Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
mercoledì 07 settembre 2022 15:57

 

Srebrenica, il tempo del dopo (3)

06.11.2006   


A 11 anni di distanza dal massacro di Srebrenica, vogliamo pensare al tempo del dopo. Siete mai tornati a Sarajevo dopo la guerra?

La città luccica di nuovi palazzi ricostruiti con i soldi della coscienza sporca dell'Occidente, e la memoria dell'assedio va scavata nelle persone e nelle poche ferite urbane che nessuno è riuscito a nascondere.

Ma usciti dalla capitale, ogni chilometro che vi allontana dalla città racconta l'abbandono e il disinteresse verso le comunità che non sono sotto l'occhio dei riflettori.

Sino ad arrivare a Srebrenica, teatro nel 1995 di una strage feroce. Qui, le comunità sono ancora divise, i carnefici vivono fianco a fianco dei sopravvissuti, i ritorni dei rifugiati (per la maggior parte vedove o con marito invalido a carico) devono fare i conti con la disoccupazione e il tessuto produttivo devastato.



PROGRAMMA


Ore 21.30 - Cabaret Yiddish

Di e con Moni Ovadia

La lingua, la musica e la cultura Yiddish, quell'inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, la condizione universale dell'Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque, sono al centro di "Cabaret Yiddish" .

Alterna brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni che la comprovata abilità dell'intrattenitore sa rendere gustosamente vivaci. Ma la curiosità dello spettacolo sta nel fatto di essere interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica.

Uno spettacolo che "sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe". Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama "il suono dell'esilio, la musica della dispersione": in una parola della diaspora.

La musica Klezmer deriva dalle parole ebraiche Kley Zemer, che si riferiscono agli strumenti musicali (violino ed archi in genere e clarinetto) con cui si suonava la musica tradizionale degli Ebrei dell'est europeo a partire all'incirca dal XVI secolo.



L'Ingresso con sottoscrizione verrà interamente devoluto alla Cooperativa delle donne di Srebrenica , si ringraziano tutti gli artisti, gli scrittori, i soci e tutti coloro che hanno collaborato e che intervengono a titolo completamente gratuito ed in favore del progetto.


Flauto: EMILIO VALLORANI
Violino: JANOS HASUR
Fisarmonica: ALBERT FLORIAN MIHAI
Contrabbasso: LUCA GARLASCHELLI




INFO:

Circolo La Lascighera
Telefono: 02 44417226
Email: mailto:info@scighera.org
Web: www.lascighera.org

ARCI Milano
Telefono: 02 541781
Email: milano@arci.it
Web: www.arcimilano.it