Riportiamo il discorso che Christopher Newbury, a nome del Consiglio d’Europa/CLRAE, ha tenuto a Sarajevo il 6 aprile 2002 durante la presentazione dell’Appello “L’Europa oltre i confini”
Christopher Newbury a Sarajevo
Egregi colleghi, sono onorato di darvi il benvenuto a nome di Llibert Cuatrecasas, Presidente del Congresso delle Autorità Locali e Regionali del Consiglio d’Europa.
La promozione dell’”Europa dal basso” è stato uno degli obiettivi del Congresso fin dal 1959, nel contesto del lavoro per il raggiungimento di una maggiore unità fra gli Stati membri del Consiglio d’Europa, che ora sono 43 e presto diventeranno 44.
La promozione della democrazia a livello locale, la ricostruzione delle istituzioni, la società civile, la cooperazione oltre i confini e il dialogo interculturale a livello regionale e locale sono punti focali per il Congresso. Esso si occupa di promuovere l’integrazione delle Autorità locali e regionali definendo standard di democrazia locale nel contesto di un’Europa allargata, e assicurando salde condizioni democratiche a livello locale e regionale.
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha invitato la Bosnia Erzegovina a unirsi a noi, e per questo si terrà il prossimo 24 aprile a Strasburgo la cerimonia ufficiale di ingresso. Questo evento avvicina l’integrazione in Europa di questo Stato, gravemente colpito da anni di conflitto. Cerchiamo di integrare la Bosnia Erzegovina nella famiglia europea, condividendo i nostri principi di democrazia pluralista, il ruolo della legge e la tutela dei diritti umani.
Nell’ambito della democrazia locale, il Congresso ha già dato inizio a questo processo con l’adozione nel 2001 di una Raccomandazione sulla situazione democratica locale e regionale in Bosnia Erzegovina. E’ seguito un miglioramento delle strutture legali del paese, in conformità ai principi della Carta Europea sull’Autogoverno Locale, e in particolare all’importante principio della sussidiarietà. La Bosnia Erzegovina firmerà e ratificherà tale Carta e altri documenti che fanno parte del processo di ingresso nel Consiglio d’Europa.
Verrà presto nominata una delegazione nazionale di amministratori eletti a livello locale e regionale in entrambe le entità della Bosnia Erzegovina in rappresentanza di tutte le forze politiche. Essi parteciperanno in modo attivo ai lavori del Congresso, promuovendo la costruzione di una democrazia locale a livello europeo.
Le attività della rete di Agenzie per la Democrazia Locale, sotto gli auspici del Consiglio d’Europa, puntano ad incoraggiare lo sviluppo e il conferimento di autorità a livello locale, grazie alla cooperazione di città e regioni europee che si impegnano in progetti concreti per la costruzione di un’Europa più unita. Scambi di competenze possono contribuire a una vita migliore per tutti. Alcune Agenzie per la Democrazia Locale sono presenti anche in Bosnia Erzegovina, per l’esattezza a Tuzla, Zavidovici e Prijedor, e hanno bisogno del vostro appoggio per continuare il loro lavoro.
Il Congresso continuerà nei suoi sforzi di sviluppare partnership anche con il prossimo Forum delle Città e delle Regioni del Sud- Est Europa, che si terrà a Novi Sad dal 18 al 20 aprile 2002. Si tratterà di una buona occasione per entrare in contatto tra rappresentanti eletti e avviare una discussione. In tale contesto verrà dedicata particolare attenzione alle questioni legate ai progetti di cooperazione transnazionale.
Il Network delle associazioni nazionali delle autorità locali nel Sud- Est Europa, istituito dal Congresso, aiuterà a stabilire legami più stretti fra città e regioni e ad attivare scambi economici, culturali e sociali. Le associazioni comunali della Federazione di Bosnia Erzegovina e della Republika Srpska fanno parte di questa rete, e siamo sicuri che ne trarranno beneficio.
Per concludere, permettetemi di congratularmi con voi per il successo della conferenza, e di incoraggiarvi a continuare su questa linea e a rafforzare il vostro prezioso lavoro per promuovere la formazione di un’Europa pacifica e integrata. Il Congresso osserverà da vicino i vostri sforzi tesi a promuovere “un’Europa allargata e senza confini”.