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mercoledì 07 settembre 2022 16:44

Osservatorio Balcani
 

Commenti dei lettori all'articolo: Uniti per Gaza

(1-8/8)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: AleksPG Data e ora: 28.01.2009 15:33
giusto per la profondità
Ovviamente per Israele è difficile riconsegnare terre conquistate sul campo a seguito della reazione ad attacchi esterni (vedi guerra del Kippur), e non credo che cederanno mai il Golan per ovvie ragioni strategiche. Far tornare tutti gli eredi di tutti i profughi nel frattempo iper-moltiplicatisi mi pare logisticamente insostenibile, sia per Israele che per l'auspicato stato Palestinese. Cionondimeno spero che i palestinesi riescano ad ottenere quanto di più vicino ai confini pre 67 di Israele e l'unità dei territori con Gaza, nonchè lo status di Capitale per Gerusalemme (a Camp David ci si era andati vicini, mia personalissima opinione è che Arafat sbagliò a perdere quell'occasione). Per tornare all'articolo: i giovani arrabiati de noartri subiscono la fascinazione dell'islamismo (su questo ebbe una bella intuizione Terzani nel suo ultimo e postumo libro), ma la contraddizione tra leonkavallini e aspiranti martiri di Hamas a me sembra insanabile. In Bosnia i mujaeddin andrebbero a mio avviso isolati, proprio puntando sul dialogo con l'Islam moderato e autoctono. In Palestina bisogna (sempre a mio modesto avviso) restituire dignità e vero ruolo ad Abu Mazen e all'autorità laica. P.S. se vuoi ti mando la mia effige/bambolina voodoo corredata di spilli così ti diverti un pò.
 
Message Autore: AleksPG Data e ora: 28.01.2009 15:10
profondità
Per quanto concesso dallo spazio di un post ovviamente. Si, sono stato in Israele e Libano, mai a Gaza. La mia opinione è che Israele dovrebbe ritirarsi entro i confini precedenti al '67 (la guerra di '48 è di difesa e indipendenza, gli arabi sbagliarono ad attaccare perché i palestinesi avrebbero ottenuto molto di più di quanto oggi possano sperare, ma forse questo non conveniva ad Egitto, Giordania e compagnia bella a quel tempo, e quella del ‘56 è una guerra anglo-egizia-israeliana per questioni diverse). La mi opinione è: stato palestinese indipendente e senza soluzione di continuità da Gaza alla west bank+Negev e magari Sinai se gli egiziani glielo lasciano, e ritiro di tutti i coloni. Anche per garantire la sopravvivenza d'Israele (vedi questioni demografiche ben approfondite da israeliani stessi). Gerusalemme capitale condivisa. Indennizzo economico ai profughi del ’67. Il mio post semplicemente si chiedeva come faccia un materialista storico sessualmente liberato (vabbè, Ferrero su quest'ultimo punto recentemente ci ha ripensato) a solidarizzare con un teocratico islamista sessuofobo. Uno c'ha il piercing e la bandiera della pace l'altro il turbante ed il kalashnikov. Uno va al festival queer l'altro lo picchia. Era su questo l'articolo, o sbaglio? Su Islam moderato in Italia e dialogo di tolleranza possibile vedere l’opera di mediazione che sta svolgendo l’Imam Pallavicini, piuttosto che i razzi di Hizbullah. P.S. Sicuro di non volere la mia foto via mail?
 
Message Autore: renato Data e ora: 23.01.2009 13:08
aleks pg e i luoghi comuni
bravo Aleks, anche qui dai un saggio della tua apertura culturale nei confronti di un mondo che non conosci...ma ci sei stato in Palestina, in Israele o nelle zone di confine con il Libano, in Cisgiordania? Suppongo di no! Conosci la storia della Palestina e di Israele e tutti i crimini di guerra impuniti commessi dall'esercito israeliano dagli anni 60 ad oggi? Vai un po' piu' in profondita' nelle tue analisi, PG, non essere superficiale, non pontificare, te lo dico da amico, senza rancore! Altrimenti continua a guardare la CNN e i canali di Berlusconi ma non avvelenarci con i tuoi "spicchi di saggezza", ti prego!
 
