Le guerre cominciano a primavera
28.09.2005
Tavola rotonda e presentazione del libro a cura di Melita Richter e Maria Bacchi
Parole come 'identità', 'origine', 'comunità', 'nazione' possono essere alcune delle chiavi interpretative attraverso cui leggere la costruzione dei nuovi Stati-Nazione che sono sorti dalla violenta disgregazione della ex Jugoslavia.
Tutte esprimono l'intreccio profondo tra nazionalismo e cultura patriarcale che il libro "Le guerre cominciano a primavera" vuole analizzare.
L'analisi dell'Europa attuale ha preso avvio da una ricerca iniziata a Mantova - città che la Lega Nord avrebbe voluto 'cuore' di una inventata Nazione Padana - da un gruppo di donne, il Gruppo7 - Donne per la Pace.
Tra il 1996 e il 2000 si è costruita l'articolata polifonia di voci e approcci che nelle pagine del libro prende corpo.
Le autrici e gli autori s'interrogano sulle scelte da compiere per progettare la convivneza e ampliare gli spazi della società civile, sul rapporto fra presa di coscienza dei crimini commessi in nome dei vari gruppi nazionali e la necessità di fare giustizia, sull'assunzione della responsabilità morale di quanto è accaduto e la possibilità di una transizione verso una convivenza democratica.
Il libro, tenedo vivo il dibattito su quanto è avvenuto nella ex Jugoslavia, cerca di non permettere che guerre sempre nuove stendano un velo su quelle precedenti, annullino e sospingano verso l'oblio i lutti, le sofferenze ed i soprusi.
PROGRAMMA
Ore 16:00 - Saluto delle autorità
Ore 16:30 - Soggetti e genere nel conflitto jugoslavo
- Maria Bacchi
- Lea Melandri
- Melita Richter
- Tania Sekulic