La città divisa è la negazione della città, tradizionalmente vista come luogo della pluralità e della diversità, è lo spazio pubblico che si fa confine invece che luogo di incontro, è la comunità che si fa luogo di chiusura invece che di sviluppo.
Lavorare sulle città divise significa lavorare sull’incontro di popoli, religioni e culture diverse, ma è anche il punto di partenza per il rilancio economico e sociale.
Il libro ha il patrocinio dell’Istituto internazionale Jacques Maritain e di Metapolis ed è realizzato in collaborazione con le Università di Trieste e Padova e con la Regione Friuli Venezia Giulia.
INTERVENGONO:
- Michele Nardelli, Osservatorio sui Balcani
- Gian Matteo Apuzzo, curatore del libro
IL CURATORE
Gian Matteo Apuzzo insegna Sociologia del Territorio e Progettazione Sociale all’Università di Trieste e coordina il Master in Cooperazione con l’Europa centro-orientale e balcanica (Università di Padova e di Trieste). Dottore di ricerca in Scienze Sociali con studi di Social Foresight, dopo varie esperienze di ricerca in America Latina sui temi della povertà urbana e sul problema dell’abitazione, da alcuni anni lavora presso l’Istituto Jacques Maritain di Trieste.
Editore: Infinito edizioni
Collana: Orienti
Titolo: Le città divise
A cura di: Gian Matteo Apuzzo
Pagine: 112
Prezzo: euro 10,00
Isbn: 88-89602-04-X
In libreria da: febbraio 2006
INFO:
Maria Cecilia Castagna
Tel & fax: 06 9309839
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