Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
mercoledì 07 settembre 2022 16:15

Osservatorio Balcani
 

Commenti dei lettori all'articolo: Aut aut

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Messaggi mostrati: 
Message Autore: ionios-unibo Data e ora: 24.12.2008 14:05
per/aleks PG
Penso che dopo le giustissime motivazioni di js,devi solo astenerti per un'po solo per dare onore al merito.Ti sei tradito, sei il solito meridionale, con la fissa del posto publico,antiproduttivo che l' Italia non ne può più.
 
Message Autore: HZ Data e ora: 24.12.2008 12:22
Per js
E' vero: il dialogo non può continuare. Ti dò solo un consiglio: documentati in modo puntuale sulle vicende in questione, attingendo alle fonti bibliografiche più attendibili ed imparziali.
 
Message Autore: Manlio Data e ora: 23.12.2008 20:54
x js
Mi meraviglia che tu riesca ancora a trovare la forza di rispondere ad HZ. Giustissima l'osservazione sulla lingua, io da anni quando voglio capire se parlo con un uomo o con un nazi/onanista faccio lo gnorri e gli chiedo della lingua; se comincia dalla distinzione tra "ravno" e "pravo" o "hiljiadu" e "Tisuca", finisce inevitabilmente col dire che la colpa è tutta dall'altra parte. E' matematico. Penso che fino ad ora non avessi ben compreso la tua posizione... forse perchè io ho un'altra immagine dei mussulmani bosniaci. Per il resto sono con te.
 
Message Autore: js Data e ora: 23.12.2008 15:28
per HZ
"Le vittime furono poche". Perchè tu c'eri per testimoniare che erano poche? Le migliaia di persone che piangono i propri morti causati dall'occupazione fascista si sono inventati tutto? I loro parenti si sono suicidati? Oppure si sono volatilizzati nel nulla? Come puoi permetterti di minimizzare crimini così efferati come quelli di cui si sono macchiati i fascisti italiani per più di vent'anni? Se hai letto bene i miei commenti, non mi pare proprio di aver minimizzato o negato i crimini dei partigiani slavi. Se vuoi continuare il dialogo, ti prego quindi di non usare questo tono minimalista da "le vittime furono poche" perchè altrimenti non intendo più rivolgerti la parola.
 
Message Autore: js Data e ora: 23.12.2008 14:25
per AleksPG (ultima parte)
vi sia da parte dell'autorità centrale la concessione di autonomie più o meno ampie. Pozdrav!
 
Message Autore: js Data e ora: 23.12.2008 14:24
per AleksPG (parte3)
ha goduto per secoli di una propria autonomia nei confronti della Serbia. Ma di fatto si è sempre trattato di un secondo stato serbo. Un paragone a mio modo di vedere riduttivo ma che può rendere l'idea è quello tra Germania e Austria. Gli austriaci hanno sempre avuto una loro autonomia, ma la loro identità nazionale è sempre stata caratterizzata da aspetti inequivocabilmente tedeschi. Non penso che qualcuno possa dire che tedeschi e austriaci sono due popoli distinti. Semplicemente l'identità austriaca ha una sua peculiarità complementare a quella tedesca. E lo stesso vale in misura ancor maggiore per serbi e montenegrini. Mentre penso di non dire una falsità se affermo che l'identità veneta e quella napoletana, ad esempio, sono qualcosa di estremamente differente sotto numerosi punti di vista e quindi proprio per questo ancor più bisognose di garanzie di autonomia regionale che attualmente in Italia sono assenti. Caro PG, continui a dire che sono incoerente, ma sinceramente non riesco a capire dove sto sbagliando... Se serbi e montegrini, o tedeschi e austriaci se preferisci, vivono addirittura in due stati separati, mi dovresti spiegare perchè veneti e calabresi vivono non solo nello stesso stato, ma addirittura privati di una logica e naturale autonomia regionale. Non mi fraintendere: il punto non è se si vive nello stesso stato oppure no, perchè è giustissimo che l'Italia rimanga unita, ma se a fronte di differenze culturali, storiche e regionali molto marcate vi sia da
 
