Dicono di lottare per un'idea e non per vantaggi economici. Di fare, di continuo, "un lavoro di risveglio delle coscienze avvertendo dei pericoli che minacciano il popolo romeno". Sono giovani, in maggior parte laureati, indossano camicie nere o verdi e si considerano la più importante organizzazione neo-legionaria della Romania.
Noua Dreapta
"Noua Dreapta" (la Nuova Destra) è stata costituita all'inizio del 2000, "in un periodo in cui tutti parlavano della necessità di creare un polo nazionalista forte, una forza capace di farsi sentire", da quanto si apprende dal sito dell'organizzazione www.nouadreapta.org. Il loro leader, Tudor Ionescu ha 27 anni, è laureato in giurisprudenza e ricopre la carica di manager in un'azienda privata di Bucarest. Secondo Ionescu, il movimento di estrema destra conterebbe in Romania più di 300 membri e altre centinaia di simpatizzanti.
Il modello
I militanti della "Noua Dreapta" hanno come modello e padre spirituale il capo della Guardia di Ferro romena del periodo tra le due guerre mondiali, Corneliu Zelea Codreanu. Quest'ultimo è autore anche dei loro libri di riferimento: "Il libro del capo del nido"e "Per i legionari". Libri di marcato carattere antisemita in cui Codreanu sosteneva che gli ebrei erano i principali responsabili dello stato di caos indescrivibile in quale si trovava la Romania in quel periodo.
Per il capitano, come veniva chiamato Codreanu, gli ebrei erano agenti del bolscevismo, delle teorie rivoluzionarie antiromene. Inizialmente chiamata "la Legione dell'Arcangelo Michele", l'organizzazione di estrema destra da lui fondata che traeva i suoi simboli dall'ortodossia e dal nazionalismo, ottenne il terzo posto nelle preferenze dei romeni nelle elezioni del 1937 con il 15,9% dei voti. Nel settembre 1938, a causa di numerosi assassini nei quali si riteneva i suoi militanti fossero implicati, il re Carol II ordinò l'arresto di Codreanu ed altri 13 capi dei "legionari".
Nello stesso anno Cordeanu viene assassinato da alcuni gendarmi in carcere. Otto mesi dopo l'esecuzione del Capitano, i legionari uccisero il primo ministro d'allora, Armand Calinescu. "La legione dell'Arcangelo Michele" divenuta in seguito "Guardia di Ferro" prese il potere in Romania nel settembre 1940 con il Maresciallo Antonescu . La violenza e le efferate uccisioni compiute dalla Guardia di Ferro sono rimaste un capitolo nero nella storia della Romania. Molti sono però quelli che hanno simpatizzato con le idee di carattere religioso-mistico-nazionalista che venivano propagandate. Tra questi, nomi illustri della cultura romena, come Nae Ionescu, Mircea Eliade o Emil Cioran.
Oggi
La "Noua Dreapta" ha come obiettivo fondamentale nella sua dottrina "la creazione dell'uomo nuovo in mezzo alla comunità romena, punto di partenza di una nuova trasformazione spirituale nella vita del popolo". Cioè la formazione di un uomo- eroe che dovrà "svegliare le energie" del suo popolo. I militanti sono convinti del loro ruolo anche se non vengono presi sul serio da molti. Sulla stampa, infatti, sono pochi i riferimenti a questa organizzazione tranne qualche articolo sui giornali locali.A volte capita magari che il leader Tudor Ionescu sia invitato come ospite di qualche trasmissione televisiva ma soprattutto come personaggio che colora i discorsi. I membri della Nuova Destra sono stati invitati invece molto più di frequente invitati in questura a fornire spiegazioni in seguito alle loro azioni. Avvenne ad esempio nel maggio del 2002, quando il leader del nido neo-legionario di Timisoara , Goran Mrakici, è stato condotto nella caserma della polizia per aver affisso manifesti anti-Nato. Alla fine ha dovuto pagare solo un'ammenda per "affissione in luogo vietato.
