Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
mercoledì 07 settembre 2022 15:58

 

La Protezione Negata

20.10.2006   

Presentazione del Primo Rapporto sul Diritto di Asilo in Italia, curato dal Consorzio Italiano di Solidarietà (casa editrice Feltrinelli)

ICS, sulla base di un’esperienza di organizzazione da anni impegnata nella protezione dei rifugiati anche nei paesi di origine e nelle aree di crisi, racconta la condizione dei rifugiati presenti in Italia e il livello di rispetto del diritto di asilo.

Per la produzione del rapporto, ICS ha elaborato informazioni, dati, racconti e testimonianze insieme a enti e operatori con i quali da anni condivide il cammino di difesa del diritto di asilo. E' nato così un lavoro puntuale, che abbraccia tutti i temi relativi al diritto di asilo. Dall'analisi della normativa, ai percorsi di accoglienza e di integrazione.

Nel libro sono analizzate le scarse risorse economiche destinate all'asilo, comparandole con gli alti costi del trattenimento e della detenzione nei CPT - Centri di Permanenza Temporanea. Se accogliere un rifugiato costa poco più di 18 euro al giorno, trattenere un cittadino straniero in un centro di detenzione costa quotidianamente oltre 71 euro a persona. Allo stesso modo si raccontano i drammatici luoghi della frontiera e gli assurdi “percorsi a ostacoli” della procedura per ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato.

ICS denuncia, quindi, l'assenza di un sistema di raccolta dati in Italia e rielabora le statistiche esistenti. Emerge che la popolazione rifugiata in Italia è ben più alta di quanto dichiarato dalle istituzioni centrali: risultano esserci, infatti, circa 19.000 persone esterne ai dati statistici ufficiali, “rifugiati invisibili”. Una lacuna statistica che fa perdere alle persone l'opportunità di godere della protezione e alle istituzioni centrali l'occasione di godere di sostanziosi finanziamenti europei.

Come commenta Camilleri nella bella prefazione, ci si trova di fronte alla “istituzionalizzazione del rifiuto a priori dell'ospitalità a chi ne avrebbe invece tutto il diritto”. Conclude poi lo scrittore: “il diritto di asilo è sancito da trattati e leggi internazionali. Ma non credo che esistano trattati e leggi che impongano il dovere di asilo. Teoricamente, non dovrebbe essercene bisogno perché accogliere nella propria casa chi viene a chiedere riparo è un moto spontaneo, istintivo dell'uomo. Vuol dire che da noi questo spontaneo gesto di umanità lo si va perdendo”.


Intervengono:

- Rosita Viola, Direttrice Nazionale ICS
- Laura Coci, co-autrice del Rapporto e volontaria dell’Associazione Lodi per Mostar
- Emilio Rossi, Direttore del CIAC - Centro Immigrazione Asilo Cooperazione di Parma
- Maura Ruggeri, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cremona
- Mara Parmigiani, coordinatrice Area Solidarietà Arci Cremona
- Volontari della società civile, operatori dei servizi e del terzo settore, esponenti delle comunità immigrate



Il libro

La protezione negata è il primo rapporto che racconta la condizione dei richiedenti asilo e dei rifugiati in Italia. Il rapporto colma una grave lacuna nel sistema di tutela del diritto d’asilo. È l’esito di un lavoro collettivo, realizzato in modo autonomo e indipendente da ICS-Consorzio Italiano di Solidarietà raccogliendo racconti, esperienze e informazioni degli operatori sul campo e degli stessi beneficiari degli interventi.

I rifugiati sono persone che scappano da guerre, violenze e persecuzioni. Arrivano in Italia per cercare una protezione che, sebbene sia riconosciuta dal diritto internazionale e dalla nostra Costituzione, troppo spesso viene negata.

Partendo da una presentazione della normativa di riferimento (internazionale, europea e nazionale), il rapporto ricostruisce la storia del sistema di accoglienza in Italia dall’inizio degli anni novanta, quando la violenta disgregazione della Jugoslavia provocò la maggiore crisi di rifugiati che l’Europa avesse conosciuto dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

Il rapporto fornisce dati sul numero di richiedenti asilo e rifugiati presenti sul territorio italiano, con una forte discordanza dai dati ufficiali. La carenza di dati certi, fino a oggi, ha avuto gravi ripercussioni sull’intero sistema della protezione, sia in fase di programmazione delle politiche sia in ambito operativo. Nel solo 2004, la Commissione europea ha abbattuto di oltre il 60% i finanziamenti del Fondo europeo per i rifugiati all’Italia, proprio a causa della mancata produzione di statistiche puntuali da parte del governo.

Il rapporto non fornisce solo dati quantitativi sulla presenza di rifugiati ma entra nella quotidianità dei tanti aspetti della condizione di questi migranti “forzati” presenti sul territorio nazionale, denunciando le problematiche e le violazioni dei diritti che subiscono da quando arrivano in Italia fino al termine della procedura di asilo.