Il 17 luglio a Tuzla è stata una giornata di festa. Mentre veniva inaugurata la P.zza del Sale, il cui mosaico è stato appositamente creato dall’Istituto d’arte di Ravenna, sorvolavano la città 40 ultraleggeri partiti dall’Italia (RA).
Un ultraleggero
di Barbara Sartori
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il 17 luglio a Tuzla, in Bosnia Erzegovina, è stata una grande giornata di festa, a cui hanno partecipato 10.000 mila cittadini.
Quel giorno, il sindaco della città Jasmine Imamovic, in presenza di una delegazione appositamente venuta da Ravenna, ha inaugurato la restaurata Piazza del Sale.
L’inaugurazione è stata dedicata a tutti quei ragazzi che sono morti all’inizio degli anni ’90 a causa di una bomba esplosa, proprio in Piazza del Sale, vicino ad uno dei luoghi frequentati abitualmente da giovani.
Alla “nuova” Piazza ha partecipato concretamente anche la Provincia di Ravenna. Infatti, il mosaico della fontana è stato creato per questa occasione dall’Istituto d’Arte per il mosaico di Ravenna e poi donato dalla Provincia.
Il mosaico, che vuole simboleggiare il rapporto di pace e di amicizia che lega Ravenna a Tuzla/le due comunità, raffigura lo stemma della città di Tuzla, il prospetto di Galla Placidia e il volo delle colombe portatrici di pace. Il colore di fondo è il blu. Ricorda il cielo stellato di Galla Placidia ed è lo stesso blu che si ritrova anche nello stemma di Tuzla.
Lo stesso giorno dell’inaugurazione, 40 ultraleggeri in formazione, con a bordo circa 90 persone tra piloti ed equipaggio, hanno sorvolato la Piazza. Gli aerei sono partiti/erano partiti la mattina del giorno precedente e dopo un viaggio in più tappe sono arrivati alla sera a Tuzla.
Questo raid internazionale di pace era stato caldeggiato dalla Provincia di Ravenna fin dal suo primo incontro con il sindaco di Tuzla.
In questo modo la Provincia ha voluto contribuire a portare l’attenzione della comunità internazionale sulla Bosnia Erzegovina ed in particolare su Tuzla, con la quale ha avviato da tre anni un protocollo di cooperazione.
Inoltre ha voluto ribadire, anche con questa iniziativa, i sentimenti di amicizia che legano il popolo italiano a quello bosniaco e la volontà di ricercare sempre la pace, condizione essenziale per far crescere sentimenti di tolleranza, favorire l’integrazione e consentire lo sviluppo sociale ed economico.
“Tutti hanno compreso la nostra volontà di armonizzare ed integrare le nostre economie, le nostre culture e le nostre società e costruire la casa comune europea quale modello di qualità economica, di tolleranza e di solidarietà sociale” ha affermato soddisfatto il Presidente della Provincia Giangrandi, a capo della delegazione partita dall’Italia (Ravenna).
La Provincia di Ravenna ha infatti approfittato dell’occasione, data dall’inaugurazione della Piazza del Sale, per fare il punto della situazione con le autorità bosniache sui diversi progetti di cooperazione avviati a Tuzla.
Durante la missione della delegazione è stato ufficialmente aperto il centro per il monitoraggio e il controllo del fenomeno della subsidenza a Tuzla, allestito da Giovanni Gabbianelli, il geologo responsabile del progetto triennale che il CIRSA (centro interdipartimentale di ricerche per le scienze ambientali - Università di Bologna, Campus di Ravenna) sta già realizzando a Tuzla, e dai suoi collaboratori del corso di laurea di scienze ambientali dell’Università di Bologna sede di Ravenna.
La subsidenza è un problema che accomuna Ravenna e Tuzla. Per quanto riguarda la città bosniaca, la causa è l’intensivo sfruttamento, nell’ultimo secolo, degli estesi e poco profondi giacimenti di salgemma sopra i quali è situata.
A Tuzla la missione si è occupata anche dei diversi progetti che ha in attuazione: il “Ravenna-Tuzla un’integrazione sistematica”, finanziato dalla legge nazionale sui Balcani, che è volto a favorire, garantendo assistenza tecnico-amministrativa, lo sviluppo del sistema economico di Tuzla ed in particolare la nascita di una rete di piccole e medie imprese (il sostegno della Provincia in questa direzione va alla associazione Cosmopolite, che si rivolge soprattutto ai giovani, cercando di favorirne l’acquisizione di capacità manageriali ed imprenditoriali); l’“Adrialink”, finanziato dal programma europeo Interreg IIIA trasfrontaliero adriatico, che mira invece a creare una collaborazione in campo ambientale e scolastico, prevedendo attività didattiche e scambi tra istituti di formazione dei settori turistico ed agrario; e il progetto “New”, che gode dello stesso finanziamento ed ha come obiettivo la cooperazione nel campo delle politiche sociali.
La Provincia di Ravenna sta già pensando ad alcuni nuovi progetti. Nel corso degli incontri si è infatti delineata la possibilità di un partenariato tra la Provincia e Tuzla. L’obiettivo sarebbe quello di attuare da una parte un progetto per la valorizzazione dei beni archeologici, dall’altra uno per la realizzazione di parchi urbani e verde pubblico.
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