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giovedì 08 settembre 2022 13:44

 

Futuro difficile per la Macedonia

22.01.2004    Da Skopje, scrive Gordana Stojanovksa Icevksa

La Macedonia termina il 2003 con un record: il più alto numero di disoccupati nella storia dello stato. Gli analisti ritengono che sia stato un anno difficile, ma anche che il 2004 sarà tale. In aumento: povertà, corruzione e sfiducia nelle istituzioni
Da Skopje scrive Gordana Stojanovska Icevska
Nel mese di ottobre 2003 sul totale di 2 milioni di cittadini macedoni sono stati registrati 387.752 disoccupati. Mai prima d’ora era stata registrata una così alta disoccupazione. Il governo di Crvenkovski si considera come non adatto a risolvere questo problema, così come anche gli altri problemi economici. L’esempio dell’insuccesso in questo ambito è rappresentato dalla legge sulla riduzione della disoccupazione, promulgata dal governo lo scorso anno. Il governo ha introdotto una legge che prescriveva la diminuzione delle tasse per quelle aziende che avessero assunto nuovo personale. Tuttavia, questo non ha portato ad alcun risultato e al posto degli attesi risultati si è avuto l’aumento della disoccupazione.

Nel corso del 2003 il governo non è riuscito ad aumentare il numero degli investimenti stranieri e ha terminato l’anno con un deficit commerciale. È aumentato il numero dei crediti concessi dalle banche, ma gli interessi sono alti e i servizi di credito svantaggiosi.
La Macedonia ha avuto un pessimo anno anche negli altri settori. Nel corso del 2003 è aumentato il numero degli omicidi. I motivi più frequenti di omicidio sono le liti familiari, gli scontri tra i vicini e i regolamenti di conti tra le varie bande criminali. Il motivo dell’aumento delle sparatorie è dato dal fatto che i cittadini macedoni sono molto ben armati e nel paese circola una grande quantità di armi illegali. L’azione per il disarmo che è stata organizzata lo scorso anno, non ha portato grandi risultati. Le statistiche mostrano che nell’ultimo periodo sono state uccise più persone che durante la guerra del 2001.

I sociologi spiegano che l’aumento del numero di omicidi è il risultato del pessimismo che regna tra i cittadini macedoni che vivono in cattive condizioni.
Per ora il governo non ha annunciato alcuna strategia per risolvere il problema e si considera che tale assenza di strategia continuerà anche per l’anno in corso.

Si presuppone che l’unica strategia sarà la ricerca di un modo per distogliere l’attenzione dai problemi economici. Tuttavia, il metodo che il governo adotterà per raggiungere questo obiettivo è la creazione di altri problemi e l’apertura di questioni che non rappresentano un grande problema per i cittadini (il governo di Branko Crvenkovski è noto per essere esperto nella realizzazione di queste strategie). Un esempio di questo tipo è la recente apertura della questione sulla università di Tetovo, che non era necessario fare. La discussione al parlamento sulla università di Tetovo doveva “nascondere” il dibattito sulla finanziaria, che è stata introdotta dopo.
Un altro tema che sarà ugualmente evitato sarà la questione dell’UE. Il governo ha già iniziato la campagna per la accoglienza della Macedonia nella UE e ininterrottamente spiega il perché è necessaria e come si raggiungerà nell’arco dell’anno, benché sappia che per ora si tratta solo di qualcosa di astratto.

Nel corso del 2004 non ci si attende che l’opposizione attui alcun cambiamento. Si presuppone che l’opposizione sarà sempre più attiva nella critica al governo, ma che non offrirà una ulteriore strategia. Questo giungerà a manifestazione in particolare nel periodo delle elezioni. Nel 2004 in Macedonia si terranno le elezioni locali e quelle presidenziali. Le elezioni si terranno nel corso dell’inverno, in quel momento i cittadini saranno bombardati con varie promesse che non si realizzeranno. Dalle elezioni non sono attesi grandi cambiamenti nello stato, perché in questione ci sono i poteri locali.
Nel 2004 non è attesa nemmeno la diminuzione della corruzione, perché ormai è diventata un modo di vivere. In Macedonia la corruzione è presente in tutti gli ambiti. Aumenta sempre più la sfiducia nelle istituzioni statali. Aumenta il numero delle persone che abusano d’atti d’ufficio. Nello stato aumenta anche l’economia criminale. Le statistiche ufficiali mostrano che nel corso del 2003 sono stati registrati 551 atti penali per “abuso d’atti di ufficio”. Questo riguarda in particolare: impiegati delle istituzioni pubbliche e direttori, sia nella sfera privata che in quella statale.
Scorrettezze legali sul lavoro sono state registrate nella maggiori aziende statali come l’Azienda elettrica della Macedonia (ricordiamo che lo stato dirige questa azienda mediante la quale istituisce un monopolio nella distribuzione e nella produzione di energia elettrica). Fuori legge hanno lavorato anche il Fondo per le pensioni e l’assicurazione sulla salute e il Fondo per la salute (entrambi i fondi sono statali). Come risultato di queste malversazioni e illegalità degli impieghi lo stato ha perso 2,78 miliardi di denari (1 euro è pari 62 denari).
Questi sono i dati ufficiali con i quali si presuppone che sia stata registrata solo una piccola parte delle malversazioni complessive presenti nello stato.

Benché questi dati siano stati pubblicati ufficialmente come i risultati del lavoro degli organi di indagine e del tribunale, rimane il fatto che il tribunale non funziona. Il potere influisce direttamente sul loro lavoro e ciò è più che evidente.
Tutto ciò lascia supporre un aumento della sfiducia nel sistema delle istituzioni.

Anche nel corso di questo anno si attende che la questione sulla esistenza dello stato rimarrà attuale. Nonostante esista una certa pace e un accordo su cui si comportano i politici macedoni, il fatto è che la sfiducia tra i Macedoni e gli Albanesi è grande (ricordiamo che nel corso del 2001 gli Albanesi hanno iniziato una guerra in Macedonia con la quale hanno richiesto più diritti. Il risultato è stato che gli Albanesi hanno ottenuto lo status di popolo, ma non quello di minoranza nel paese e che la lingua albanese è diventata la seconda lingua ufficiale nello stato). I Macedoni vivono nella paura che gli Albanesi possano di nuovo ribellarsi e che cercheranno la separazione della parte occidentale del paese. La paura della caduta dello stato aumenterà sempre di più, a causa anche di ciò che succede a Nord, che in Serbia e in Montenegro si verifichi il processo di separazione dal Kosovo. Gli Albanesi di Macedonia sono molto uniti con i propri vicini Albanesi del Kosovo e si attende che tutto ciò che accade là possa avere ripercussioni in Macedonia. Sicché i processi che accadranno a Nord potranno aumentare l’insicurezza tra i cittadini macedoni.
Insomma, il 2004 sarà un anno difficile per i cittadini macedoni, ma lo sarà ancora di più per il semplice fatto che nessuno degli esperti, eccetto quelli di governo, pronostica un’uscita dalla crisi.

Vedi anche:

L’università di Tetovo ancora foriera di crisi

Remake del governo macedone: cattivi risultati economici, ma buoni piani

Anche il censimento divide gli abitanti della Macedonia

Cronologia della crisi albano-macedone (gennaio-ottobre 2001)
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