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giovedì 08 settembre 2022 14:20

 

La Bosnia e noi

15.12.2005   

Momento di condivisione di ‘memorie’, ricordi, sentimenti tra quanti hanno vissuto in prima persona gli anni del conflitto bosniaco e tutti coloro che non hanno direttamente partecipato a quella importante stagione di solidarietà

L’esperienza del volontariato solidale italiano durante gli anni del conflitto dichiarato in Bosnia (dal 1992 al 1995) ha cambiato il modo di intendere l’aiuto umanitario e di fare la cooperazione.

Si è trattato di una grande mobilitazione trasversale che ha coinvolto tutti, le istituzioni centrali e locali, le Regioni, il mondo associativo, le scuole, i quartieri, le singole persone nella raccolta e distribuzione di aiuti, nell’accoglienza dei profughi, nelle forme di sostegno umanitario a distanza, nei programmi di emergenza e poi di ricostruzione.

L’Arci è stata un’importante protagonista di questa stagione di solidarietà, con i suoi comitati, i suoi circoli, i suoi dirigenti, dal campo di accoglienza dei profughi in Erzegovina a Posuje, a quello di Vis, dalle attività a Mostar, Banja Kuka, Tuzla, Sarajevo alla campagna Adotta La Pace, dai gemellaggi tra le scuole italiane e bosniache ai progetti di cooperazione in loco e di accoglienza in Italia.

E, insieme agli altri attori della cooperazione decentrata, non ha mai smesso di sostenere i programmi e le attività per la ricostruzione sociale di quel Paese e per la pace e l’affermazione dei diritti umani e di cittadinanza attiva in tutta l’ex-Jugoslavia e nei Balcani.

Sono passati 10 anni dalla pace formale di Dayton e la Bosnia resta un problema aperto.

Si ascolteranno le testimonianze e le riflessioni di tante volontarie e volontari, anche di amiche e amici dei Balcani, insieme agli importanti contributi di:

- Margherita Paolini, della redazione di Limes, che ha coordinato in quegli anni per la cooperazione italiana i programmi e gli aiuti a Spalato e a Sarajevo

- Mario Boccia, reporter, fotografo, volontario


A seguire, è previsto un buffet e un concerto di un gruppo di musicisti balcanici, “POPECITELJI”, che hanno già suonato in alcune realtà locali e città italiane e a Mostar, anche in iniziative di sostegno a vari progetti di solidarietà per la Bosnia