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giovedì 08 settembre 2022 14:21

 

A come Srebrenica

09.09.2005   

Monologo teatrale, ispirato dal libro di Luca Rastello "La guerra in casa". Scritto da Giovanna Giovannozzi e portato in scena da Roberta Biagiarelli (Teatro Settimo di Torino) per la regia di Simona Gonnella. Appuntamento anteprima del "Klezmer musica festival 2005"
Intorno al 9 luglio 1995 l’esercito serbo bosniaco attacca la Zona Protetta di Srebrenica e il territorio circostante.

L’offensiva si protrae fino all’11 luglio, giorno in cui le unità serbo bosniache entrano in città. Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di vivi.

Ma il massacro di 9.000 civili di quella metà di luglio è solo l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di Assedio.

Srebrenica è il più grande eccidio avvenuto in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale, una strage perpetrata a pochi chilometri di distanza dalle nostre case.

Si disse “l’ONU è morta a Sarajevo e a Srebrenica è stata sepolta”.



Un’attrice sola sul palco per più di un’ora diventa narratrice e protagonista di una storia dove la Ragion di Stato e gli interessi di Politica Internazionale, hanno giocato a risiko con la vita di decine di migliaia di persone.




“Avremmo potuto sapere di più per mettere a fuoco le scelte da compiere per interrompere i massacri? Avremmo potuto influire sui nostri governi occidentali affinchè facessero di più….? Chiedevamo ripetutamente il rinforzo della presenza delle forze ONU come forza di interposizione: è servito a qualcosa?…

…Quello che possiamo fare oggi è di non permettere di rimuovere una guerra con un’altra, non concedere che sempre una nuova guerra stenda il velo su quella precedente, annulli e sospinga all’oblio i lutti, le sofferenze, i soprusi…”

Melita Richter, 'Le guerre cominciano a primavera'





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