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Kosovo: modellistica
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Data pubblicazione: 23.11.2007 11:29

Il settimanale belgradese “Vreme” ripercorre le tappe recenti dei negoziati sul Kosovo, prendendo in esame l’analisi di tre modelli comparati, Honk Kong, Isole Aland, autonomia sostanziale del Kosovo, quest'ultima presentata dal team serbo. Nostra traduzione
Di Milan Milošević, 22 novembre 2007, Vreme (tit. orig. Olandski argument)

Traduzione a cura della redazione


Prima del viaggio a Bruxelles, per il quinto round dei colloqui sul Kosovo del 20 novembre, il presidente serbo Tadic e il premier Kostunica sono giunti a conoscenza del fatto che all’incontro del Consiglio dei ministri dell’UE, previsto per lunedì prossimo a Bruxelles, sarà chiesto un approccio più flessibile ai negoziatori di Belgrado e Pristina; che i ministri europei appoggeranno gli sforzi della Troika, e soprattutto del loro inviato Wolfgang Ischinger, il quale la scorsa settimana ha cercato di assicurarsi il sostegno diplomatico a Washington e New York per la sua proposta di uno status neutrale del Kosovo.

Secondo questa proposta, definita da alcuni come un’“indipendenza rinviata” Belgrado non si dovrà immischiare sulla questione Kosovo e la Serbia e gli albanesi kosovari - a prescindere dalla soluzione dello status del Kosovo - dovrebbero collaborare e consultarsi sul commercio, l’economia, l’ecologia, la lotta alla criminalità organizzata, il ruolo della minoranza serba, il patrimonio culturale, le frontiere comuni…

Il ministro serbo per il Kosovo e Metohija Samardzic e membro del team negoziale di Belgrado ha rigettato questa proposta (senza aspettare che venisse presentata a Belgrado), dicendo che si basa sull’accordo del 1972 sui due stati tedeschi indipendenti, questione che esula dal mandato di Ischinger.

Il premier Kostunica due giorni prima della partenza per Bruxelles, domenica 18 novembre, ha dichiarato che la proposta dell’ambasciatore Ischinger è solo un altro nome da dare all'indipendenza, motivo per cui la Serbia non la accetterà. Egli ha precisato che nelle proposte dei mediatori è stata ispezionata l’indipendenza limitata, poi la confederazione, e poi delle variazioni sul modello delle due Germanie, per concludere con lo status neutrale, ma ora è tempo che i mediatori internazionali propongano una qualche forma di autonomia sostanziale.

La proposta sullo status neutrale non è stata presa in considerazione nel round di Bruxelles, perché non è ancora stata accolta dalla Troika di mediatori, e Ischinger alla vigilia dei colloqui di Bruxelles ha detto che adesso dovrà discuterne con Vizner e Harcenko.

Modelli comparati

In Serbia alcuni media hanno erroneamente riportato che Belgrado dopo la proposta “Hong Kong” ha avanzato una nuova proposta “alandese”, ma il team negoziale della Serbia a dire il vero ha presentato un’analisi comparata di tre esempi di autonomia sostanziale:

a) lo status speciale di Honk Kong, (dal 1° luglio 1997, quando per l’accordo del 1984 Honk Kong dopo 155 anni di potere coloniale britannico, è tornata sotto la sovranità della Cina) come Regione ad amministrazione speciale abitata da cinesi;

b) lo status speciale del Territorio delle isole Aland, secondo la Convenzione della società delle Nazioni del 1921 sulla defortificazione e neutralizzazione delle isole finlandesi abitate dagli svedesi, dopo la petizione per l’annessione alla Svezia del 1917, che è stata firmata dal 96,2 percento della popolazione adulta;

c) e la proposta belgradese sull’autonomia sostanziale del Kosovo e Metohija, con scadenza a 20 anni. Dicono di aver cercato di dimostrare che la soluzione proposte da Belgrado (autonomia sostanziale garantita internazionalmente) possa essere funzionale. È stata permessa la possibilità di potere combinare alcuni elementi di queste proposte. Pristina, secondo le parole di Tadic, Kostunica e Samardzic ha rifiutato di dialogare su questa proposta, ha ripetuto la richiesta che i colloqui riguardino le relazioni fra due stati indipendenti; hanno calcolato che gli giova di più aspettare che non discutere.

Il sesto round si terrà dal 26 al 28 novembre a Baden presso Vienna.

