Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
giovedì 08 settembre 2022 14:19

 

Piattaforma Balcani - A bridge to the Balkans

09.03.2006   

Uno sguardo su uno dei luoghi simbolo della post-modernità, uno spazio drammaticamente insanguinato, ma nel quale è possibile cominciare a pensare il futuro. Un’occasione d’incontro politico e culturale tra artisti, operatori, intellettuali dalla Romania, Bulgaria, Bosnia Erzegovina, Croazia, Slovenia, Serbia e Montenegro, Albania e Macedonia, tra di loro, con noi

Dai Balcani, dalle sue genti, dalle sue tradizioni, è lecito attendersi grandi sollecitazioni culturali. Intanto, perché è terra di spaventosi conflitti che arrivano a trafiggere il cuore dell’Europa. Poi perché, proprio per affrontare questi conflitti, nei Balcani c’è l’obbligo di elaborare modelli sociali e culturali nuovi, in grado di sciogliere forti contraddizioni e consentire uno sviluppo più lineare nel segno della pacifica convivenza fra tradizioni e fedi diverse.

Insomma, per l’Europa la regione balcanica rappresenta il luogo simbolo delle contraddizioni della post-modernità e quindi il naturale laboratorio di innovazione: uno spazio drammaticamente insanguinato ma nel quale è possibile cominciare a disegnare il futuro.

La creatività, da sempre, scaturisce da contrapposizioni anche violente di punti di vista e di tradizioni culturali. La creatività latente, talvolta anche addormentata dell’Europa del benessere e del consumo non può che trarre beneficio dagli stimoli che arrivano da pezzi di sé non appagati.

E, se la cultura europea è stata rinnovata in questi anni dall’innesto di lingue e tradizioni altre, è legittimo immaginare che la multiculturalità dei Balcani possa completare il processo di lenta trasformazione e continuo arricchimento che sta interessando la cultura europea. Nel segno della diversità, nella pari dignità.



PROGRAMMA


Venerdì 24 marzo 2006 - Ore 18:30

"I BALCANI E LA MITTELEUROPA"
Conferrenza d'apertura tenuta dal Prof. Predrag Matvejević


Venerdì 24 marzo 2006 - Ore 20:45

"WHERE MY NAVEL HAS DISAPPEARED?"
di Katarina Djurdjević (Croazia)
Tala Dance Center di Zagabria

Katerina Djurdjević
Negli anni ‘90 danza con la compagnia “Gesta” e successivamente lavora con il coreografo Vesne Mimice come interprete principale di “View” e “Nina”, partecipando ai Festival di Montréal e Toronto in Canada. Nel 2001 fonda PULS, Associazione Croata dei danzatori professionisti che viene riconosciuta e finanziata dalle autorità della Repubblica Croata. Più recentemente partecipa al musical “Myth of Labyrinth” della coreografa Larisa Lipovac e cura la coreografia della performance “The positive”.

Where my navel has disappeared?
E' una performance dedicata ai temi della nascita e della vita. Tra musica, immagini, parole e danza, Katarina Djurdjević traccia un percorso ironicamente eroico dei momenti fondamentali della vita di una giovane donna, dal rapporto col padre, all’incontro amoroso, dalla gravidanza alla nuova nascita, per finire autoconsegnandosi una medaglia mentre sullo sfondo passano le immagini della nuova famiglia.


"AQUAPLAN"
di Larisa Lipovac (Croazia)
Tala Dance Center di Zagabria

Larisa Lipovac
Studia danza a Zagabria. Dal 1996 al 1999 si perfeziona all’Alvin Ailey American Dance Center di New York, studiando con Ana Marie Forsythe, Freddie Moore, Earl Mosley e Max Luna. Tornata in Croazia e lavora con il coreografo Emil Matecić, partecipando poi alla Biennale dei giovani artisti europei e del Mediterraneo a Roma. Lavora con i DV8 a Parigi e Londra. Parallelamente dal 2000 sviluppa la sua attività di coreografa con un particolare talento per il musical.

Aquaplan
E' un progetto multimediale, di cui Larisa Lipovac è coreografa e interprete. Intreccia danza, parole e immagini video considerando i tre stati dell’acqua (solido, liquido e gassoso) come tre piani spaziali. Lo spazio del ghiaccio è rigido e ristretto, lo spazio del vapore è immaginazione e gioco, lo spazio dell’acqua è armonia e relazione. In video un uomo e una donna in scena, scontro-incontro di bisogni, sensazioni, esperienze.



