Una serie di conferenze internazionali, tenutesi in diversi Paesi dell’area adriatica, ha dimostrato, attraverso le varie Dichiarazioni Finali, la diffusa volontà di assicurare adeguato sostegno alla nuova iniziativa, largamente intesa come strumento di cooperazione e di integrazione dei Paesi dei
Balcani occidentali nello Spazio Europeo.
Il percorso verso l’Euroregione Adriatica ha avuto come momento essenziale la Conferenza internazionale di Termoli (8-9 novembre 2004), organizzata dal Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa e dalla Regione Molise, in occasione della quale le Regioni dell’Adriatico presenti hanno firmato il Protocollo d’Intesa per l’istituzione dell’Euroregione Adriatica.
Il documento, che delineava obiettivi e struttura dell’organismo di cooperazione e che definiva una prima tabella di marcia da seguire nei mesi successivi alla sua firma, prevedeva un “Consiglio dell’Adriatico” provvisorio, formato da rappresentanti delle regioni adriatiche di Italia, Slovenia,
Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia-Montenegro e Albania che avrebbe operato tramite cinque “Commissioni Permanenti”, competenti nei settori Ambiente, Turismo e Cultura, Agricoltura,
Pesca, Trasporti e Infrastrutture.
Il Protocollo di Termoli definiva inoltre gli obiettivi generali dell’Euroregione, annoverando tra questi la necessità di rafforzare la stabilità nell’area adriatica e balcanica, di promuovere lo sviluppo sostenibile e di assicurare la coesione economica e sociale regionale. Esplicito riferimento veniva fatto all’Unione Europea: l’Euroregione assume infatti come obiettivo prioritario l’integrazione di tutti gli Stati adriatici nell’UE e intende contribuire ad utilizzare gli strumenti finanziari comunitari attualmente esistenti per rinsaldare i rapporti reciproci attraverso attività di cooperazione.
La Conferenza di Venezia intende concentrare i lavori su tale ultimo obiettivo e contestualmente formalizzare l’impegno dei partecipanti attraverso la sottoscrizione di una Dichiarazione congiunta contenente in allegato lo Statuto dell’Euroregione.
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