Bosnia: addio al partito monoetnico?
27.06.2005
Il presidente del Partito d'azione democratica (SDA) Sulejman Tihic, ha ottenuto nelle scorse settimane l'appoggio della maggioranza dei membri del Comitato centrale alla proposta di nominare alcuni serbi e croati quali membri della dirigenza del partito. E' la prima volta dalla sua creazione
Par A. Omeragic et A. Becirovic – Oslobodenje
Traduzione e selezione a cura di Le Courrier des Balkans e Osservatorio sui Balcani
Giovani musulmani rimpiazzati da serbi e croati
Due non-bosgnacchi Josip Jurisic e Ljiljana Sakic, sono stati designati quali membri della dirigenza dell'SDA, mentre Milenko Karovic, Stjepan Lapenda, Miroslav Milojevic, Desnica Radivojevic, Ivica Saric e Sreto Tomasevic sono stato nominati nel Comitato principale del partito.
Sulejman Tihic ha proposto 22 candidati per gli 11 posti vacanti, fin dall'ultimo congresso, del Comitato principale. Tra questi due serbi, due croati e due "altri" ed ha domandato che i candidati non-bosgnacchi fossero nominati nel Comitato principale dell'SDA prima del voto generale. Li ha presentati affermando che "si tratta di bosniaci convinti e di combattenti a favore della Bosnia Erzegovina".
Uno dei fondatori del partito, Hasan Cengia, si è opposto a questa iniziativa, affermando che è contraria allo statuto del partito. Cengic ha dichiarato che la proposta di Tihic è la prova che non si sbagliava quando ai tempi del congresso dell'SDA affermava che Tihic lavorava a sgretolare le fondamenta dell'SDA.
"Il futuro del partito dipende dal rispetto delle procedure. Se si fanno compromessi con le procedure, è l'inizio della fine del partito", ha affermato.
Anche se ha ottenuto il sostegno di alcuni membri del Comitato principale, tra i quali Ismet Kasumagic, la maggioranza è rimasta fedele a Tihic.
Kasumagic, tra l'altro uno dei fondatori del partito che ha subito condanne ai tempi della Jugoslavia, ha contestato la nuova direzione affermando che "alcuni considerano che l'SDA si è trasformata dal punto di vista ideologico" e che sarebbero arrivati alla sua guida "persone che sono state membri del Partito comunista jugoslavo".
"I trasformisti ai giorni nostri hanno più successo di coloro i quali non sono mai cambiati" ha continuato Kasumagic sostenendo che "i membri dell'SDA non devono perdere quella libertà aspettata da molto tempo".
Il discorso di Bakir Izetbegovic, che ha difeso Tihic dichiarando che l'SDA "farà molto per il proprio popolo se apre le porte del partito ai non-bosgnacchi", ha senza dubbio influenzato la decisione dei membri del Comitato principale di sostenere Tihi.
"Se desideriamo proteggere il nostro popolo, la nostra cultura e la nostra fede, dobbiamo fare qualcosa che sembra paradossale: noi dobbiamo dirigerci verso l'Europa, rafforzare i diritti dell'uomo per raggiungere standard europei che proteggeranno noi stessi" ha dichiarato Izetbegovic ricordando che in Europa le donne possono girare liberamente con il velo.
Commentando per il nostro giornale la designazione per ora prettamente simbolica di serbi e croati nella direzione dell'SDA Tihic ha affermato che questo partito "ha cessato di essere un partito mono-nazionale e come alcuni affermano nazionalista".
"Abbiamo confermato la nostra opzione per una Bosnia Erzegovina verso l'Europa. E' certo ormai che è l'opzione migliore sia per i bosgnacchi che per tutti i popoli della Bosnia Erzegovina", ha continuato.
Il conflitto tra Cengic e Tihic è scoppiato anche durante il dibattito sulle modifiche dello statuto del partito. Tihic ha domandato che la Presidenza dell'SDA venisse allargata a 25 membri al posto dei 19 riconosciuti attualmente dallo statuto. Dopo che i membri del Comitato principale hanno rigettato una proposta di Cengic di nominare loro stessi una parte dei candidati alla presidenza del partito, al posto di Tihic, Cengic ha dichiarato che non si opporrà a Tihic nel caso quest'ultimo decida di modificare lo statuto. Il presidente dell'SDA ha promesso che lo farà prima della fine dell'anno.
Se l'SDA già in passato aveva proposto dei serbi e dei croati alle più alte cariche dello Stato questi ultimi non avevano mai ottenuto posti nella direzione del partito.
Zukic al posto di Numic
Amir Zukic è stato nominato sabato scorso segretario generale dell'SDA, al posto di Timur Numi, altro candidato all'incarico. Zukic è stato raccomandato dallo stesso Numi che ha dichiarato ai membri del Comitato principale che avrebbe votato per il proprio avversario. Sono stati nominati membri del Comitato principale: Irfan Ajanovic, Omer Behmen, Semiha Borovac, Ramiz Drekovic e Adis Salkic. Irfan Ajanovic è stato scelto come presidente del Comitato principale dell'SDA, avendo ottenuto un voto in più del proprio avversario, Elmir Jahic. Quest'ultimo è stato candidato alla presidenza del partito all'ultimo congresso. Attualmente si ritrova senza compiti specifici in seno alla direzione. Radivojevic è stato eletto vice-presidente del Comitato principale.
La presidenza dell'SDA
Il congresso aveva designato a membri della Presidenza dell'SDA Adnan Terzic, Bakir Izetbegovic, Sead Jamakosmanovic, Adil Osmanovic, Ibrahim Nadarevic, Šefik Džaferovic e Senad Šepic, e sono oggi ugualmente membri di questa istituzione Seada Palavric (che non aveva ricevuto il sostegno necessario al Congresso), il nuovo segretario generale dell'SDA Zukic, assieme a Sadik Ahmetovic, Nedžad Brankovic, Mirsad Ceman, Sead Delic, Jasenko Tufekcic, Mustafa Hajric, Bajazit Jašarevic, Mirsad Kebo, Edin Mušic, Salko Ophocaš, Nedžad Polic, Tarik Sadovic, Safet Softic e Denis Zvizdic.