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Il 'Dottor Sesso' accelera i battiti degli Albanesi

22.05.2003   

Un programma TV settimanale di consigli sessuali condotto da un anziano dottore tiene gli Albanesi incollati ai teleschermi
L’articolo che segue è stato scritto dalla giornalista albanese Alma Cupi per l’Institute for War and Peace Reporting (IWPR) Di: Alma Cupi, Tirana

Tradotto da: Carlo Dall’Asta

I telespettatori albanesi dediti allo zapping s’imbatteranno probabilmente in un insolito programma il giovedì in tarda serata - un geniale nonno che candidamente parla di sesso.
Dall'autunno dello scorso anno, Adam Harxhi, un medico di 65 anni che ha vissuto negli Stati Uniti, presenta un programma settimanale di divulgazione, della durata di un'ora, sulla TV privata Gjeli Vizion. "Sesso e sessualità" si prefigge, come suggerisce il titolo, di discutere la spinosa questione del far l'amore in un contesto conservatore.

Per le strade di Tirana, Harxhi è diventato una specie di celebrità, sconosciuti sorridono e lo salutano col suo soprannome, Dottor Sesso. Sullo schermo, il suo zelo nello smascherare i tabù sessuali dell'Albania è temperato dai suoi modi rilassati e da padre di famiglia, il che potrebbe spiegare come sia così popolare in una società che tradizionalmente ha sempre evitato di parlare apertamente di sesso.
Il figlio maggiore del medico, che vive ancora negli USA, non è per niente entusiasta della celebrità recentemente acquisita dal padre. Si dice che abbia pregato Harxhi di non far nulla che lo metterebbe in imbarazzo quando torna a Tirana.

Harxhi non è scosso dalla sua singolare celebrità. Ha detto all'IWPR (Institute for War and Peace Reporting, NdT) che il suo interesse per le abitudini in camera da letto dei suoi compatrioti era nato durante l’era comunista, quando i pazienti alla sua clinica oculistica iniziarono a confidarsi con lui riguardo alle loro vite sessuali. Dopo essere emigrato negli Stati Uniti nel 1992, ha studiato approfonditamente la questione della sessualità ed è tornato in Albania con una missione: migliorare la qualità della vita abbattendo i tabù sul sesso.
Il problema più comune che egli trova nel pubblico è la timidezza – la gente è semplicemente troppo nervosa per scoprire modi di rendere migliore la propria vita sessuale. Ridendo, ricorda il racconto di un minatore che si lamentava di essere troppo timido per fare l’amore con sua moglie. Il dottor Harxhi si era rivolto all’uomo: “Come può questo accadere proprio a te? Usi il tuo trapano con rocce e montagne, ma non riesci ad usarlo con tua moglie? Sei un minatore o cosa?”
Parole simili fatalmente non piacciono a tutti e al gruppetto di ascoltatori che telefonando al suo show si mostrano eccessivamente offensivi Harxhi risponde calmo: “Sintonizzate il vostro televisore su un altro canale se non vi piaccio” e poi torna al suo mantra, “Fate l’amore quanto potete, in modo che possiate rilassarvi, liberarvi dello stress e rigenerarvi”. Il suo programma segue un formato semplice – Harxhi inizia a parlare su uno specifico argomento sessuale ma fa digressioni quando il telefono squilla e un anonimo, talvolta ansioso, ascoltatore gli chiede consigli di natura sessuale.

La popolarità dello show e il tipo di domande che vi vengono poste – ad esempio in che modo un uomo può portare all’orgasmo la sua donna – ha confermato il bisogno di un franco dibattito sui costumi sessuali della Albania di oggi.
Le attitudini conservatrici della società albanese sono cambiate poco in seguito al crollo del comunismo. Benché la censura sia stata allentata e i nuovi media privati offrano pornografia, non c’è molto nella direzione dell’educazione sessuale.

“La gente generalmente crede che i ragazzi cresceranno meglio se simili cose non gli vengono spiegate” - dice la pediatra Lira Gjika, aggiungendo che molti temono che le proprie famiglie sarebbero esposte alla vergogna se i loro bambini iniziassero a discutere apertamente di questioni sessuali.
Il sesso nei giorni del comunismo di Hoxha era un affare strettamente privato ed era raro perfino che i giovani si baciassero in pubblico. Il canale TV di proprietà dello stato, TVSH, censurava ogni sequenza osé dai film stranieri che trasmetteva e, secondo quanto afferma il regista Samir Kumbaro, bandiva completamente i baci dai film albanesi.

Con gli odierni film pornografici trasmessi a notte fonda sulle TV private e la profusione di riviste vietate ai minori, una simile censura è cosa del passato. Comunque, discutere apertamente di sesso rimane tabù.
La società continua a credere che l’educazione sessuale confonderà, o ancora peggio, corromperà i propri bambini. Perciò domande innocenti come “Da dove vengono i bambini” sono o scoraggiate o troncate con una spiegazione inventata, secondo la pediatra Linda Spahl.

“Le famiglie albanesi tendono a non discutere di argomenti sessuali, nonostante il fatto che la gente in generale parla più liberamente di quanto facesse in passato - dice lo psicologo Edmond Dragoti.” Lo stato ha fatto poco di più, avendo introdotto l’educazione sessuale nelle scuole albanesi solo nel 1999.
La poca liberalizzazione che c’è stata è vista come un riflesso degli atteggiamenti più rilassati degli emigrati che ritornano – ma questo si è avuto a un costo. Secondo una stima, circa l’80 per cento dei pazienti albanesi di AIDS è stata contagiata all’estero e ora l’infezione da HIV si sta diffondendo nel paese.

Secondo il Dottor Memo Boci, che segue il programma nazionale anti-AIDS, solo il 15 per cento della popolazione usa preservativi.
Diversi farmacisti hanno raccontato che spesso gli capitano dei ragazzi a comprarli per conto dei propri genitori, che hanno vergogna di farlo essi stessi.

Per il Dottor Harxhi, l’evitare un dibattito pubblico sul sesso e la contraccezione pone dei reali pericoli per la salute della nazione.
Egli si sofferma regolarmente sulle tecniche di sesso sicuro durante il suo programma, e i suoi schivi telespettatori chiamano per avere consiglio, senza mai fare i propri nomi – tale è l’imbarazzo che molti albanesi provano nel porre simili questioni faccia a faccia col proprio dottore.

Mentre molti dei genitori di oggi riconoscono il valore del programma di Harxhi, la sua apertura deve ancora essere accettata in famiglie più tradizionali.
“Noi siamo un’altra generazione. Non è facile per noi cambiare” - dice una scrittrice di mezza età che abita a Tirana.

“È necessario che queste cose vengano insegnate” - dice Adelina, una donna sui trent’anni con due figli adolescenti. “Ma il Dottor Harxhi le dice così apertamente…” “Mio Dio! Io non riesco a guardare il programma coi miei bambini. Lo seguo con mio marito in camera da letto e poi discutiamo se parlare o no coi ragazzi di sesso..”
Finchè un simile imbarazzo è all’ordine del giorno, la richiesta per la dose settimanale di consigli concreti, e paterni, da parte del dottor Harxhi è assicurata.
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Fonti: IWPR |