Presentazione del libro di Stefania Divertito (Infinito edizioni), il libro-inchiesta che racconta la verità sull’uranio impoverito e sulla sua tossicità negli scenari di guerra e di pace
Soldati reduci dalle missioni in Bosnia e Kosovo si ammalarono di leucemia. Si cominciò a parlare di "Sindrome dei Balcani" e a sospettare che fosse l'impiego delle armi all'uranio impoverito la causa dell'insorgenza delle forme tumorali.
Cinque anni dopo parlano le cifre: quasi trecento soldati malati e più di quaranta morti. Tre commissioni scientifiche e una commissione d'inchiesta al Senato non hanno ancora fornito una verità credibile.
Questi sono gli elementi al centro del libro di Stefania Divertito, giornalista e saggista vincitrice del Premio Cronista 2004 Piero Passetti, assegnato dall'Unione cronisti italiani, per la sua inchiesta sull’uranio impoverito pubblicata sul quotidiano Metro, durata cinque anni.
Come nella costruzione di un puzzle, incastrando i tasselli emergono i fatti. E le bugie: i nostri soldati sono stati mandati nei Balcani senza le necessarie precauzioni; i responsabili sapevano dell'utilizzo dell'uranio, e soprattutto non hanno informato i soldati dei pericoli connessi all'uso di questo materiale. Queste sono le verità che emergono da questo libro-inchiesta, che ha portato l’autrice fin dentro le stanze del potere, potendo contare su documenti ufficiali, leggi dello Stato italiano, direttive ministeriali, informative della Nato, testimonianze drammatiche.
La commissione di inchiesta istituita al Senato ha terminato i propri lavori, ma le sue conclusioni non sono così nette, rinviando l’esame alla prossima legislatura.
A quando la verità?
L’Autrice
Stefania Divertito, nata a Napoli nel 1975, è giornalista e redattrice del quotidiano Metro. Ha pubblicato Il Fantasma in Europa, Il segno dei Gabrielli, (2004), reportage sulla Bosnia Herzegovina.
INFO:
Infinito edizioni
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