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Abusi edilizi in Albania: si muove la ruspa?
Osservatorio Balcani Guide per Area Albania Albania Notizie
Data pubblicazione: 07.11.2002 00:00

Il Governo di Fatos Nano annuncia che a partire dal mese di gennaio verranno demolite 700 costruzioni abusive sulla costa. “Lasceremo in questo modo spazio al business legale” chiarisce il Primo ministro.
Il Governo Albanese ha deciso la scorsa settimana l’abbattimento di numerosi hotel, ristoranti ed altri locali costruiti lungo la costa adriatica e ionica e privi delle necessarie autorizzazioni.
“Solo 500 dei 3.000 edifici censiti erano stati costruiti seguendo la normativa in vigore”, ha affermato il Primo Ministro Fatos Nano durante un incontro presso un Comitato appositamente costituito dal Governo per monitorare e regolamentare la gestione del territorio.
Inizialmente saranno 700 gli edifici abusivi demoliti. “Inizieremo in gennaio, dopo che le amministrazioni locali ci avranno fornito tutta la documentazione necessaria ed avranno elaborato un nuovo programma di pianificazione edilizia” ha aggiunto Fatos Nano il cui Governo, con quest’ulteriore presa di posizione, sembra, almeno nelle intenzioni, aver deciso di affrontare alcune questioni cruciali che bloccano lo sviluppo del Paese.
Il turismo viene considerato uno dei settori strategici per l’Albania. “E’ intenzione del Governo di creare le condizioni di legalità affinché imprenditori locali e stranieri possano intraprendere nuove attività volte alla promozione delle nostre coste” ha chiarito il Primo Ministro albanese.
La scorsa estate è stata una delle più affollate nell’Albania post-comunista. La maggior parte dei turisti era rappresentata da albanesi provenienti dal Kossovo e dalla Macedonia e da emigranti che trascorrevano le proprie ferie in madrepatria. Non vi sono dati riguardanti turisti provenienti da altri Paesi.
“I 240.000 turisti provenienti dal Kossovo hanno portato nel Paese circa 100 milioni di euro” si fa sapere dal Ministero del turismo “ma non un centesimo di queste risorse è stato versato quale imposte e tasse visto che il 90% degli hotel non posseggono alcuna licenza”.