La Prossima Europa: Mediterraneo, Adriatico, Balcani. 1995-2005
14.10.2005
Seminario nell'ambito di "Alba dei Popoli OtrantoFestival", rassegna delle tradizioni, della cultura popolare, delle espressioni artistiche dei popoli del Mediterraneo senza alcuna esclusione o preclusione. A cura di Gianguido Palumbo, Consulente in Cooperazione Internazionale
Entro la fine di quest’anno si celebreranno 10 anni dagli accordi di Dayton che stipularono la fine della Guerra in Bosnia e l’inizio di una nuova convivenza fra i diversi Paesi nati dalla disgregazione della ex Jugoslavia.
Seguirono anni di programmi di ricostruzione e di cooperazione internazionale ma ritornarono momenti di gravi crisi sia in Macedonia sia e soprattutto in Kossovo nel 1999 con l’attacco della Nato alla Serbia di Milosevic.
In questi 10 anni la storia della ex Jugoslavia e dei Balcani più estesi si è intrecciata alla storia dell’allargamento dell’Unione Europea verso Nord Est e alla sua possibile estensione a Est fino alla Turchia, ma anche alla storia delle crisi mediorientali.
L’esperienza della difficile e molto contraddittoria fase di Ricostruzione e Rinascita dei “nuovi” Balcani dopo il 1989 - dopo le Guerre di Bosnia e del Kossovo - fra il 1992 e il 2000, e dopo la svolta mondiale dell’attentato alle Torri di NY del 2001 con le conseguenti guerre in Afganistan e Irak, è giustamente considerata molto importante e utile per analizzare le capacità di Cooperazione Politica, Economica. Sociale dell’Occidente (Stati Uniti d’America ed Unione Europea in particolare) per favorire realmente o meno un’area e diversi Paesi in difficoltà, ma anche per verificare le capacità e condizioni operative di questi stessi Paesi e delle loro Popolazioni nel rifondare Società più democratiche.
La rinascita dei Balcani e l’ingresso dei Paesi nell’Unione Europea è una delle più importanti sfide internazionali dei prossimi anni, soprattutto dopo le crisi di rigetto della Costituzione Europea in Francia e in Olanda.
Recentemente si sono conclusi i lavori di una Commissione Internazionale sui Balcani presieduta da Giuliano Amato. Il rapporto finale è molto preoccupante e non molto ottimista.
Il ruolo dell’Italia in questi 10 anni è stato interessante e anch’esso contraddittorio: da una parte era ed è uno dei Paesi più vicini alla ex Jugoslavia con interessi e motivazioni sia culturali che politico economiche vaste per un forte coinvolgimento nella rinascita della ex Jugoslavia.
Il nostro Paese si è attivato in modi diversi a seconda dei diversi livelli e tipologie di relazione.
Politica estera, politiche di Cooperazione, piani di emergenza umanitaria, accoglienza di profughi, piani di vera e propria Cooperazione Internazionale sia Centrale che territoriale e decentrata, accordi commerciali, piani legati ai trasporti e soprattutto al mare Adriatico e mille rivoli di solidarietà locale con dinamiche sociali molto diffuse in tutta Italia da Nord a Sud.
In particolare è proprio per i Balcani che in Italia si è sviluppata notevolmente la cooperazione decentrata con forte protagonismo di alcune Regioni, di alcune Province e di molti Comuni, oltre a ONG, sindacati, associazioni, università, scuole, parrocchie e singole famiglie soprattutto per la adozione a distanza di bambini e bambine.
Anche molte aziende italiane, piccole e medie, si sono date da fare per propri interessi produttivi e commerciali.
Ma sembra che dopo ben 10 anni di azioni, il complesso e contraddittorio Sistema Italia non sia riuscito a solidificare rapporti strutturati, duraturi ed efficaci sia per le società e le popolazioni ex jugoslave sia per la stessa società italiana, nelle sue componenti private e pubbliche a tutte le scale.
Creare un’ occasione nazionale ed internazionale di bilancio di questi 10 anni è doveroso, necessario, utile sia per la continuazione degli impegni di diversa natura nei Balcani ma anche per il valore emblematico che quelle esperienze hanno avuto ed hanno oltre la problematica geopolitica specifica.
