SARAJEVSKA FILHARMONIJA
01.02.2002
Orchestra Filarmonica di Sarajevo
Il primo concerto dell’Orchestra Filarmonica di Sarajevo si tenne il 24 ottobre 1923: il programma comprendeva l’”Ouverture per l’Opera Porin” di Lisinsky, il Concerto per pianoforte in Sol bemolle di F. Mendelssohn - Bartoldy e la Sinfonia n. 2 di L. V. Beethoven. A dirigere furono A. Lukinich e J.Rozdalovsky.
Il pubblico ha avuto l’opportunità di seguire gli sviluppi della musica in diversi periodi storici e artistici, per poi ascoltare i pezzi musicali più conosciuti e le opere dei più famosi compositori.
Un tale approccio alla materia musicale ha permesso al pubblico di scoprire i segreti della musica e di abituarsi all’ascolto, ma soprattutto ogni ascoltatore ha potuto comprendere i messaggi e l’importanza del contenuto delle rappresentazioni musicali.
I tragici eventi che scossero l’Europa per anni, giunsero in questa regione con una forza devastante.
La II Guerra Mondiale fermò ogni ulteriore attività culturale nel Paese, perciò anche le rappresentazioni dell’Orchestra Filarmonica di Sarajevo subirono un arresto forzato.
Molti membri dell’orchestra e il direttivo della Filarmonica cedettero i loro strumenti musicali in cambio di armi e si unirono all’Esercito di Liberazione per difendere il loro Paese.
Avremmo dovuto aspettare fino all’ottobre del 1948 per continuare a sviluppare la cultura musicale: fu allora che, dopo la liberazione, l’Orchestra Filarmonica di Sarajevo venne ricostituita.
Nel 1983 l’Orchestra fu insignita del ”City of Sarajevo Award – 6th April Award”.
Durante l’aggressione alla Bosnia-Herzegovina dal 1992 al 1995, l’Orchestra continuò a tenere i suoi concerti, nonostante le fortissime perdite e le condizioni di lavoro estreme.
Sette membri dell’Orchestra furono uccisi e dodici feriti durante gli attacchi alla città; la biblioteca musicale fu gravemente danneggiata e molti strumenti distrutti.
A dispetto di tutto ciò la Filarmonica continuò il suo lavoro e tenne più di 60 concerti, di cui 20 all’estero. Le repliche si svolgevano alla debole luce delle candele in cantine senz’acqua e senza riscaldamento.
La Messa da Requiem di Mozart suonata al concerto del 19 giugno 1994 sui resti dell’incendio alla Biblioteca di Sarajevo fu un momento di svolta per la Filarmonica.
Il maestro Zubin Mehta dirigeva l’orchestra e i solisti erano Josè Carreras, Ruggiero Raimondi, Cecilia Gasdia e Ildiko Comlosi.
Nel settembre 1994 L’Orchestra Filarmonica di Sarajevo partì per il suo primo tour in Italia.
Poi percorse Austria (1995 e 1996), Turchia (1995), Repubblica Ceca (1995), Francia (1997), Svizzera (1997 e 2000), e infine nuovamente Italia (1995 e 1997).
Le città bosniache non furono dimenticate, e l’Orchestra vi suona sempre regolarmente; oltre agli artisti che suonarono sulle ceneri della biblioteca cittadina nel 1994 (il maestro Zubin Mehta e Josè Carreras), nell’ottobre 1996 fu ospitato il maestro Jehudi Menuhin, premiato direttore d’orchestra della Filarmonica di Sarajevo.
Durante l’anno successivo, su invito del Presidente Generale dell’UNESCO Federico Mayor, l’Orchestra Filarmonica di Sarajevo tenne un concerto a Parigi; nel luglio 1997 il maestro Riccardo Muti diresse l’orchestra e quella italiana con il coro, allietando i 7000 amanti della musica a Skenderija.
Nel 1998 l’orchestra suona al Festival di Ravenna, negli USA e nei Paesi Bassi nel 1999.
Nel marzo 1997 la Filarmonica di Sarajevo incide il suo primo cd: cura con attenzione concerti con artisti provenienti da diverse parti del mondo. Lo testimoniano concerti del maestro Charles A. Ansbacher (ospite principale a dirigere l’orchestra), il maestro Mika Eisenholz, Ernst Schelle, il maestro Riccardo Giovannini, Gary Brain, Johannes Wildner, e i solisti Jon Rimura Parker, Jenny Abel, Ivry Gitlis, Ana-Maria Vera, Arve Tellefsen, Bernarda Fink-Inzko, Eijin Nimura, Petr Dmitriev, Andrei Diev, Maxim Vengerov, Simon Shaheen…
Con questi concerti, 158 solo nell’arco del 1993, i musicisti della Filarmonica di Sarajevo producono suoni armoniosi che dovrebbero rappresentare “un segno chiaro e veritiero per un futuro migliore”, come affermava il Presidente statunitense Bill Clinton nel suo discorso al concerto di benvenuto in Bosnia-Erzegovina e a Sarajevo. Concerto tenuto dalla Filarmonica di Sarajevo in suo onore.
In tutte le città in cui è presente, l’Orchestra Filarmonica rappresenta un centro di vita musicale, una delle più importanti istituzioni nella produzione strumentale e vocal-strumentale.
Rappresenta allo stesso tempo un luogo d’incontro, di socializzazione e arricchisce il patrimonio musicale mondiale.