A 11 anni di distanza dal massacro di Srebrenica, vogliamo pensare al tempo del dopo. Siete mai tornati a Sarajevo dopo la guerra?
La città luccica di nuovi palazzi ricostruiti con i soldi della coscienza sporca dell'Occidente, e la memoria dell'assedio va scavata nelle persone e nelle poche ferite urbane che nessuno è riuscito a nascondere.
Ma usciti dalla capitale, ogni chilometro che vi allontana dalla città racconta l'abbandono e il disinteresse verso le comunità che non sono sotto l'occhio dei riflettori.
Sino ad arrivare a Srebrenica, teatro nel 1995 di una strage feroce. Qui, le comunità sono ancora divise, i carnefici vivono fianco a fianco dei sopravvissuti, i ritorni dei rifugiati (per la maggior parte vedove o con marito invalido a carico) devono fare i conti con la disoccupazione e il tessuto produttivo devastato.
PROGRAMMA
Ore 18:30 - Inaugurazione mostra fotografica Identify (dall'8 al 23 novembre)
La mostra riapre la questione dell'identità e dell'identificazione con le quali l'Europa si incontra un'altra volta alla fine del XIX secolo:
- identifica / riconosci te stesso rispetto alle tragedie dei vicini;
- identifica / riconosci il ripetersi dell'indifferenza collettiva rispetto al genocidio su coloro che non portano il "nostro" nome;
- identifica / riconosci l'insignificanza dei segni che ci "aiutano" a sentire la vicinanza con gli altri.
La mostra presentata per la prima volta in Italia sarà inaugurata con la partecipazione di Enver Haziomerspahic, Direttore della Fondazione Ars Aevi (Sarajevo)
Ore 20:30 - Lamponi di pace
"Come il commercio equo può contribuire a ricostruire tessuti di pace dal punto di vista culturale ed economico"
Il Progetto Insieme è quello di appoggiare il ritorno dei rifugiati e la convivenza multietnica nella regione di Bratunac-Srebrenica attraverso la riattivazione dell'economia rurale su base sostenibile e la creazione di un sistema microeconomico basato sulla coltivazione di piccoli frutti nelle fattorie di famiglia , unite in cooperativa e secondo i dettami del mercato equo e solidale.
Partecipano all'incontro:
- Radmila Zarkovic, Direttrice Cooperativa, Donne in nero di Srebrenica
- Adriano Poletti, Presidente TransFair
- Carlo Testini, Arci Nazionale
- Stefano Magnoni, Direttore Chico Mendez
L'Ingresso con sottoscrizione verrà interamente devoluto alla Cooperativa delle donne di Srebrenica , si ringraziano tutti gli artisti, gli scrittori, i soci e tutti coloro che hanno collaborato e che intervengono a titolo completamente gratuito ed in favore del progetto.
INFO:
Circolo La Lascighera
Telefono: 02 44417226
Email: mailto:info@scighera.org
Web: www.lascighera.org
ARCI Milano
Telefono: 02 541781
Email:
milano@arci.it
Web: www.arcimilano.it