L'iniziativa, lanciata dall'associazione ecologica ‘Unski Smaragdi’ di Bihac, sostenuta dal Gruppo Gevam e raccolta dal Governo federale che ha costituito un'apposita Commissione tecnica, potrebbe portare alla Bosnia Erzegovina il terzo parco nazionale.
Il settimanale ‘Krajina Nova’, con il quale il Gruppo GEVAM Onlus ha stabilito una collaborazione
informativo-giornalistica nell'ambito del progetto Valle di Smeraldo, nella sua edizione del 6 novembre 2002 scrive che “Gli abitanti della Krajina vogliono il Parco Nazionale”. Riportiamo di seguito l’articolo nel quale si spiega come l'iniziativa del Governo cantonale sia stata raccolta dal Governo federale, che ha costituito un'apposita Commissione tecnica. Si prevedono inoltre contatti ufficiali con il governo croato, perchè l'area che si vuole mettere sotto protezione (tutta la parte a monte di Bihac, con i canyon della Una e dell'Unac) confina con la Croazia.
Lo scorso luglio il governo del Cantone Una-Sana ha approvato una delibera sull'inizio di una procedura per l'elaborazione della documentazione necessaria a dichiarare la
Valle dell'Unac e una parte della
Valle della Una zona protetta. Secondo la legge sulla pianificazione territoriale, una zona a carattere speciale viene definita con un Piano regolatore di ampio respiro che prenda in considerazione le esigenze di turismo, sport, ricreazione, gestione delle risorse acquatiche, tutela e conservazione delle località che costituiscono il patrimonio naturale, storico e naturalistico, fino allo sfruttamento minerario e ad altre specifiche esigenze.
Con il piano regolatore del Cantone Una-Sana, in vigore fino al 2020, l'area dell'Unac e della Una viene candidata all'iscrizione nel Registro del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, in qualità di ‘Parco naturale’. L'iniziativa di mettere questa area sotto la tutela dell'UNESCO e dello stato di Bosnia Erzegovina è stata proposta dall'associazione ecologica ‘Unski Smaragdi’ (Smeraldi della Una), che già da anni promuove attivamente l'idea che la valle della Una sia dichiarata parco naturale o parco nazionale.
Secondo la proposta dell'associazione e con l'organizzazione del Ministero cantonale per i lavori pubblici, la pianificazione territoriale e la tutela ambientale, a Bihac si è svolta una tavola rotonda sul tema: ‘La valle della Una, parco naturale o parco nazionale’. Il tema è stato presentato dal Centro per l'ecologia e le risorse naturali della Facoltà naturalistico-matematica dell'Università di Sarajevo.
La futura area protetta è situata nella parte a canyon dell'Unac e della Una, che è notoriamente anche la più preziosa dal punto di vista naturalistico di tutti i nove parchi nazionali delle Alpi Dinariche occidentali (ad eccezione del parco di Paklenica in Croazia). All'interno della Federazione di Bosnia Erzegovina, la futura zona protetta è situata all'estremità della Bosnia occidentale, all'interno del Cantone Una-Sana. La superficie dell'area protetta è di 203 kmq, lo 0,4% della superficie totale della Bosnia Erzegovina (51.129 kmq).
Dalla parte occidentale la linea di demarcazione inizia ai piedi dell'altopiano di Obilaj, all'entrata dell'Unac nel canyon, scende nel bacino dell'Unac, passa il fiume, risale fino al limite del canyon e sopra il villaggio di Luka, poi segue il ciglione del canyon al di sopra di Martinbrod e sopra la confluenza dell'Unac nella Una. Prosegue poi lungo il canyon a nord sotto il Boskovic dove scende verso occidente, continua al di sopra della strada e le alture 679, 760 e 791, sopra Vrnograc e le alture 753 e 546. Prosegue fino alla sommità di Suhi Vrh e scende a Dubovsko Polje, prosegue lungo la strada e scenda verso Ripac, verso l'altura di Pritok e passa il lago. Passa la Una, gira intorno a Debeljaca, prosegue lungo la base delle alture fino alle sommità di Gradina e Uzljebic
sulla Matjevica, scende sotto Lisicijaka, poi Maksinovac i Bilo e fino alla ferrovia sopra la Una. Poi, seguendo la frontiera con la Croazia, scende a sud fino sopra Martinbrod. Passa oltre il ponte sull'altura 574, gira a nordest al di sopra di Martinbrod, sotto la vetta Jeliscak, lungo il canyon
dell'Unac, gira intorno a Vranic Draga e sopra l'Unac fino a sotto l'Obljaj.
Il Ministero cantonale per i lavori pubblici, la pianificazione territoriale e la tutela ambientale ha il compito di curare il coordinamento fra tutti i servizi federali, cantonali e comunali per verificare nel modo più efficiente possibile le condizioni dei territori che verranno messi sotto tutela. Il Consiglio di piano analizzerà le singole fasi delle operazioni e l'armonizzazione finale della proposta con il Piano regolatore del territorio a statuto speciale. Il Ministero cantonale per i lavori pubblici, la pianificazione territoriale e la tutela ambientale ha facoltà di lanciare un bando e raccogliere offerte per proporre al governo del Cantone Una-Sana una Istituzione tecnica alla quale verrà affidata l'elaborazione del Piano per il territorio a statuto speciale e i relativi studi. Nel caso di impossibilità di mantenimento della linea di demarcazione proposta per l'area protetta, lo stesso ministero esaminerà le proposte provenienti dall'Istituzione che sarà scelta per elaborare la base documentale della quale faranno parte le valutazioni dei valori sia naturali sia sociali della valle della Una, e le raccomandazioni su tutti i valori ottimali per la proclamazione dell'area protetta.
Adnan Cehajic, responsabile del Servizio per la tutela ambientale del governo cantonale e presidente dell'associazione ecologica ‘Unski Smaragdi’ di Bihac, afferma che “è ora certo che la Valle della Una riceverà un'adeguata tutela e che sarà posta sotto la protezione dell'UNESCO e dello
stato di Bosnia-Erzegovina”.
Traduzione di Paola Lucchesi, Responsabile del Gruppo Gevam Onlus per i Balcani