Proiezione alla presenza della regista Eva Ciuk, nell'ambito della rassegna 'docville, le vie del documentario'
Rom, askali, egiziani, gorani, bosniaci, turchi: sono i nomi delle minoranze etniche che, prima durante e dopo la guerra del 1999 in Kosovo, hanno vissuto all’ombra delle dispute, politiche e sociali, tra la maggioranza albanese e la minoranza serba.
Subendo soprusi e discriminazioni tali, da essere costretti ad abbandonare le proprie terre d’origine, loro che nel mosaico multietnico del Kosovo rappresentano ancora il 10% della popolazione totale.
È alle loro storie e alla colpevole dimenticanza delle tragedie consumate nelle loro terre che è dedicato il documentario di Eva Ciuk, giornalista triestina non ancora trentenne.
Oltre due anni di lavoro, trascorsi per lo più in mezzo alla gente, per ascoltare la voce dei protagonisti di quella che è stata e per certi versi continua ad essere una catastrofe umanitaria, nel tentativo di costruire e consegnare all’opinione pubblica un quadro quanto più attendibile possibile della situazione di disordine che ancora regna in quella porzione di Balcani, posta sotto protettorato internazionale ma ancora giuridicamente provincia della Repubblica di Serbia.
Il documentario "RealitieS KosovA/O – voci di minoranze dimenticate" è un progetto del centro di produzione video Kairos Gorizia, in coproduzione con Transmedia Spa, con il finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia e con il contributo della Banca di Credito Cooperativo del Carso – Zadruzna Kraska Banka.
In collaborazione con Osservatorio sui Balcani, Tavolo Trentino con il Kossovo, Caritas Diocesana di Tortona, Ufficio Rifugiati ICS di Trieste, Consorzio Italiano di Solidarietà Roma,
Ipsia Roma, Associazione per la Pace Roma, Balkan Peace Team (Kossovo/Francia), Kosovo Roma Refuge Foundation (Kossovo/Germania).
Vai al programma dell'intera rassegna
Informazioni