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Quando gli dei hanno sete. Voci di donne da Troia a Srebrenica
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Data pubblicazione: 11.05.2006 09:48

Spettacolo teatrale della compagnia “La Brigata”, all’interno della rassegna “Incontri a tema: ricordando i Balcani”

Ventidue ragazzi di un’età compresa tra i tredici e i venti anni hanno lavorato quest’anno sul difficile tema delle testimonianze delle donne di Srebrenica, realizzando uno spettacolo all’interno del quale una storia recente e dimenticata si unisce al lamento delle donne troiane di Euripide.

Cassandra si rispecchia in Safeta, giovane sposa di guerra, madre di un bimbo nato dallo stupro etnico, Andromaca e Nayma sono unite da un unico tragico destino e a fare da sfondo Troia e Srebrenica che bruciano.

Uno spettacolo denuncia, dove le testimonianze ci mostrano una storia che non cambia e Srebrenica rimane simbolo di un silenzio e di un’indifferenza da parte di chi in quegli anni avrebbe potuto e dovuto intervenire.

Lo spettacolo ha tra i suoi obiettivi quello di raccogliere fondi interamente devoluti in beneficenza all’Associazione Movimento delle madri di Srebrenica e Zepa, famiglie sopravissute ai tremendi massacri avvenuti alla fine della guerra in Bosnia-Erzegovina, nell’estate del 1995, collaborando così con l’iniziativa “Dieci canzoni per dieci colori, per le vittime di Srebrenica” realizzata da Arte x con l’Arci di Bolzano e il sostegno della Provincia di Bolzano.