L’Albania tra traffici, corruzione e negoziati con l’UE
13.09.2002
Fatos Nano avvia il suo mandato puntando sulla lotta al traffico illegale. Obiettivo: avvicinare l'inizio dei negoziati di associazione con l'UE.
Il nuovo Primo Ministro albanese Fatos Nano ha dato inizio al suo mandato con un’operazione volutamente spettacolare di lotta ai traffici illeciti nel paese. L’operazione “Puna" - in albanese “lavoro” - iniziata a metà agosto ha portato nelle settimane immediatamente successive al sequestro di numerosi gommoni, sostanze stupefacenti e l’esecuzione di vari arresti.
Alle prime operazioni repressive è seguita anche l’iniziativa spettacolare, avvenuta il 27 agosto scorso, di bruciare pubblicamente due dei gommoni sequestrati. La scena filmata dalla televisione albanese ha avuto la prevedibile risonanza mediatica che Nano si aspettava.
Per rendere più efficace la battaglia contro i traffici, Nano ha anche stabilito l’istituzione dell’unità speciale della polizia denominata “Delta Force” con sede a Radhime, nei pressi di Valona. Da giorni seguitano nuovi annunci di sequestri dei gommoni ma anche il blocco dei canali di approvvigionamento dei trafficanti in varie parti del paese. La nuova immagine del governo presieduto da Nano è quella della fermezza con i traffici, ma anche con l’annosa questione del diffuso ed illecito possesso di armi seguito alla crisi del 1997.
Analoga considerazione vale per la questione della corruzione, cavallo di battaglia di Nano nella sua campagna per tornare al governo del paese. Tra le questioni più scottanti all’ordine del giorno la vicenda dell’appalto per la realizzazione dei nuovi passaporti, che l’anno scorso avrebbe fruttato mazzette che il Ministro degli Interni - Luan Rama - ha definito colossali in un discorso tenuto ieri di fronte alla commissione parlamentare per l’Ordine ed i Servizi Segreti.
E’ chiaro l’intento del nuovo esecutivo di mostrare le proprie buone intenzioni alle autorità di Bruxelles, che per via dell’instabilità politica nel paese nei mesi scorsi avevano deciso di rimandare a data da destinarsi i negoziati con l’Albania. Fino a qui le iniziative di Nano paiono avere sortito i primi effetti positivi. Infatti il 12 settembre, a seguito della visita di alcuni parlamentari albanesi a Bruxelles, il Parlamento Europeo ha espresso parere favorevole all’apertura dei negoziati di associazione con l’UE entro la fine dell’anno in corso (Albanian Daily news, 13.09.2002).