Message Autore: Miralem Data e ora: 18.01.2009 23:00
come sempre
La gente che ha sofferto e ha provato dolori, gli stessi di quelli che si provano a gaza, manifesta! cerca in qualche modo di far finire questo conflitto...mentre in altri paesi, moooooolto più sviluppati, non si fà niente o quasi...e l'informazione è molto scarsa.....la gente è menefregista!
 
Message Autore: jasmina Data e ora: 16.01.2009 18:51
Israele la democrazia fascita
Israele è un paese democratico che democraticamente ammazza i civili palestinesi con la pace di tutti alla faccia delle 72 risoluzioni del ONU mai rispettate. Albanesi possono avere il loro stato con la velocità della luce mentre i palestinesi che sono esseri ingrati al baluardo del Occidente che Israele rappresenta non vogliono capire che Israele vuole solo la pace ed il loro benessere. E proprio come Bush portò la democrazia in Iraq, così anche Israele sta portando la democrazia in Gaza. Con qualche effetto collaterale. Hamas fu creato dai servizzi segreti Occidentali ed Israeliani per combattere Arrafat, ora però quando gli si è rivolto contro non gli va più bene. Quello che Israele ha seminato, quello raccoglie.
 
Message Autore: AleksPG Data e ora: 16.01.2009 13:49
rifondaroli pro-hamas o hezbolla
Questo è un argomento interessante che in Italia non si approfondisce: viene tirato fuori dal centro destra ogni tanto come solito coro da stadio (sinistra complice dei terroristi e altre baggianate simili) ma non si entra mai nel merito. D'accordo essere per il riconoscimento dello stato palestinese, la fine delle colonizzazione ed il ritiro dai territori ecc. Ma come si fa da una posizione di sinistra ad esprimere solidarietà ad hamas o hezbolla? Avete presente cosa fanno quelli a chi mette in dubbio l'esistenza di Dio, a chi vuole vivere liberamente e pubblicamente la propria omosessualità, alle ragazze senza calze che si stendono sui prati per fumare uno spinello e sbaciucchiarsi il fidanzatino, a chi vuole bersi una birra in santa pace sul marciapiede ecc. ecc?
 
Message Autore: Jasmina Data e ora: 16.01.2009 12:20
Srebrenica e Gaza due lati della stessa medaglia
In questo momento l'equidistanza è uguale al paragonare la vittima con il suo aguzzino. Appoggio incondizionatamente la popolazione minuscola pacifista israeliana ed intero popolo di Gaza. Gli estremisti dell' UCK ora stringono le mani grondanti sangue ai diplomatici di tutto il mondo e siedono nelle poltrone del nuovo stato. Palestina, che Cristo solo sa quanto avrebbe il diritto quel popolo alla sua terra, sta invece ancora sognandola. Vivendo come dei topi, chiusi e sistematicamente uccisi. Quale è la differenza tra Srebrenica e Gaza? Nessuna. Solo che questo genocidio è visto ed appoggiato dalla complicità passiva di tutti. In Israele per me è come se fossi entrata nella macchina del tempo che mi ha riportato nei terribili anno 90 in Jugoslavia. Grazie al cielo, ne abbiamo fatto di strada, malgrado ci sia ancora tanto da fare. Mi sembra di poter con la matematica precisione sentire il sentimento di entrambi i popoli. Ma non mi sento in assoluto di prendere l'equidistanza. Non per ora, ma sono 40 anni di colonizzazione che esercita Israele, un razzismo mai visto da nessuna altra parte del mondo, 72 risoluzioni ONU totalmente ignorate. Quel che è troppo è troppo. Deve rispondere al Tribunale per i crimini di guerra.
 
Message Autore: mario Data e ora: 15.01.2009 18:28
ma quale equidistanza?
Mi sembra semplicemente vergognoso equiparare i macellai dell'esercito israeliano, che sparano su ambulanze, scuole e via dicendo con armi sofisticatissime, con i combattenti di Hamas che difendono semplicemente la loro terra da chi vuole farli sparire. Non si può dimenticare che Israele ha praticato un embrago durissimo su Gaza, che continua a sottrarre terra ai palestinesi, a costruire muri e strade solo per i propri coloni. Hamas ha certamente dei metodi discutibili, ma sono imbecilli i palestinesi che li hanno votati in massa? O piuttosto hanno visto in Hamas l'unica organizzazione in grado di difenderli?