Ottimo, l' articolo di Lusa, che ricorda quanto spesso si tende a dimenticare; il ruolo complottardo e strumentale con cui Rupel ha gestito il ministero degli esteri in funzione anti-avversari politici e anti-Turk. Rupel e' stato sempre un esponente simbolo del camaleontismo politico, un'imprendibile ameba ideologica, ma mai, in verita', bipartisan nel guidare la diplomazia. Inoltre ha ridotto il ministero a un ufficio delle proprie polemiche interne, la pagina web ufficiale dello stesso a un blog personale da dove sputava fuoco sugli avversari politici e sui media. Ora egli rimane ben appiccicato al potere, per scelta di Pahor o chissa' di quali altre istruzioni.
E forse non e' proprio un caso che il nome di Janša si ritrovi nella rosa di candidati papabili ad occupare il posto dei vari Claes,Solana, Hoop Schiffer... |