Dopo la apertura alle emittenti private, la televisione croata non sarà più la stessa. Una analisi dei principali cambiamenti in atto e delle ipotizzabili linee di tendenza per il futuro
Il logo della televisione nazionale croata
Tre televisioni – la Radio Televisione Croata (HRT), Nova TV e RTL – che trasmettono i propri programmi sull’intero territorio della Croazia, hanno iniziato una lotta senza esclusione di colpi per gli ascolti, in modo da avere la maggiore quantità possibile di introiti pubblicitari. Dopo che la RTL ha iniziato a trasmettere, nell’aprile 2004, avendo vinto la gara di appalto per la assegnazione di una terza emittenza televisiva in Croazia, c’è stata una esplosione di feroce rivalità, che solo pochi anni fa sarebbe stata assolutamente impensabile.
Fino a 4 anni fa, la Televisione Croata aveva un monopolio totale e i suoi tre canali, insieme all’abbonamento obbligatorio da parte degli ascoltatori, le permettevano di vivere facilmente e senza il timore di alcune competizione. Il suo compito più importante era quello di mantenere buone relazioni con l’élite politica al potere, e di astenersi dal discutere argomenti controversi che avrebbero potuto “disturbare il pubblico”. Poi, 4 anni fa, ha cominciato a trasmettere anche Nova Tv, e questa primavera è entrata in gioco anche la tedesca RTL, così che le cose sono cambiate radicalmente. La Televisione Croata non sarà più la stessa.
Consapevole dei problemi con la concorrenza, ma aiutata dalle condizioni sulla televisione che la Croazia deve adempiere sulla sua strada verso la Unione Europea, alcuni anni fa la HRT ha avviato il processo di trasformazione da una televisione di Stato ad una televisione pubblica. Questo processo è stato messo in pratica in modo particolare dopo la morte dell’ex presidente Franjo Tuđman, che considerava la HRT come un proprio bollettino di informazione e pubblicità personale. Oggi, la HRT è piuttosto indipendente nella propria politica editoriale, ma le pressioni da parte dei politici non sono del tutto cessate. Tuttavia, in considerazione del fatto che avevano la facoltà di bloccare certi programmi della televisione pubblica, ma non di quella privata, i politici hanno cominciato a comportarsi in maniera diversa.
La battaglia per gli ascolti – o, più propriamente, la battaglia per la divisione dei proventi commerciali della pubblicità – si può notare su due livelli. Le star della televisione hanno cominciato a comportarsi come i giocatori di calcio, e i loro trasferimenti da una televisione all’altra sono altrettanto spettacolari e accompagnati da somme di denaro fino ad oggi incredibili, come accade anche per i conduttori televisivi e i giornalisti. Uno stipendio di 4 o 5.000 €, e contratti esclusivi, sono divenuti una cosa comune per le star della televisione, in un Paese nel quale il salario medio è di circa 500 €.
Alcune settimane fa due star hanno lasciato la HRT - Iva Gačić, redattrice e conduttrice del programma informativo di tarda serata, e Siniša Svilan, conduttore del popolare show televisivo sul jet set croato. A entrambi sono stati offerti incarichi attraenti e ben pagati su Nova TV, e entrambi hanno accettato. Prima di questo ultimo movimento, c’erano stati una decina di altri trasferimenti, e si parla in continuazione di nuovi. Si è parlato anche dei nomi dei famosi giornalisti televisivi Goran Milić e Aleksandar Stanković, ma questi ultimi avevano contratti esclusivi con HRT, e sono rimasti fedeli alla propria casa madre.
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La cosa che emerge è che non ci sono abbastanza autori televisivi, giornalisti o redattori in Croazia - afferma Damir Matković, noto redattore di HRT e studioso della televisione.
Le star della televisione da sole non sono sufficienti. E’ il momento buono per gente che ha idee, persone che possono offrire una programmazione interessante, ma non ce ne sono abbastanza.”
Le ragioni di Matković hanno trovato conferma in occasione della produzione della prima soap opera della HRT, “Villa Marija”, il cui primo episodio è stato messo in onda tre settimane fa sulla televisione croata e che avrà 160 episodi. Questa soap opera, che è costata tre milioni di €, una cifra assurda se si considera la situazione attuale dei media croati, è prodotta dalla famosa regista messicana Alicia Carvajal, specializzata in questo genere. Con la sua soap opera, HRT ha superato la RTL, che aveva annunciato la “prima soap opera croata” per la fine di ottobre. La serie televisiva di RTL, “Amore proibito”, andrà in onda per 220 puntate. Con le proprie soap operas, RTL ha disturbato i concorrenti nazionali degli altri Paesi in transizione dove ha cominciato a trasmettere. Ma HRT è riuscita a giocare RTL, facendo partire prima della concorrente il proprio sceneggiato.
In settembre, RTL è riuscita ad aumentare in modo significativo i propri ascoltatori mandando in onda il reality show televisivo “Il grande fratello”. Questo progetto, secondo fonti non ufficiali, ha avuto bisogno di 6 milioni di €, il che testimonia la furiosa battaglia in corso per attrarre ascoltatori nel mercato dei media in Croazia.
Progetti simili sono stati annunciati da Nova TV, recentemente acquistata dalla multinazionale CME. Questa corporation è già proprietaria di due canali televisivi nella vicina Slovenia, e dalla Slovenia arriva il suo nuovo direttore, Branko Čakarmiš. Čakarmiš ha già avviato alcuni cambiamenti nella redazione di Nova TV, introducendo persone che a suo parere sono meglio in grado di fare fronte ai forti concorrenti.
Secondo gli analisti di media, la Televisione Croata non dovrà affrontare problemi seri nel prossimo futuro. Ha tre forti vantaggi di partenza: il 60% dei suoi profitti sono sicuri e entrano ogni mese in forma di sottoscrizioni (abbonamenti), che devono essere pagati per legge da tutti i cittadini che posseggono un apparecchio televisivo. In secondo luogo, ha due canali, il che rende più facile distribuire nel modo migliore spettacoli di natura diversa in modo da ottimizzare gli ascolti. In terzo luogo la HRT ha il maggior numero di esperti giornalisti televisivi, redattori e conduttori.
La forte competizione sul mercato dei media televisivi, ad oggi, è andata bene agli ascoltatori, che possono scegliere tra una maggiore varietà di proposte. Gli analisti, tuttavia, avvertono che c’è anche un secondo aspetto nella battaglia per accaparrarsi gli ascoltatori, che già comincia a avvertirsi in Croazia: la estenuante commercializzazione porta sugli schermi televisivi i programmi più triviali e discutibili in circolazione.