Intanto trascorrono giorni difficili non solo per la Serbia (così il presidente Tadic all’Accademia Serba delle Arti e delle Scienze), durante i quali si decide se si divideranno le competenze o il territorio, aumentano le speculazioni sulla possibile data in cui Washington potrebbe appoggiare l’indipendenza del Kosovo, e per adesso si fa riferimento a gennaio.

Si parla di un congelamento del conflitto per 12 anni, sono state fatte speculazioni anche su una qualche soluzione giuridica, secondo la quale la missione europea partirebbe con uno stiracchiato riferimento alla Risoluzione 1244, e poi ci sono quelli che dicono che l’UE ha abbandonato questa posizione e che è sempre più vicina al riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo, ma secondo le informazioni attuali, è ancora lontana dall’unitarietà: il rapporto tra indipendentisti e legalisti all’interno dell’UE è di 20 a 7.

Per quanto concerne le elezioni kosovare appena concluse a Belgrado l’attenzione è rivolta a cosa farà il vincitore delle elezioni, Hashim Thaci. Dopo le dichiarazioni secondo le quali potrebbe proclamare subito dopo il 10 dicembre l’indipendenza, e gli avvisi degli europei a non aver fretta di farlo, di non proclamare l’indipendenza prescindendo dalla comunità internazionale (Bilt), Thaci ha rilasciato alcune dichiarazioni dalle quali si può desumere che forse aspetterà il “semaforo verde” da Washington. Dopo l’incontro con i mediatori della Troika e Solana, anche il presidente del Kosovo Sejdiju ha dichiarato che sono pronti per l’indipendenza ma che le mosse future saranno coordinate con la comunità internazionale.

Si chiedono pressioni

Ischinger ha dichiarato di aver chiesto alla Russia di esercitare pressioni sulla Serbia, ma il ministro degli Affari Esteri russo Lavrov, la scorsa settimana a Lubiana, ha dichiarato che non si possono esercitare pressioni né su una né sull’altra delle parti in causa quando non esistono alternative. A Belgrado si cita Lavrov, il quale afferma che la Russia in Europa già intravede il timore delle conseguenze che potrebbero esserci nella regione, in particolare in Macedonia e in Bosnia Erzegovina, a seguito di una proclamazione unilaterale d’indipendenza del Kosovo.

Il ministero russo degli Affari Esteri ha avvertito, a seguito della visita a Mosca del ministro serbo degli Esteri Jeremic, che gli scenari di un’auto-proclamazione d’indipendenza provocherebbero una nuova spirale di violenza nei Balcani. Dalle capitali occidentali arriva sempre la stessa risposta: il Kosovo è un caso unico.

[...]

Dopo le notizie sugli scontri in Macedonia e le notizie dell’Associated Press sull’apparizione di membri armati dell'Esercito nazionale albanese (ANA), il capo di Stato maggiore dell’esercito serbo Ponos, il 14 novembre scorso, ha chiesto agli interlocutori del Comitato militare del partenariato euroatlantico a Bruxelles che la KFOR faccia i passi necessari e impedisca le attività di gruppi estremisti in Kosovo e Metohija. Il ministro della Difesa Sutanovac ha dichiarato a Podgorica che il segretario generale della NATO Jaap de Hop Scheffer e il comandante della sezione meridionale dell’Alleanza in Europa, generale Urlih, gli hanno dato garanzie sul fatto che la KFOR sta controllando la situazione e che non si arriverà all’escalation di violenze in Kosovo…

I tre modelli: competenze

Regione ad amministrazione speciale Hong Kong (HK)

Competenza esclusiva della Cina: politica estera, difesa, controllo legislativo;

Competenza esclusiva di Hong Kong: tutto il resto.

Autonomia speciale del Territorio delle isole Aland

Competenza esclusiva della Finlandia: politica estera, difesa, politiche migratorie, politica fiscale, controllo legislativo;

Competenze divise: commercio estero, diritto penale e del lavoro, sanità;

Politiche di collaborazione: protezione civile;

Competenza esclusiva delle Isole Aland: cittadinanza domiciliare, ordine pubblico e sicurezza, introduzione di tasse aggiuntive e comunali, contratti collettivi per i lavoratori delle Isole Aland, pianificazione territoriale, difesa ambientale, difesa del patrimonio storico e culturale, educazione.

