Presentazione del libro di Stefania Divertito con prefazione di Marco Paolini e Andrea Purgatori, nell'ambito dell’iniziativa "L’informazione che non c’è"
Interverranno:
- Piero Ravecca, presidente Macondo3 onlus
- Umberto Moisè, presidente Arci di Camarra
- Luca Galassi, giornalista
Coordina:
Massimo Parducci, direttivo PRC circolo Marchesini
Sarà presente l’Autrice
Più di 200 soldati malati, più di 40 morti, tre commissioni scientifiche, una commissione d’inchiesta al Senato. L’uranio 238 è un metallo residuale di reazioni nucleari impiegato, a partire dal 1991, in molti teatri di guerra (compresi Afghanistan e Iraq). Di grande efficacia bellica, è debolmente radioattivo e chimicamente tossico. Sotto il nome di Sindrome dei Balcani rientra tutta la problematica sull’uranio impoverito, in riferimento ai soldati che hanno partecipato alle operazioni di pace in Bosnia e in Kosovo.
Questi sono gli elementi al centro del libro di Stefania Divertito, giornalista e saggista vincitrice del Premio Cronista 2004 Piero Passetti, assegnato dall'Unione cronisti italiani, per la sua inchiesta sull’uranio impoverito pubblicata sul quotidiano Metro, durata cinque anni.
Come nella costruzione di un puzzle, incastrando i tasselli emergono i fatti. E le bugie: i nostri soldati sono stati mandati nei Balcani senza le necessarie precauzioni; i responsabili sapevano dell'utilizzo dell'uranio, e soprattutto non hanno informato i soldati dei pericoli connessi all'uso di questo materiale. Queste sono le verità che emergono da un libro-inchiesta, che ha portato l’autrice fin dentro le stanze del potere; un libro fondato su documenti ufficiali, leggi dello Stato italiano, direttive ministeriali, informative della Nato, testimonianze drammatiche.
L’Autrice
Stefania Divertito, nata a Napoli nel 1975, è giornalista e redattrice del quotidiano Metro. Ha pubblicato Il Fantasma in Europa, Il segno dei Gabrielli, (2004), reportage sulla Bosnia Herzegovina.
INFO:
Infinito edizioni
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Emil:
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