Il mare in Albania
Un buon inizio per incominciare finalmente a spogliarsi dei pregiudizi nei confronti del paese vicino. Quello che i governanti non si sono preoccupati di fare, lo stanno ormai facendo le agenzie turistiche. Nostra traduzione
Di Aleksandër Marku, Gazeta shqiptare, 11 giugno 2007 (tit. orig. Grekët, tani turizëm në Shqipëri)
Traduzione per Osservatorio Balcani: Marjola Rukaj
“Ho girato mezzo mondo, ma il miglior caffè l’ho preso a Tirana” così dicono i turisti greci per il quotidiano greco “Kathimerini”, in un articolo sui turisti greci che incominciano a subire il fascino del loro vicino del nord. Ma si tratta ancora di un fenomeno che è appena iniziato. I turisti greci sono tornati stupiti dall’Albania. Ovviamente hanno trovato un paese completamente diverso da quello che si aspettavano. Non sorprendono solo le grazie dei paesaggi e i ritmi di sviluppo – riporta l’articolo - ma soprattutto la generosità di gente cordiale e accogliente. I turisti greci si sono espressi con gran entusiasmo per il giornale greco. “Erano gente calorosa, orgogliosa e ben vestita” – dice una turista. Prima di partire per l’Albania aveva immaginato un paese tetro molto diverso da quello che poi ha trovato. Tutti dicono di essere rimasti stupiti dall’Albania che vi hanno trovato. Un altro turista dice “le bellezze dell’Albania non sono per niente diverse da quelle della Grecia”. Qualcun’altro menziona il pane squisito e latticini di qualità.
Sono queste le impressioni che hanno i turisti greci al ritorno dall’Albania. Se negli anni ’90 i termini Alvanos Turistas (turista albanese) in Grecia erano il preambolo di lunghe barzellette e aneddoti oggi sembra che i tempi siano cambiati. Sono in molti i greci che scelgono di visitare l’Albania e in molti si portano ricordi positivi al ritorno. Aumenta il numero di chi è curioso di visitare il paese vicino, e pare che negli ultimi tempi abbiano incominciato a interessarsene anche le agenzie turistiche che si sono impegnate a pubblicizzare le guide albanesi. Sembra di buon auspicio, e il quotidiano greco “Kathimerini” pubblica delle testimonianze impressionanti sull’Albania.
Forse si potrebbe anche chiamare un buon inizio per incominciare finalmente a spogliarsi dei pregiudizi nei confronti del paese vicino. Ma c’è da dire che la maggior parte dei greci non sanno nulla dell’Albania; non hanno informazioni sugli sviluppi economici, politici, sociali ecc. Vige ampiamente la convinzione generalizzata che il paese vicino è povero, con molta criminalità, alta corruzione e niente di più. Si deve tutto naturalmente ai media greci, ma anche al disimpegno della classe politica albanese, che non si è mai preoccupata di migliorare l’immagine sgualcita dell’Albania all’estero.
Quello che i governanti albanesi non si sono preoccupati di fare, lo stanno ormai facendo le agenzie turistiche, che occupandosi del marketing dell’Albania stanno traendo anche propri profitti. Pare strano ma sono proprio le agenzie greche quelle che si sono lanciate in questo processo gratificante.
Inizialmente è stata un’agenzia greca a Salonicco, che dallo scorso autunno organizza gite di 4 e 5 giorni, che hanno avuto ottimo esito finanziario, tanto da ispirare anche altre agenzie a seguire l’esempio della prima. I clienti, tutti greci, non sono albanesi residenti in Grecia che tornano periodicamente a visitare il paese d’origine, non sono neanche albanesi che hanno acquisito la cittadinanza greca. Pensavano tutti di visitare un paese sottosviluppato, dove il minimo che potrebbe succedere fosse di vedersi rubare il portafoglio.
“Mi aspettavo di vedere un paese sfinito di povertà e mancanza di tutto” – dice Eleni Semelidhu di Salonicco – ma ho trovato un paese in ebollizione, con fiumi e laghi, e costa, molto simile alla Grecia, e la gente l’ho trovata gentile, amichevole e benevola. Mi è piaciuto particolarmente il pane e gli altri prodotti alimentari che sono ancora tutti naturali. Poi sono rimasta molto colpita dal fatto che molti negozi vendono prodotti italiani e greci. Non mi aspettavo di vedere dei supermercati forniti di tutto. Mi sono rimaste impresse le donne albanesi che curano molto il vestiario, e sono tutte vestite all’ultima moda, comunque non sono molto diverse da noi. Ho lasciato l’Albania con le migliori impressioni.”
Invece Evgjenia Hondromatidhu di Ptolemaidha, aveva visitato l’Albania per la prima volta negli anni ’80, nel momento in cui il paese era un prototipo dell’isolamento. “20 anni dopo – dice al quotidiano greco – il paese è irriconoscibile. Non mi aspettavo questo cambiamento così radicale. E’ impressionante che la gente sia così orgogliosa, si vede già da come camminano, e non sono per niente melanconici, vestono bene e sono estremamente gentili. Le opinioni che sono state formate agli inizi degli anni ’90, hanno creato delle convinzioni sbagliate su questo paese. Si potrebbe ben dire che l’Albania è un paese che è stato malinteso. E un’altra cosa non vorrei dimenticare di dire – ho girato per mezzo pianeta ma il miglior caffè l’ho preso a Tirana”.
Alla domanda “Cosa li ha ispirato a visitare l’Albania?”, tutti i turisti hanno risposto: la curiosità. “Quando ho detto ai miei amici di questo viaggio, mi hanno detto che ero pazza, ma quando sono tornata dal viaggio, non si stancavano di farmi domande su quello che avevo visto, ascoltandomi per delle ore, tutti a attenti” – confessa la signora Semelidhu.