari della primavera del 2009”, afferma il commissario in un comunicato.
“Questa settimana è previsto un incontro per discutere i recenti episodi legati alla libertà di stampa”, fa sapere una nota del ministero degli Esteri e dell'Integrazione Europea della Moldavia. Il rappresentante ad interim degli USA, che ha anche un mandato speciale da Ue, OSCE e Consiglio d'Europa, ha richiesto un incontro con il presidente moldavo Vladimir Voronin a nome dei paesi e delle organizzazioni che rappresenta.
La società moldava fa fronte comune
Molti esponenti politici e della società civile hanno fatto fronte comune insieme a Pro Tv Chisinau e hanno iniziato una campagna di sostegno contro la chiusura del canale. Le organizzazioni non governative dei mezzi di comunicazione hanno rivolto un appello ai media, alla società civile, ai partiti politici “per unirsi a difesa della libertà di stampa e della democrazia, per impedire l'interruzione e la presa di controllo da parte delle autorità di un altro canale televisivo, come nel caso di Antena C e Euro Tv, TVR1, Pervyj Kanal v Moldove, Blue Star”.
Molti partiti hanno organizzato, o hanno in programma di organizzare, delle proteste contro la politica del partito comunista al governo e contro gli abusi nei confronti della stampa. “Quanto avvenuto a Pro Tv non è solo un colpo inferto ad un singolo partito, ma è un colpo contro la pluralità di opinioni” ha dichiarato il Partito liberaldemocratico moldavo, che ha lanciato una campagna di raccolta firme in sostegno all'istituzione mediatica.
L'alleanza “La nostra Moldavia” ha espresso la sua solidarietà a Pro Tv organizzando una manifestazione di fronte al Parlamento e criticando duramente il governo comunista e il Partito popolare cristiano - democratico. Il suo leader, Serafim Urechean, ha affermato che “Iurie Rosca e Vladimir Voronin vogliono reprimere i mezzi di comunicazione”.
Non tutti i canali sono sconvenienti
Lo scorso 5 dicembre, il giornale moldavo Journal de Chisinau ha pubblicato l'articolo “I regali del governo per NIT-IT” che rivela informazioni sul coinvolgimento del Partito comunista moldavo negli affari del canale televisivo privato NIT. Stando a quanto si scrive sul giornale, gli osservatori sostengono che questa tv privata sarebbe controllata dal partita comunista, e proprietà di una compagnia off-shore delle Isole Virgin e di due esponenti comunisti. Negli ultimi quattro anni NIT avrebbe ricevuto un notevole sostegno da parte delle istituzioni statali e dal partito al governo. Ripetitori e antenne a basso prezzo, un edificio di nove piani in centro città, 10 frequenze che coprono l'80% del territorio nazionale, solo alcune delle agevolazioni che questa tv avrebbe ricevuto. NIT, sottolinea il Journal de Chisinau, è l'unico canale che trasmette un programma dedicato al presidente Voronin, dal titolo “L'ora del presidente”.
“Nessun canale televisivo gode di un simile trattamento da parte del Consiglio di coordinamento audiovisivo”, ha affermato l'ex membro del consiglio Vlad Turcanu. “Tra le tante richieste per ottenere una frequenza di trasmissione, Pro Tv Chisinau non ne ha avuta nessuna. E' sicuro che tutto ciò che è stato fatto per NIT è stato ordinato dai piani alti del potere”.