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mercoledì 07 settembre 2022 15:41

 

Tirana: cattolici sotto tiro o improbabili furti?

08.01.2003   

I passaporti di 36 missionari della comunità di Sant’Egidio sono stati rubati sabato scorso nell’unico albergo statale di Tirana, Hotel 'Dajti'. Dalla reception, lasciata incustodita.
Organo
Secondo il quotidiano 'Shekulli' (6.01.2003) i primi sospetti sono caduti sugli impiegati che lavorano nell’albergo ed alcuni di loro sono stati accompagnati al commissariato di polizia. Tuttavia, il personale del albergo sostiene che a commettere il furto sono stati due clienti venuti a cercare una camera. Mentre l’addetto all'accettazione accompagnava uno dei due clienti, l’altro avrebbe aperto il cassetto rubando i 36 passaporti dei missionari.
La folta delegazione della comunità di Sant’Egidio si trovava a Tirana per festeggiare il decimo anniversario della sua presenza in Albania. Il Presidente della Repubblica Alfred Moisiu aveva decorato tre giorni fa la comunità di Sant’Egidio con la medaglia 'Madre Teresa' per 'meriti particolari nel raggiungere il compromesso politico' durante le crisi del 1991 e del 1997 tra i partiti albanesi. Secondo la stampa di questi giorni le autorità di polizia albanese ed i rappresentanti della comunità di Sant’Egidio non hanno voluto commentare questo evento inconsueto. I preti cattolici intanto sono partiti per l’Italia provvisti di documenti d’identità provvisori rilasciati dall’ambasciata italiana a Tirana.
La scomparsa dei passaporti dei missionari cattolici della comunità di Sant’Egidio avviene ad una settimana di distanza dal furto dell’organo della nuova cattedrale cattolica di San Paolo, vicino all’albergo 'Dajti'. Il furto dell’organo della cattedrale era stato scoperto la domenica mattina quando la cattedrale è stata aperta per le funzioni religiose. La polizia albanese sta tenendo sotto stretto controllo il mercato degli strumenti musicali e conta sul fatto che la compravendita di un oggetto così voluminoso non dovrebbe essere agevole.
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