Sabato 25 marzo 2006 - Ore 14:00

"LA DANZA NEI BALCANI"
Convegno internazionale


Sabato 25 marzo 2006 - Ore 22:00

"R z R"
di Leja Jurišić (Slovenia)
Zavod Exodos Ljubljana

Leja Jurišić
Approfondisce i suoi studi sul movimento sia analizzando struttura e possibilità del corpo umano, sia frequentando workshops di danza contemporanea, di composizione, body-contact, recitazione e canto. Considerata un giovane talento della danza slovena, esplora il movimento del corpo sulla base delle sue caratteristiche anatomiche e del suo background irrazionale. Usa l’improvvisazione sia come modalità di rappresentazione, sia come metodo per espandere il vocabolario del movimento e della consapevolezza.

R z R
“…Per associazione penso ai Mostri, le divine creature medioevali, così squisitamente formati da eccedere ogni criterio di normalità, precisi essendo eccezionali, ma al tempo stesso in continua violazione dell’ordine e della natura. Esseri viventi ma anche processi e flussi: rappresentazione di un futuro non ancora immaginabile. Essere dentro il processo della creazione, mai finito, mai definito, disponibile al mutamento, pronta a qualsiasi epifania, essere là dove mi conduce il corpo…” (Leja Jurišić)


"EDGE OF EDEN"
di Dejan Srhoj (Slovenia)
Fičo Balet

Dejan Srhoj
Diplomato all’Accademia di Danza di Monaco di Baviera, è stato spesso interprete principale di classici del Balletto al Teatro dell’Opera Nazionale Slovena tra il 1999 e il 2001. Ha inoltre preso parte a progetti di ricerca con Vera Mantero, Howard Katz Fireheart, Ko Morobushi, Benoit Lachambre e Francois Michel Pesenti. Nel 2001 ha ricevuto un prestigioso riconoscimento dell’Associazione degli artisti del Balletto Sloveno e nel 2003 la borsa di studio Danceweb a Vienna. Nel 2000 ha fondato Fičo Balet insieme a Goran D. Bogdanovski, con il quale collabora strettamente a tutte le produzioni e ai progetti della Compagnia.

Edge of Eden
Un uomo, sotto un fascio di luce, nella calma apparente della sua solitudine. Agito da forze interiori mette in scena i suoi rituali quotidiani che esplodono in gestualità convulse e si placano nella pace dei sensi. Un diagramma di oscillazioni tra frenesia e beatitudine.



Domenica 26 marzo 2006 - Ore 20:45

"GLORY HOLE"
di Dalija Acin (Serbia)
Dalija Acin, Belgrade Summer Festival, Belgrade Drama Theater

Dalija Acin
Da più di dieci anni calca le scene di teatri e festivals dell’Europa centrale come interprete e coreografa. È stata artista in residenza in Austria, Germania e Francia. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui la menzione speciale al Media Dance International di Parigi per il film North West Coast e il secondo premio al Festival of Choreographers Miniatures del Teatro Nazionale di Belgrado, di cui attualmente è la direttrice artistica.

Glory Hole
L’intendo di questa progetto è quello di analizzare e sollevare interrogativi. Con il corpo come principale fonte di sessualità e il movimento, suo universale linguaggio ed espressione.
La performance si confronta con l’impulso, l’erotismo, la pornografia, la cultura, la società e si propone di indagare sull’essenza della sessualità femminile. Glory Hole è prodotto da Dalija Acin, Belgrade Summer Festival e Belgrade Drama Theater.


"OFF AT A TANGENT"
di Iskra Sukarova (Macedonia)
Lokomotiva e Balletto Nazionale di Macedonia

Iskra Sukarova
Danzatrice di formazione classica con studi di danza contemporanea presso il Conservatorio Nazionale di Lione, è stata solista e coreografa della Compagnia del Balletto del Teatro Nazionale di Macedonia, di cui dal 2002 al 2004 è stata anche direttrice artistica. E’ presidente del Dance Committee presso il Macedonian Center of ITI e dal 2002 è membro del CID-UNESCO. Nel 2003 ha fondato e diretto il progetto di danza contemporanea Lokomotiva; nel 2005 è stata tra gli organizzatori della terza edizione della Balkan Dance Platform.

Off at a tangent
E' parte di una ricerca incentrata sull’esplorazione dello spazio in relazione al corpo umano. Una performance breve suddivisa in tre movimenti. All’inizio, posizionando degli oggetti, si definisce la direzione del movimento. Nella seconda parte il movimento costruisce le relazioni tra il corpo e gli oggetti. Alla fine il movimento devia verso nuove forme di espressione, e il linguaggio gestuale del corpo espone espone la propria vulnerabilità e crudezza.




INFO:
Piattaforma Balcani
Teatro OUT OFF
Via Mac Mahon 16 - 20155 Milano
Telefono: 02 29517962 - 02 34532140
Fax: 02 34532105
Email: info@cortesconta.it
Web: www.teatrooutoff.it