Autonomia sostanziale del Kosovo e Metohija (KiM)

Competenza riservata alla Serbia: politica estera, controllo delle frontiere, difesa dell’eredità culturale e religiosa serba;

Difesa: competenza riservata alla Serbia che non viene applicata al KiM;

Politiche di collaborazione: politica monetaria, politica doganale;

Competenza esclusiva del KiM: tutto il resto (bilancio, politica economica, agricoltura, media, educazione, difesa ambientale, gioventù, sport, politica fiscale, affari interni, sanità, settore energetico, infrastrutture, impiego).

Tre modelli: divisione dei poteri

Hong Kong

- Honk Kong ha il potere legislativo negli ambiti di competenza esclusiva, ma il Congresso nazionale cinese può cancellare le leggi adottate dal Consiglio legislativo di Hong Kong;

- la Cina partecipa all’elezione del capo del territorio e del governo;

- Hong Kong ha un sistema giudiziario indipendente .

Isole Aland

- le Isole Aland hanno un parlamento e un governo;

- il governatore delle Isole Aland rappresenta la Finlandia, lo nomina il capo dello stato in accordo con il presidente del parlamento delle Isole Aland;

- la Delegazione delle Isole Aland è un organo comune della Finlandia e delle Isole Aland, risolve un determinato numero di controversie;

- il parlamento delle Isole Aland ha il potere legislativo sulle competenze esclusive;

- il ministero della Giustizia finlandese, la delegazione delle Isole Aland e il presidente della Finlandia partecipano al controllo legislativo.

KiM

- Il KiM autonomamente sceglie e amministra le proprie istituzioni: la Serbia non si immischia;

- il KiM ha il potere legislativo negli ambiti di competenza esclusiva del KiM e in altri casi approvati mediante accordo; la Serbia non può modificare e cancellare le leggi del KiM;

- il KiM ha il potere esecutivo;

- il KiM ha un sistema giudiziario indipendente competente per le controversie di competenza esclusiva del KiM e di altri casi approvati mediante accordo;

Periodo di transizione: controllo UE; giudici internazionali.

Tre modelli: affari esteri

Hong Kong

- la Cina è un soggetto del diritto internazionale;

- Negli ambiti di competenza esclusiva, Hong Kong negozia sugli accordi con gli altri stati e le organizzazioni internazionali;

- Hong Kong ha relazioni economiche internazionali autonome (commerciale, finanziaria e monetaria), del traffico, delle comunicazioni, turistiche, culturali e sportive;

- Negli ambiti di competenza della Cina, Hong Kong non è compreso nei negoziati e nella preparazione degli accordi;

Hong Kong ha 33 rappresentanti commerciali o economici nei paesi di proprio interesse;

- Hong Kong è membro delle iniziative regionali e delle organizzazioni internazionali che consentono territori non sovrani;

- La Cina offre una difesa consolare e diplomatica a tutti i cittadini;

- Il ministero degli Affari Esteri ha un ufficio per le relazioni a Hong Kong;

- lo status delle rappresentanze diplomatico-consolari straniere a Kong Kong: fino al livello del consolato generale.

Isole Aland

- la Finlandia è un soggetto del diritto internazionale

- Il governo delle Isole Aland può proporre negoziati su determinati accordi al governo statale;

- Il governo delle Isole Aland viene informato sugli accodi internazionali che riguardano le competenze dell’Isole Aland;

- Se esiste un motivo particolare, il governo delle Isole Aland può partecipare ai negoziati della delegazione finlandese.

KiM

- La Serbia è un soggetto del diritto internazionale;

- Negli ambiti di esclusiva competenza del KiM, il KiM negozia gli accordi con altri stati e organizzazioni internazionali, ma prepara gli accordi in consultazioni con la Serbia. La Serbia formalmente sottoscrive gli accordi con la firma del KiM. Nel caso di richiami alla Serbia alla responsabilità per inadempimento degli impegni internazionali di competenza del KiM, il KiM risponde alla Serbia;

- Negli ambiti riservati alla competenza della Serbia, i rappresentanti del KiM sono coinvolti nei negoziati e nella preparazione degli accordi che la Serbia sottoscrive;

- Il KiM ha una rappresentanza commerciale ed economica nei paesi di proprio interesse;

- Il KiM è membro delle iniziative regionali e delle organizzazioni internazionali che consentono territori non sovrani;

- La Serbia offre una difesa diplomatico-consolare a tutti i cittadini, gli uffici per gli affari consolari del KiM sono nelle rappresentanze diplomatico-consolari della Serbia;

- Il ministero degli Affari Esteri ha un ufficio per le relazioni in KiM;

- Lo status delle rappresentanze diplomatico-consolari straniere a Pristina: fino al livello del consolato generale…