Interverranno:
Luciano Patat, storico dell’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione
Alessandra Kersevan, editrice
Sandi Volk, autore
Argomento di questo libro è la questione dell’insediamento a Trieste e dintorni dei profughi/esuli che abbandonarono dopo la seconda guerra mondiale l’Istria e la Dalmazia. Svoltosi in più fasi, l’insediamento degli esuli fu, per lo schieramento filoitaliano a Trieste e per il
governo italiano, dapprima uno strumento per il rafforzamento delle forze favorevoli all’Italia, in seguito il mezzo per «bonificare nazionalmente» e «rafforzare l’italianità» di un territorio in cui
larga parte della popolazione - e non solo per la presenza di una nutrita minoranza slovena - all’Italia guardava con molta sfiducia.
L’insediamento mirato dei profughi è stato uno dei progetti prioritari per lo stato italiano in questo territorio ed è stato portato avanti e completato con determinazione. L’autore, attraverso l’analisi di una enorme quantità di materiale documetario, ne racconta le diverse tappe e le conseguenze sul tessuto sociale ed etnico delle terre del confine
orientale.
Sandi Volk, nato a Trieste nel 1959, si è laureato in storia contemporanea all’Università di Trieste e ha conseguito il master e il dottorato in storia contemporanea presso il Dipartimento di Storia della Facoltà di Filosofia dell’Università di Lubiana (Slo). Si occupa
di storia contemporanea della Venezia Giulia, in particolare di Trieste e della storia degli sloveni della regione. Pubblica saggi in Italia e in Slovenia e collabora con Istituti e Centri di ricerca. E’ membro della commissione consultiva del Comune di Trieste per il Civico Museo della Risiera di San Sabba-Monumento nazionale.
Info:
Mauro Daltin
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