Goran Mrakici, 25 anni e una laurea in storia, è leader della Nuova Destra di Timisoara. Anche se fa parte della minoranza serba promuove il "romanismo" e come lui stesso dichiara per un giornale locale, è tra quelli che credono fortemente nel nazionalismo e specialmente nel "romanismo".
I militanti di estrema destra sono contro la Nato e contro l'Ue perché credono che sia l'Alleanza atlantica che l'Unione Europea tendano a costituire un impero mondiale; quindi i "camarazii" si dichiarano sì per un Europa unita ma una "Europa delle nazioni e delle nazionalità". I rappresentanti dei rom sono anch'essi nel mirino dell'estrema destra. Precisamente sono accolti con slogan tipo -"Fuori gli zingari dal paese" o addirittura "Morte agli zingari" come si poteva leggere nel 2002 a Sibiu su qualche volantino distribuito in città e attribuito poi ai rappresentanti della Nuova Destra.
Un'altra minoranza che non è tollerata dai militanti di estrema destra sono gli omosessuali. Ad opporsi alla modifica del codice penale che dal 2002 non punisce più i rapporti omosessuali, sono stati infatti, oltre alla Chiesa ortodossa, anche i membri di Noua Dreapta che hanno organizzato qualche protesta di piazza.
I militanti di questa Nuova Destra sono convinti che la nazione romena viva oggi momenti di disonore e si battono "per il passaggio ad una democrazia partecipativa dove la voce del popolo sia più forte" e vogliono adottare un sistema economico nel quale le risorse vengano distribuite in modo più equo. Non per ultimo intendono riportare alla madre patria territori ora appartenenti alla Moldova o all'Ucraina.
5 anni di lotta
Il 27 novembre a Bucarest, in una sala conferenze, si sono riunite cento persone tra romeni e stranieri per festeggiare i cinque anni dalla costituzione dell'organizzazione Nuova Destra. I membri del movimento indossavano camicie verdi o nere, colori rappresentativi nella loro tradizione. Tutto è cominciato con una cena al termine della quale i militanti hanno guardato col fiato sospeso vari video che contenevano le più suggestive immagini delle loro azioni. Per non sentirsi soli nell'universo le camicie verdi hanno ricevuto messaggi di solidarietà dalle organizzazioni partner e amiche dal Belgio (Mouvement Nation), Francia (Bloc Identitaire), Germania (NPD), Polonia (NOP), Portogallo (PNR), Serbia (Obraz), Slovacchia (Slovenska Pospolitost), nonché dal segretario generale della Falange Spagnola, Felipe Perez.La collaborazione della Nuova Destra romena con movimenti simili in Europa si è concretizzato in incontri in vari Paesi. Sul piano interno invece i militanti si incontrano ogni anno in agosto in un Accampamento Nazionalista Annuale di Formazione, un campus che mira a perfezionare l'addestramento dei partecipanti. Anche se non sono presi sul serio dalla maggior parte della gente che sicuramente non ha mai nemmeno sentito parlare della Nuova Destra - ma di Codreanu ,sì - il movimento conta sempre più membri e filiali. Ora, in metà delle contee della Romania, i rappresentanti di estrema destra dicono di avere costituito organizzazioni locali. I loro attivisti, che si circondano di simboli come la Croce Celtica o l'icona dell'Arcangelo Michele, si considerano monitorati dai servizi di sicurezza. Molti ammettono che in fin dei conti è una cosa normale ma chiedono di essere trattati con onestà e di non subire abusi. Secondo l'ordinanza di governo 31/02, "la costituzione di un'organizzazione a carattere fascista, razzista o xenofobo è punita con la reclusione da 5 a 15 anni. La stessa pena viene applicata anche per chi aderisce a tali organizzazioni". La legge è del 2002 mentre la Noua Dreapta è stata costituita nel 2000. In queste settimane è appena uscita una nuova rivista di propaganda, appunto "Noua Dreapta".