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mercoledì 07 settembre 2022 14:29

Osservatorio Balcani
 

Commenti dei lettori all'articolo: 25.671 cancellati

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Messaggi mostrati: 
Message Autore: Balkan Data e ora: 04.02.2009 18:46
fine parte 2
100.000 Croati che scappavano, per non dire degli Sloveni – dei quali non si deve parlare e non si sa neppure dove sono stati sepolti) in queste zone vuote vennero riempite con persone ( spesso poveracci e diseredati) che legandosi al partito comunista e rimanendogli fedele ebbero tutte i vantaggi possibili (mentre chi si opponeva veniva liquidato)…… mi sono dilungato troppo, mi dispiace, se ci sarà la possibilità aggiungerò il terzo ed ultimo pezzo legato alle vicende ultime……
 
Message Autore: Balkan Data e ora: 04.02.2009 18:45
parte 2
predecessore di Lusa (che personalmente incomincia a piacermi per la suo tentativo di non essere fazioso, anche se fondamentalmente più orientati verso posizioni di sinistra il che non guasta) il signor Juri che negava la sua appartenenza alle direttive del partito al quale apparteneva di nascosto (ora grazie al buon lavoro è un parlamentare ) e scriveva invettive e propagande per la sua affermazione politica anche attraverso questo sito. Ma in ultima analisi il vero problema rimane quello accennato prima, e che e legato al passato jugoslavo e alle radici jugoslave. Ci fu dopo il 1945 una presa di potere molto “aggressiva” e violenta da parte di una ristretta cerchia legata a Tito (dal quest’autunno di nuovo mitizzato e proposto come un grandissimo politico, veramente democratico e modello di “tolleranza”) che “caccio e ammazzo tutti quelli che si opposero al suo regime (nascondendo molto bene il tutto) ed usando “la cultura” per presentare all’esterno e all’interno una verità “edulcorata” e congrua alle esigenze. Molti saltarono sul carro del vincitore e nelle zone “svuotate” (spesso zone dove la “tradizione” era forte e la presenza storica di certe comunità difficilmente combaciava con le esigenze della “rivoluzione” – come sicuramente saprai della presenza italiana in Istria, Fiume ecc. e probabile che sai soltanto questa storia , ma c’è ne sono state molte altre, soltanto in Slovenia sono stati ammazzati 100.000 Croati che scappavano, per non dire degli Sloveni – dei
 
Message Autore: Balkan Data e ora: 04.02.2009 18:44
Per VF inizio parte 2
.....nel 1991 appoggiando il partito comunista e Milosevic puntando tutto sul ritorno dell'armata yugoslava per avere dei benefici, gli venga concessa anche una medaglia mi sembra quanto meno ambiguo (soprattutto vedendo i drammi lasciati- nota bene che a differenza di altre nazioni est-europee comuniste, la “transizione” e la caduta del comunismo in Yugoslavia venne gestita da ex-comunisti Tudman (Croazia – il più giovane generale di Tito, Milosevic (Serbia, esponente di spicco del partito comunista jugoslavo, Isebegovic (Bosnia) e Kucan (Slovenia, che però ebbe stranamente la fortuna di avere il primo presidente del governo che non era uscito dal partito comunista (Peterle- a differenza di tutti i successivi Drnovsek, Rop, Jansa) due vecchi comunisti legati ai servizi segreti UDBA ), ecc. ecc. Passiamo alla seconda parte. Il fatto più rilevante dei cancellati è squisitamente politico ed ideologico, in quanto usato dalla sinistra nostalgica che gli usa per dimostrare la bontà della vecchia Yugoslavia (teorizzando la sua distruzione causata da fattori esterni e non interni). Ecc. ecc. ecc. – In quanto la sinistra radicale – grazie anche alla campagna e dei “giornalisti” autodefinitisi “non schierati” e difensori della “democrazia” (oltre al fatto che i media sloveni sono tutti,( per quanto riguarda i giornali intendo tutti proprio tutti, cose che Berlusconi neppure osa sognare) in mano a due persone della vecchia nomenclatura comunista o come il caso del predecessor
 
