Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
giovedì 08 settembre 2022 14:21

 

Migranti e co-sviluppo nella cooperazione decentrata italiana con il sud-est Europa

07.09.2005   

Primo Forum di Balcanicooperazione. Incontro ad invito
Nell’ambito della legge 84/2001, la Provincia Autonoma di Trento e l’Osservatorio sui Balcani hanno avviato il progetto “Monitoraggio, supporto e visibilità del sistema italiano della cooperazione decentrata nell’area dei Balcani”, un Programma Operativo Integrato che intende da un lato realizzare un servizio di informazione, raccolta dati e comunicazione on-line e dall’altro stimolare processi di scambio e di integrazione orizzontale tra soggetti italiani impegnati nella cooperazione decentrata nell’area dei Balcani.

A tal fine, il programma prevede la raccolta dati e la costruzione di un archivio on-line continuamente aggiornato sui programmi di cooperazione decentrata delle Regioni (ed altri Enti Locali italiani) nell’area dei Balcani. L’accesso a tale banca dati sarà possibile attraverso un portale web (www.balcanicooperazione.it) che offrirà informazioni, materiale documentale e servizi specifici agli operatori degli enti coinvolti (amministratori, dipendenti pubblici, ecc.), ai loro partner istituzionali e non, ed ai cittadini in genere.

Il progetto, inoltre, prevede la realizzazione di momenti di incontro periodici (Forum e Tavoli di Lavoro) - rivolti ad amministratori e funzionari dei Ministeri competenti, delle Regioni e degli Enti Locali coinvolti - relativi a tematiche rilevanti per le attività di cooperazione decentrata. Tali incontri periodici intendono offrire un luogo di discussione e confronto delle varie modalità, metodologie, pratiche, strumenti ed esperienze messe in essere da Regioni ed Enti Locali nella costruzione di partenariati territoriali nell’area del sud est Europa.


Il primo Forum di BalcaniCooperazione approfondirà i temi legati alla cooperazione decentrata attraverso la lente delle possibili interazioni tra le istituzioni locali italiane e le comunità immigrate dai Balcani presenti sul loro territorio, esplorando il possibile ruolo dei migranti come risorsa e stimolo ad iniziative di cooperazione decentrata ideate e ragionate secondo un reale modello partecipativo.

In particolare si tenterà di declinare le questioni legate a come gli immigrati dal sud-est Europa si organizzino sul territorio italiano: qual è la realtà dell’associazionismo delle comunità sud-est europee sul territorio delle Regioni italiane? Che relazioni vengono intrattenute con loro dalle istituzioni locali e dal resto della società civile italiane? Che rapporti mantengono con la madrepatria? Qual è il loro reale livello di integrazione nel tessuto economico-sociale italiano? Come possono contribuire allo sviluppo di linee e politiche regionali/locali per lo sviluppo locale nei loro paesi d’origine? Come valorizzare la loro presenza sul territorio italiano relativamente alle iniziative di partenariato e co-sviluppo? Quali le esperienze pilota già realizzate sul territorio italiano?



PROGRAMMA DEL FORUM


Ore 10.00 - Saluto
Rossana Preus, Regione Emilia-Romagna, Dirigente Cooperazione Internazionale e aiuti umanitari e coordinatrice programmi


Ore 10.15 - Introduzione
Francesca Vanoni, Osservatorio sui Balcani
Il potenziale transnazionale dei migranti nell’ottica della cooperazione decentrata: come interagiscono i soggetti della cooperazione decentrata con i migranti rispetto al loro coinvolgimento sul territorio italiano ed alla cooperazione nei loro paesi d’origine?


Ore 10.30 - Fotografia migranti
Mirela Oprea, Università degli Studi di Bologna
I migranti come comunità o individui: Chi sono gli immigrati dal sud est Europa? Come si organizzano? Come immaginano il proprio potenziale ruolo nella cooperazione con il loro paese di origine?


Ore 11.00 - Welfare transnazionale: sfide per la cooperazione
Ferruccio Pastore, CeSPI
Le massicce migrazioni di lavoratrici di cura di questi anni sono una manifestazione della internazionalizzazione dei meccanismi di welfare in un’epoca di crisi dello Stato sociale. Questo welfare parallelo, che si è strutturato in maniera spontanea e sregolata, ha portato grossi benefici alla società italiana. Esso pone tuttavia problemi di sostenibilità, legati in particolare ai bisogni di cura che lascia insoddisfatti nei paesi di origine. Emerge così un ambito di azione nuovo e strategico per la cooperazione, specialmente decentrata.


Ore 11.30 - Casi studio degli Enti locali ed organizzazioni
- Giorgio Palamidesi, Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale, Regione Emilia Romagna
- Serena Rosignoli, Istituzione Centro Nord-Sud, Pisa
- Sergio Maglio, Servizio Immigrazione, Regione Puglia

Ulteriori interventi dagli Enti Locali ed Organizzazioni del territorio


Ore 14.00 - Microcredito e partecipazione
Loretta Schenato, Microfinanza srl
I migranti come agenti dello sviluppo locale: come attivare circuiti economici transnazionali per canalizzare i risparmi degli immigrati a favore dello sviluppo del loro paese di origine?


Ore 14.20 - Casi studio degli Enti locali ed organizzazioni
- Luisa Brunori, Direttrice Centro Interdipartimentale per la Ricerca e l’Intervento sui Gruppi (CIRIG) dell’ Università di Bologna e Presidente Comitato Scientifico Associazione Micro.Bo
- Enrico Messora, Presidente Cooperativa Sociale Arcadia
- Thomas McCarthy, Presidente Cooperativa Ghanacoop

Ulteriori interventi dagli Enti Locali ed organizzazioni del territorio


Ore 16.00 - Dibattito e conclusioni


INFO:
BalcaniCooperazione
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