Una grande opportunità per il territorio romagnolo di fronte alla nuova Europa. Impresa, cultura e globalizzazione
Nel 2007 anche la seconda fase dell’allargamento ad Est dell’Unione Europea sarà conclusa: Romania e Bulgaria si aggiungeranno a Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, R. Ceca, Slovacchia, Ungheria e Slovenia già entrate a far parte della UE il 1° maggio 2004.
Nel giro di pochi anni lo spazio europeo sta cambiando configurazione. La ridefinizione dello spazio comune europeo implica una nuova geografia dell’Europa non più basata sulla delimitazione rappresentata dai confini nazionali e sempre più dilatata verso Est nella sua dimensione più storicamente naturale.
Tutto ciò comporta un cambiamento strutturale delle forme dell’Europa conosciute nel secondo Novecento sia per ciò che riguarda gli scenari dello sviluppo economico dell’Europa nel suo insieme, sia per la ricostruzione di un ordito culturale comune fra “vecchia” e “nuova” Europa, sia per come la UE – quale nuova aggregazione politico-istituzionale – si pone di fronte alla globalizzazione e ad
un mondo alla ricerca di nuovi equilibri.
In questo scenario Forlì, la Romagna e la Regione possono giocare un ruolo importante e originale. L’Istituto per l’Europa Centro-Orientale e Balcanica radicato nella nostra città è già, per autorità e prestigio lo strumento economico, scientifico, culturale e operativo a sostegno della nostra presenza nel nuovo mercato mondiale.
PROGRAMMA
Introduzione
On. Angelo Satanassi, Presidente Fondazione Garzanti
Intervento
Francesco Privitera, Istituto per l’Europa Centro-Orientale e Balcanica
Segreteria Organizzativa:
Istituto per l’Europa Centro-Orientale e Balcanica
Corso della Repubblica 88/A - 47100 Forlì
Telefono: 0543 36304/ 23000
Fax: 0543 377088
Dessislava Krasteva
Email:
dessislava.krasteva@poloforli.unibo.it
Web: www.eurobalk.net