Message Autore: Balkan Data e ora: 04.02.2009 15:18
Per VF
La questione è squisitamente politica. Parte prima (se sarà pubblicata seguirà la parte seconda, + politica) Nel 1991 con la disintegrazione della Yugoslavia e il crollo del partito comunista nacque il problema della cittadinanza, che ovviamente fu automatica per i residenti autoctoni (in Slovenia, in Croazia ecc.ecc) ,in Slovenia all'epoca ci furono circa 200.000 -220.000 "immigrati" (cioè persone nate nelle altre parti della Yugoslavia ma che per motivi economici o politici si erano trasferiti in Slovenia –Con varie leggi venne concessa senza difficoltà anche la cittadinanza a queste persone, bastava che lo richiedessero (non si poteva obbligare ad averla, potevano scegliere infatti). La stragrande maggioranza lo fece senza problemi e tutto fini li (pacatamente). Ci furono però 18.000 (fino all’arrivo del primo governo dal 1991 di origine ideologica e direttamente legato al vecchio partito comunista jugoslavo che ovviamente cerchera di aumentare il numero – calcoli 13.000 voti =1% di preferenze a livello nazionale sloveno) persone che per vari motivi non lo fecero (sembra quasi sicuro ci sono addiritura tra i cancellati certi che andarono a combattere in altri posti della Yugoslavia e appena a guerra finita (per ovvi motivi) ritornarono in Slovenia e adesso pretendono tutto ciò che prima non volevano). E' ovvio che a qualcuno è stato fatto un torto ed è giusto che la Slovenia paghi , però che certi personaggi che facevano i furbi (o peggio) nel 1991 appoggiando il parti
 
Message Autore: VF Data e ora: 03.02.2009 20:39
Per tutti
Questo articolo e questo argomento meriterebbero più diffusione. Complimenti ancora una volta al giornalista, l'altra volta non mi è stato pubblicato il commento. PER BALKAN: perché anziché insinuare, non spieghi la tua prospettiva? Hai familiarità con la realtà politica slovena? leggo per imparare, magari ne sai di più tu
 
Message Autore: VF Data e ora: 03.02.2009 20:36
Interessante
Questo articolo e questo argomento meriterebbero più diffusione. Complimenti ancora una volta al giornalista, l'altra volta non mi è stato pubblicato il commento. PER BALKAN: perché anziché insinuare, non spieghi la tua prospettiva? Hai familiarità con la realtà politica slovena? leggo per imparare, magari ne sai di più tu
 
Message Autore: veteran Data e ora: 03.02.2009 16:07
favole
Quando e' in pericolo lo stato non si scherza.I cosiddetti cancellati hanno scherzato. La situazione dei ''cancellati'' e' una tipica situazione in cui si sanno infilare solo i serbi & company.End of story.
 
Message Autore: balkan Data e ora: 03.02.2009 10:39
menzogne
Tipiche menzogne balcaniche. Per chi non conosce la realtà poltica slovena ..... Verrò di nuovo censurato in quanto non fedele alla linea (rossa)?
 
Message Autore: martin Data e ora: 02.02.2009 15:05
l'altra barbarie
Ecco qua, a memoria di ciò che è stata davvero la guerra in Jugoslavia. Un messaggio all'Europa benpensante, che l'ha sbrigativamente riassunta come una "barbarie serba-croata-bosniaca", insomma balcanica. La barbarie, il male, si esprimono anche così, con questo disprezzo fascista, e la "cara buona Slovenia" ha le mani sporche di cacca, tanto quanto gli altri. La guerra se l'è scrollata di dosso per opportunismo, ma l'ha infiammata proprio come gli altri. Anche la guerra dei documenti è barbarie, in quanto attentato alla cittadinanza e in ultimo negazione dell'identità e della stessa esistenza degli esclusi dall' "autodeterminato" stato-nazione. Dinamitare moschee e chiese fa più rumore, ma serve lo stesso scopo. Grazie