Iniziativa a conclusione dei progetti di cooperazione decentrata sul tema della promozione culturale nei Balcani, realizzati dai comitati Arci Emilia Romagna e Arcs insieme ai partner balcanici nel contesto delle attività di cooperazione decentrata promosse dalla Regione Emilia Romagna
Cross Over è il termine che indica il momento in cui le molecole del DNA si fondono per dare vita alla nuova identità genetica. Dall'incontro tra due identità chiare e definite, ne nasce una nuova che dà forma ad una vita compiuta e definita.
Scopo del nostro convegno è indagare come l'incontro tra culture e modi di pensare e agire gli eventi culturali possano dare vita alla costruzione di nuove, comuni identità.
La cultura rimane uno dei principali veicoli di superamento delle differenze che creano pregiudizio e uno strumento particolarmente prezioso di inclusione sociale. Nel contesto della ex Jugoslavia è rilevante l'importanza delle espressioni artistiche nel costruire un comune senso d'appartenenza civile e definire i progetti di sviluppo sociale ed economico.
Ogni città ha il suo teatro e, a dispetto di quanto accaduto negli anni della guerra, molti di essi sono ancora agibili e funzionanti. In molti casi queste strutture sono gestite direttamente dallo stato o dagli enti locali. Ovunque però la presenza di numerose realtà significative, istituzionali e non, si scontra con la difficoltà a fare rete tra loro dei soggetti che a vario titolo producono cultura, per diversi motivi di carattere storico e sociale.
Le manifestazioni culturali che si realizzano sono spesso connotate da un forte tasso innovativo e riescono a creare attrazione anche da un punto di vista turistico. Rimangono però quasi sempre "confinate" nei grossi centri, trascurando le realtà periferiche che pure dimostrano una loro vivacità in
questa direzione.
La costituzione di una rete di "produttori di cultura" capillare sul territorio appare come uno strumento essenziale per ricostruire un senso di comune appartenenza e rilanciare un turismo che stenta a decollare soprattutto per la marginalità dei luoghi rispetto ai grandi flussi.
Inoltre le attuali difficoltà economiche e i vincoli posti da Schengen, rendono complesso per gli operatori del settore fruire di occasioni per aggiornare, approfondire, accrescere, strutturare e mettere in rete le proprie competenze. Questo si traduce nell'incapacità di rendere redditizie e durevoli molte delle iniziative che si producono, anche se forti nell'impianto progettuale. Tra i giovani poi è forte il desiderio di partnership "europee", per superare l'isolamento provocato dalle guerre e le difficoltà di mobilità già citate.
Sono diverse le Regioni italiane e più in generale gli Enti Locali che in questi anni stanno provando, con progetti di impianto diverso, a rispondere a questa domanda di crescita che proviene da quell'area geografica.
Da parte sua anche l'associazionismo si è mobilitato, a partire dalle guerre balcaniche fino ai giorni nostri, passando da interventi di carattere umanitario a interventi di sviluppo, sia in collaborazione con gli Enti Locali che in modo autonomo. Il felice esito di quest'incontro tra culture diverse ci spinge ad agire ancor più in questo senso, rafforzando, strutturando e mettendo in relazione tra di loro intuizioni e competenze. Anche l'Arci e i suoi partner da tempo promuovono iniziative culturali nell'intera area dei balcani, l'ultima è Umbria Jazz Balcanic Windows Against Racism (settembre 2005/settembre 2006, Belgrado e Novi Sad), nel più ampio progetto La promozione della cultura giovanile in Serbia, cofinanziato dalla regione Emilia Romagna, che ha visto artisti italiani e serbi, famosi o in erba, e tanti giovani ai concerti, nei laboratori, nei momenti di discussione). Il felice esito di quest’incontro tra culture diverse, ci spinge ad agire ancor più in questo senso, rafforzando, strutturando e mettendo in relazione tra di loro intuizioni e competenze.
MAR - Museo d'Arte Città di Ravenna, Via Roma 13
Ore 10:00 - Giornata seminariale
IDENTITÀ E MUTAMENTI: LE OPPORTUNITÀ DELLA CULTURA PER L’INCLUSIONE E LA PROMOZIONE SOCIALE NELL’AREA BALCANICA
Interventi:
- Roberta Cappelli, presidente ARCI Ravenna
- Susanna Tassinari, Assessora del Comune di Ravenna
- Rappresentante, Assessorato alla Cultura e alle politiche giovanili, Regione Emilia Romagna
- Pietro Folena, presidente Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati
- Nicola Manca, Segreteria del Sottosegretario agli affari esteri Famiano Crucianelli
- Rappresentante, Ufficio Cooperazione Internazionale Regione Emilia Romagna
- Massimo Maisto, presidente ARCI Emilia Romagna, Commissione cultura Arci
- Luigi Pedroni, Emilia Romagna Teatro
- Alberto Grilli, Teatro dei Due Mondi di Faenza
- Stefano Te, Teatro dei Venti, Circolo Arci di Modena
- Marco Berti, Zone Attive produzioni per la Cultura Roma
- Vladimir Kozbasic, Vice Assessore alle Politiche Giovanili della Provincia autonoma di Vojvodina
- Murat Coric, Municipalità di Mostar
- Ratko Radivojevic, direttore Brod Theatre
- Silvia Stilli, direttore Arcs - Arci Cultura e Sviluppo
Centro sociale autogestito Spartaco, via Chiavica Romea 88
MINIFESTIVAL
Rappresentazioni del Teatro dei giovani di Mostar e del Brod Theatre di Novi Sad
- Pomeriggio: laboratorio del gruppo bosniaco con 15 partecipanti
- Sera: esibizione di entrambi i gruppi
INFO:
Segreteria crossover
ARCI Ravenna
Via G. Rasponi 5 - Ravenna
Email:
arci@racine.ra.it