Message Autore: js Data e ora: 23.12.2008 14:23
per AleksPG (parte2)
popolazioni italiane. Nonostante ciò, da noi il federalismo è rimasto comunque un punto imprescindibile dell'ordinamento politico statale, mentre in Italia il centralismo continua a regnare sovrano. Anzi, ti dico di più. Le nostre ridicole contrapposizioni molte volte sono dettate dal fatto che si tenta di esasperare le differenze che vi sono proprio per limitare le ben maggiori affinità che ci uniscono. Esempio, la lingua. Durante e dopo la guerra hanno cominciato a proliferare le lingue più disparate, serbo, croato, bosniaco, addirittura montenegrino! Ma in realtà, anche l'estremista più accecato è in grado di capire che queste quattro pseudo-lingue sono in realtà la stessa, unica, indissolubile lingua, che si chiama serbo-croato. Può non piacere il nome, d'accordo, ma nulla vieta di chiamarla slavo balcanico, jugoslavo o come cavolo vi pare. Sta di fatto che la lingua è una sola e chiunque dice il contrario mente sapendo di mentire. Infine, sui montenegrini. Se non vogliamo riscrivere la storia a nostro piacimento, l'identità montenegrina è sempre stata caratterizzata da accenti inequivocabilmente serbi. Alcuni dei più grandi personaggi che hanno fatto la storia della Serbia e ne hanno forgiato la cultura, erano montenegrini. I termini serbo e montenegrino sono storicamente destinati a fondersi e per definizione complementari. Questo non significa che l'identità montenegrina debba essere cancellata, tutt'altro! Anzi, sempre la storia ci insegna che il Montenegro ha goduto
 
Message Autore: js Data e ora: 23.12.2008 14:23
per AleksPG (parte1)
Io invece continuo a non capire perchè mi attribuisci concetti che non ho espresso. Non ho detto che i veneti non sono italiani, ma soltanto che molti di loro non si identificano nello stato italiano così com'è oggi. Il paragone tra Italia e Jugoslavija, scusami, ma non regge più di tanto. E il motivo principale sta proprio nel fatto che, come ho già cercato di spiegarti più volte, la Jugoslavija era una repubblica FEDERALE, quindi con garanzie di autonomia regionale per i vari popoli che la componevano. In Italia non c'è nulla di tutto questo. Nessuno può venirmi a raccontare che i popoli che compongono l'Italia abbiano più cose in comune tra loro di quanto ne abbiano i popoli jugoslavi. Non si tratta solo di motivazioni storiche, ma proprio di questioni culturali e linguistiche. Ti faccio un esempio. I dialetti italiani sono estremamente diversi tra loro, alcuni addirittura non hanno nulla in comune. Per capirci: se dici a un piemontese, a un friulano e a un calabrese di comunicare tra di loro nei rispettivi dialetti, beh, non c'è verso che si potranno mai capire. Se invece prendi un croato istriano, un bosniaco e un serbo kosovaro e gli dici di parlare nei loro dialetti, se non sono in malafede, si capiranno perfettamente. Certo, da noi ci sono differenze significative per quanto riguarda l'identità religiosa, cosa che in Italia non è presente, ma il retaggio culturale e la mentalità di noi slavi balcanici è infinitamente più compatto rispetto a quello delle popolazioni it
 
Message Autore: HZ Data e ora: 23.12.2008 10:38
Per js
Sinteticamente. Il fascismo ha seguito un percorso di snazionalizzazione nei confronti degli slavi, che condanno nella maniera più ferma. Non si può, però, parlare, obbiettivamente, di atrocità, pulizia etnica e, tanto meno, di genocidio. Le vittime furono poche. Di soprusi e di atrocità diffuse si macchiarono le truppe di occupazione italiane nello scacchiere balcanico (al pari, va soggiunto, dei partigiani), ma solo in misura assai ridotta nella Venezia Giulia, in Istria ed in Dalmazia. Tutto ciò non può giustificare che in parte lo scatenarsi belluino dell'elemento slavo (partigiani e non) contro l'elemento italiano (ed anche slavo filo-italiano) durante la guerra e, soprattutto, dopo, contro popolazioni assolutamente indifese e nella stragrande maggioranza innocenti. Si è trattato di una brutta pagina che ha in parte offuscato quella che fu l'indiscussa epopea partigiana. Più o meno lo stesso copione si è ripetuto negli anni novanta con i serbi insediati storicamente in Croazia e più o meno, all'epoca, le giustificazioni furono analoghe a quelle tirate in ballo contro gli italiani.
 
Message Autore: AleksPG Data e ora: 22.12.2008 16:02
leghismi vari
Vedo che continui a sottolineare che i veneti non sono italiani. Il giorno che la maggioranza della popolazione del veneto vorrà essere indipendente io sarò il primo a lasciare che seguano il loro destino (non mi pare sia un giorno vicino). Però fossi in te qualche domanda me la farei: se i veneti non sono italiani perchè i montenegrini devono essere per forza serbi? O perchè i croati dovrebbero sentrsi jugoslavi? Non è la stessa cosa? Scusami ma continuo a pensare che la tua posizione manchi di coerenza.
 
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