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Autore: MC | Data e ora: 06.02.2010 18:53 |
Forse un errore di traduzione | ||
Nell'articolo si parla della Festa del ricongiungimento per ricordare l'annessione alla Slovenia del litorale di Capodistria. A questo punto per chi conosca la lingua italiana balza agli occhi un errore di traduzione perchè "ricongiungimento" non equivale ad "annessione". Se invece la traduzione dallo sloveno è corretta allora vi è un errore di storia. Non mi pare che Capodistria abbia mai fatto parte di uno Stato sloveno. |
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Autore: Giancarlo | Data e ora: 12.05.2009 19:36 |
x Gabriele | ||
Caro Gabriele, a pochi km da casa mia c'è il campo di concentramento delle Fraschette (FR), dove i fascisti deportavano i civili jugoslavi (anche greci). Solo in quel campo i fascisti hanno ammazzato qualche migliaio di cittadini jugoslavi. |
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Autore: Vergognatevi italiani comunisti e slavi | Data e ora: 02.03.2009 18:08 |
Gabriele | ||
Mi vergogno. Mi indigno. Ma come è possibile dubitare ancora oggi di quanto è successo in Istria e Dalmazia a fine guerra. Da parte del fascismo non c'è stata alcuna pulizia etnica. Si è certamente tentato di italianizzare in toto territori misti, che vedevano gli italiani quasi al 100% nelle città e gli slavi in maggioranza varia nell'interno. Basterebbe parlare con la gente del posto (slava) per saperlo. Nessuna fossa comune, fucilazione arbitraria, campi di concentramento. Niente. Italianizzazione cognomi sì (in parte non obbligatoria) e sbarramento a cariche pubbliche a slavi. Questo sì. é incontestabile. Quello che hanno fatto i titini è altra cosa. I fascisti dopo 8 settembre sono andati quasi tutti via da istria e Dalmazia. Quello che hanno fatto i titini è imperdonabile, hanno sradicato un'intera regione di una parte secolare della cultura del luogo. Vi prego o 'figli del comunismo' riflettete. Non siate accecati. Parlare della Narodni dom senza sapere come sono andate le cose è ignoranza faziosa. Leggete, studiate o figli della falce e martello... |
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Autore: balkan | Data e ora: 12.02.2009 12:48 |
dipende dal punto di vista | ||
Personalmente ritengo che ci sia un equivoco di fondo (causato da poca conoscienza storica, legato alla non conoscenza della lingua). Il regime comunista di Tito cacciò o liquidò tutti quelli che non erano comunisti o non si erano "adeguati" alle nuove autorità- e perciò colpi tutte le etnie non solo quella italiana (che per vari motivi aveva ancora meno motivi di "adeguarsi"). C'erano fra gli Italiani sicuramente molti fascisti ma anche molti che non lo erano, che però vennero colpiti ugualmente in quanto non si "adeguarono". In numeri assoluti le truppe di Tito ammazzarono decisamente più Croati, Sloveni e Serbi che Italiani (che però in % dei presenti sul territorio (varie comunità addirritura quasi al 95%)vennero colpiti in maniera più consistente). Ma in ultima istanza Tito deve ringraziare proprio le truppe naziste e fasciste per il fatto di essere riuscito ad arrivare al potere. |
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Autore: Dejan Kozina | Data e ora: 11.02.2009 13:15 |
Censimento | ||
Poco prudente da parte di HZ invitare a vedere quel censimento senza prima almeno leggerlo: non solo perché è del 1910, ma anche perché la sua tesi non sopravvive ad una verifica anche sommaria. Controllate di persona: http://kozina.com/premik/1910.htm |
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Autore: prsut, teran in jota | Data e ora: 11.02.2009 11:11 |
grandi conoscitori | ||
Hz&company, I vostri argomenti valgono per la parte costiera comprendente Capodistria, Isola e Pirano e sui quali sono d'accordo.Ma come mai ancora oggi i proprietari dei terreni agricoli nella fascia da Barcola fino a Duino e oltre, sono quasi tutti di etnia Slovena?E' bada che parlo dell'Italia dove i comunisti non hanno espropriato nessuno.Fosse per me restituirei il ''nostro'' litorale ai Veneti e mi riprenderei quello che effettivamente e' nostro, cosa che sapete anche voi ma tacete. Ricordatevi che i terreni agricoli sono la verita' del territorio come l'architettura lo e' delle citta'. |
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Autore: Massi | Data e ora: 11.02.2009 10:40 |
tanti punti di vista | ||
Da italiano ravennate che ha conosciuto quei bei posti oltremare, non posso che rimanere amareggiato dalle continue scaramucce italoslovene e italocroate. Anch'io ho letto a suo tempo il documento condiviso, anch'io ho saputo dai dossier televisivi (e non dai libri di storia al liceo!) delle foibe istriane e carsiche perpetrate dai titini e delle precedenti "avventure barbare" italiane in africa e nei balcani (basta andare poco lontano..vicino a Fiume o ad Avtovaz in erzegovina per trovare tante mamme e neonati infilzati da alcuni nostri "valorosi soldati". Da che punto di vista ci vogliamo mettere? La mia modesta opinione è che un segno di civiltà reciproca sarebbe quella di isolare le strumentalizzazioni nazionalistiche, che fanno il gioco del potere politico-economico di turno, e consegnare alla storia i disatri passati e recenti. Poi ognuno si può commuovere ed addolorare per la maestrina e i suoi alunni istriani infoibati o per i neonati slavi infilzati dalle nostre baionette. |
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Autore: matia | Data e ora: 10.02.2009 22:01 |
quando i fascisti(an) riscrivono la storia | ||
questo giorno del ricordo e una vergogna per l italia! e una menzogna colosale.non si trattava di una cosa etnica.perche come i fasisti ucidevano nello stesso modo comunisti&partigani italiani e slavi cosi partigani giustiziavano nello stesso modo criminali di guerra, fascisti italiani e croati(che erano peggiori).insoma e succesa la stessa cosa come nel triangolo della morte in emilia. e il fatto piu tragico e che l esodo e stato organizzato dai politici istriani di destra dopo che il 10.febbraio 1947 e siglato il trattato di pace a parigi . italiani che restavano erano considerati traditori(vedere il film "la citta dolente") questo succede quando la storia vogliano riscrivere i fascisti |
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Autore: wrangel | Data e ora: 10.02.2009 14:54 |
per bz | ||
il fascismo arrivò alla ventitreesima ora,fingere d'ignorare ciò che è successo prima,o è ignoranza o peggio malafede |
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Autore: js | Data e ora: 10.02.2009 14:38 |
bravo Alexander BZ | ||
La penso esattamente come te. Le giornate del ricordo devono essere fatte appunto per ricordare tutti i crimini e devono tendere a una riconciliazione tra i popoli. Al ricordo dei tanti italiani innocenti uccisi o costretti a fuggire dalla Jugoslavia, non può non venire accostato anche il ricordo delle decine di migliaia di sloveni e croati massacrati dai fascisti a partire dagli anni Venti fino ad arrivare all'invasione del 1941. Se commettiamo l'errore di addossare la colpa di tutto solo a una parte, la riconciliazione sarà sempre più difficile. |
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