Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
giovedì 08 settembre 2022 14:23

 

Sarajevo. Guida storico turistica

06.06.2005   

Presentazione, nell’ambito del progetto CittàSarajevo, della guida storico turistica 'Sarajevo', curata da Gianluca Paciucci e Elena Pedone, Editrice Le Balze

Ha un significato particolarmente importante la pubblicazione della guida a Sarajevo che andremo a presentare.

Il lavoro di Gianluca Paciucci ed Elena Pedone si propone come uno spartiacque rispetto al modo di 'sentire' Sarajevo da Occidente. La città esce, nel racconto degli autori, dal clima oppressivo della guerra per esprimere, nel recupero dei luoghi e del loro significato, un valore di rifondazione urbana.

E’ attorno alla biblioteca, alla fortezza ottomana, alle moschee, al mercato, che la città ricostruisce la sua immagine e la propone al resto dell’Europa.

I monumenti del carattere plurietnico e plurireligioso della città sembrano essere i punti per restituire a Sarajevo un ruolo speciale tra le capitali europee e conferire alla Bosnia quella funzione di ponte culturale che ha sempre avuto.

Questa prima guida in italiano alla città diventa uno strumento per frantumare il silenzio che avvolge la rinascita urbana attraverso l’uso intelligente di una delle principali industrie mondiali: quella del turismo.



Saluti
- Lucio Tollis, Sindaco di Tarcento

Introduzioni
- Alessandro Montello, giornalista
- Sergio Pratali Maffei, Università degli Studi di Trieste

Interventi
- Gianluca Paciucci, curatore della Guida e responsabile dell’Ufficio Cultura dell’Ambasciata d’Italia a Sarajevo
- Nihad Cengić, autore del capitolo su L’architettura ottomana



In chiusura dell’iniziativa sarà presentato il lungometraggio, proiettato solo due volte in Italia (al
Festival Internazionale del Cinema di Venezia nel ’95 e al Festival Internazionale Cinema delle Donne di Torino nel ’96) "Ecce Homo" (Behold the Man) di Vesna Ljubic’ (Bosnia, 1994-95, 28’, col., 35 mm. v.o. con sottotitoli in inglese).
“Il motivo per cui ho realizzato questo film sulla scomparsa della città di Sarajevo e della sua gente prima che tutto il mondo ne fosse testimone, è semplicemente l’esigenza primordiale di scoprire e registrare ciò che è immortale dentro la mortalità del mondo”.
Così racconta la regista Vesna Ljubic, che è nata e vive a Sarajevo, dove ha studiato filosofia prima di specializzarsi in regia cinematografica al Centro Sperimentale di Roma. Ha realizzato numerosi documentari, un cortometraggio, Illusionisti (The Illusionists), del 1991, e alcuni lungometraggi. Molte delle sue produzioni sono andate perdute durante la guerra in Bosnia, che ha distrutto la sua casa e gli studi cinematografici di Sarajevo. La Ljubic è stata premiata con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali per le sue opere.