Le Giornate propongono due ambiti di discussione:
1. Storico-Politico: Ex Jugoslavia e i Balcani in relazione al futuro dell’Europa nel Mediterraneo
2. Co-operativo: la Cooperazione Internazionale nei Balcani e 10 anni di esperienze italiane
PROGRAMMA
VENERDÌ 25 NOVEMBRE 2005
Fra Storia, Politica e Cultura
Ore 9:30 - Saluto delle Autorità Locali
Presiede e introduce
Giovanni Pellegrino, Presidente della Provincia di Lecce
Ore 10:00 - Interventi
- Midhat Haracic, Ambasciatore in Italia della Bosnia Erzegovina
- Giuliano Amato, Presidente della Commissione Internazionale sui Balcani
- Predrag Matvejevic, Docente presso l’Università La Sapienza di Roma
- Paolo Foresti, ex Ambasciatore italiano in BiH e in Albania, Consigliere Diplomatico
- Nicola Kovac, ViceRettore dell’Università di Sarajevo
- Margherita Paolini, Coordinatrice scientifica della rivista LIMES
- Dejan Popovic, Rettore dell’Università di Belgrado
- Vincenzo Naso, Direttore del CIRPS Roma
- Sezai Rokaj, Rettore dell’Università di Tirana
- Ivo Babic, Università di Spalato
Domande o brevi interventi liberi del Pubblico e risposte dei Relatori
Ore 13.30 – Buffet
Ore 15:00 - Interventi
Presiede
Marcello Strazzeri, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Lecce
- Alberto Febbraio, Membro del Comitato Scientifico del CIRPS - Roma
- Enisa Bukvic, Organizzazione Internazionale Migrazioni - Roma
- Mauro Cereghini, Direttore dell’Osservatorio sui Balcani - Rovereto
- Dusan Janjic, Istituto Scienze Sociali - Belgrado
- Alberto Gasparini, Direttore dell’Istituto Sociologia Internazionale - Gorizia
- Piro Misha, Direttore della Ong “Istituto per il Dialogo e la comunicazione” - Tirana
- Svetlana Broz, Ong “Il Giardino dei giusti” Milano-Sarajevo
- Sinan Gudzevic, Scrittore - Zagabria
- Enver Hadžiomerspahić, Direttore del Museo Internazionale d’arte ARS AEVI - Sarajevo
Domande e brevi interventi liberi del Pubblico e risposte dei Relatori
Ore 18.00 - Presentazione rassegna di film sui Balcani (Sala dell'Auditorium)
6 film per riflettere sulla storia recente dei Balcani
Venerdì e sabato pomeriggio e sera avverrà la riproposizione in sequenza di 6 film tra i più significativi dedicati alla crisi dei Balcani negli ultimi 10 anni, ideati e diretti da registi molto diversi per origine, per formazione, per relazione con i Balcani.
Ore 18:30 - I FILM
“Prima della pioggia”, di M. Manchevski (regista macedone), 1994
Ore 21:30 - II FILM
“Underground “, di E. Kusturica (nato a Sarajevo ma belgradese di adozione), 1995
SABATO 26 NOVEMBRE 2005
Cooperazione Italiana nei Balcani
Ore 9:30 - Interventi
Presiede e introduce
Adriana Poli Bortone, Sindaco di Lecce
- Raffaella Valentini, Uff. Mediterraneo, Medio Oriente e Balcani DGCS MAE Min.Esteri
- Gildo Baraldi, Direttore dell’OICS - Osservatorio Interregionale Cooperazione allo sviluppo
- Cosimo Durante, VicePresidente dell’Associazione Province Arco Adriatico-Ionico - UPI -Un. Province It.
- Victor Magiar, Resp. Dip. Rel. Internazionali dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani
- Laura Fantini, Project Manager del Progetto NeBaMe - Roma
- Francesca Vanoni, Progetto BalcaniCooperazione, Osservatorio sui Balcani - Rovereto
- Alessandro Rotta, CESPI-Roma, Centro Studi Politiche Internazionali
- Wainer Stagnini, Dirigente della COOP Nordest - Croazia
- Rosita Viola, Direttrice dell’ICS - Consorzio Italiano Solidarietà
- Maurizio Carrara, Presidente della Ong CESVI
- Giuseppe Saba, Dirigente “Base Pronto Intervento Umanitario - Nazioni Unite” – Brindisi
Domande e brevi interventi liberi del pubblico e risposte dei Relatori
Ore 13:15 Conclusioni
Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia
Ore 13.30 - Buffet
Ore 15.30 - Rassegna di Film sui Balcani (Sala dell’Auditorium)
Ore 15:30 - III Film
“Welcome to Sarajevo”, di M. Wittebotton (regista inglese), 1999
Ore 18.00 - IV Film
“Lettere al Vento”, di Edmond Budina (regista di Tirana), 2002
Con la partecipazione dell’autore Edmond Budina, regista teatrale e cinematografico albanese
Ore 20:30 - V Film
“No man’s land“, di D. Tanovic (regista di Sarajevo), 2001
Ore 22:30 - VI Film
“La Polveriera“, di G. Paskaljievic (regista di Belgrado), 1998
INFO:
Provincia di Lecce
Assessorato Politiche Comunitarie
Telefono: 0832 683532
Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce
Segreteria organizzativa Dott.ssa Sabrina Greco
Telefono: 0832 683597
C.I.I.T. Università degli Studi di Lecce
Dott.ssa Federica Nuzzaci
Telefono: 0832 296574
Segreteria Generale: Elio Pagliano
Ideatore e Curatore delle Giornate: Gianguido Palumbo
Coordinatore scientifico: Predrag Matvejevic