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Autore: crno bijeli svijet | Data e ora: 17.06.2009 20:22 |
x Mirela | ||
perché quello che c'è stato dopo la secessione invece cos'era? anzi, quell'inferno continua tutt'oggi. Non ci credo che non c'era altra soluzione, intando la leadership musulmana (come quella croata e slovena) avrebbe dovuto attendere, alla djukanovic, probabilmente con la crisi economica nel 1994 il regime cetnico sarebbe stato spazzato via e allora forse la distruzione della Jugoslavia sarebbe stata scongiurata, invece la guerra ha rafforzato la propaganda del regime che non è stato scalfito quasi per nulla dalla crisi. In quanto alla YU in miniatura, bisogna intendersi, non può essere ridotta alla BiH: bosniaci, serbi e croati devono vivere nello stesso Paese, ovunque si trovino, Zagabria o Mostar, Sarajevo o Novi Pazar, Belgrado o Banja Luka, tutti devono avere un'unica cittadinanza comune nella quale riconoscersi. |
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Autore: mirela | Data e ora: 17.06.2009 14:24 |
x "crno bijeli svijet" | ||
proprio non riusciamo a vedere alla stesso modo quella secessione. Non so, io trovo che al tempo fosse stata l'unica soluzione possibile: l'alternativa era l'inferno. Non credo che sia stata fatta da Izetbegovic col fine di creare uno stato islamico, non si spiegherebbe allora la partecipazione croata (scusa tanto, la tua motivazione non mi convince, mi sembra solo uno spudorato mezzo per avvallara la tua tesi). Non ti capisco nemmeno quando dici che la RS è legittimata a comportarsi in quel modo...In che senso? E soprattutto, dall'alto di che cosa? A quanto pare condividiamo però la speranza di un happy ending jugonostalgico: credo anch'io che una mini Ju sarebbe la soluzione. Con la consapevolezza che i tempi sono lunghi, ma molto, molto lunghi, non ci resta che attendere! |
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Autore: crno bijeli svijet | Data e ora: 16.06.2009 13:36 |
x Mirela | ||
purtroppo nella situazione di autodeterminazione su base etnica, che ho sempre ritenuta un errore, in generale e in YU a maggior ragione, la RS è in qualche modo legittimata a compartarsi in maniera tale (ps: l'esistenza della RS inoltre è dovuta in gran parte anche ai tanti tragici errori di izetbegovic). In questa situazione di vie d'uscita ahimé non ne vedo. Forse sarebbe meglio iniziare a piantarla di deridere chi parla di riunificazione, bollarlo come jugonostalgico: l'unica soluzione è che serbi, croati e bosniaci.. tornino a vivere insieme in un Paese in cui tutti possano riconoscersi; è normale che la Jugoslavia che tutti amavamo non tornerà più, ma bisogna cominciare a ricostruire un futuro insieme , tendendo ad essa, ai suoi valori di uguaglianza, "unità e fratellanza"; una brutta copia della Jugoslavia sarà sempre meglio di ciò che abbiamo oggi. Un Paese comune, con rappresentanza parlamentare e istituzionale delle diverse componenti demografiche garantita dalla Costituzione, senza più frontiere... davvero sarebbe rifiutato in BiH, SRB e HR? Io non ne sono sicuro. |
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Autore: crno bijeli svijet | Data e ora: 15.06.2009 12:10 |
x Mirela | ||
e se mi permetti preferivo quando non c'era la consapevolezza di appartenere "all'etnia" e però i musulmani invitavano i vicini serbi per le festività musulmane, e i serbi invitavano a cena i musulmani per le ricorrenze cristiane. Non è assolutamente un ossimoro perché quella era una secessione etnica e lo sai bene: i serbi erano contrari all'indire il referndum, erano contrari alla secessione, non sono stati nemmeno interpellati alle urne eppure si è andati avanti come se 1,7 milioni di serbo-bosniaci non esistessero. Lo scopo era creare uno stato dove il potere fosse saldamente nelle mani di izetbegovic & Co., cioè esattamente quello che c'è scritto nella dichiarazione. L'appoggio esterno dei croati era dovuto solo alla speranza che "da secessione nasce secessione". Per il resto capisco perfettamente il tuo stato d'animo, è lo stesso che provo anch'io girando la Jugoslavia, l'ho provato non solo in BiH ma anche in Croazia, in Kosovo guardando i cartelli in serbocroato distrutti, le bandiere kosovare (?) e americane su monasteri e case bruciati ecc... |
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Autore: Mirela | Data e ora: 09.06.2009 14:52 |
x crno bijeli svijet | ||
Per quanto riguarda la situazione odierna, hai ragione a dire che le leggi proposte vanno a cozzare con l'idea di Stato laico. Detto sinceramente, l'SDA per me non dovrebbe nemmeno esistere! Il punto è che il nazionalismo non è una prerogativa della Federacija. L'altro giorno stavo guardando il TG sul canale BN (la Tv di Bijeljina): la prima reazione è stata una risata; mi sono accorta solo dopo che mi ha lasciato l'amaro in bocca. La giornalista ha esordito dicendo "Vediamo cos'è successo oggi in Republika Srpska e in Bosnia Herzegovina". Ma questi hanno capito come funziona Dayton? Hanno proclamato la loro indipendenza e io non me ne sono accorta? Ciliegina sulla torta : il meto. Dalla cartina geografica non riuscivo a capire qual'era la Bosnia!! Ma a queste ne posso aggiungere altre: un mesetto fa stavo entrando in bosnia dalla dogana si Slavonski Brod e mi sono trovata davanti "benvenuti in RS". Non c'era nessun cartello che nominava la Bosnia Herzegovina. E cosa dire delle scritte in alfabeto latino sui cartelli stradali a Doboj, cancellate da con una bomboletta spray? |
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Autore: Mirela | Data e ora: 09.06.2009 14:41 |
x crno bijeli svijet | ||
mi sembra molto ingenuo da parte tua sostenere che la Dichiarazione abbia avuto una qualche forma di applicazione nella secessione del 1992. Creare uno stato islamico con un secessione multietnica (la secessione era dell'intera BiH, non dell'attuale Federacija), è assolutamente un ossimoro! Semmai la secessione su basi etniche l'ha fatta qualcun altro, facendo anche pulizia per lustrare bene il territorio. Mi sembra assurdo tirare in ballo la Dichiarazione quando si parla delle guerre degli anni 90. Sai come la vedo io? A me quel libro mi sembra opera un giovane dissidente politico (è prassi che ogni regime ne abbia), che espone teorie con la spudorata consapevolezza che non troveranno mai terreno fertile. Si da il caso infatti che la fascia di popolazione musulmana, al tempo, non avesse nemmeno la piena consapevolezza della loro "etnia", ergo si sentivano prima jugoslavi e poi, eventualmente, musulmani. Una popolazione alla quale vengono garantiti i bisogni primari (cosa che Tito, nel bene e nel male, faceva) sicuramente non impugnava le armi per un ideale del genere, ma soprattutto perchè, come detto prima, non era un sentimento condiviso. |
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Autore: crno bijeli svijet | Data e ora: 05.06.2009 11:38 |
x Mirela 2 | ||
ma su 2 cose hai ragione: la paura dei bosniaci a vivere nella grande serbia che i cetnici iniziarono a creare dopo l'86 era pienamente giustificata, al pari della paura dei serbi a vivere nella bosnia musulmana e ustascia. Fai inoltre benissimo a ricordare anche le responsabilità di Zimmermann, anzi, gradirei un articolo di OB sulle responsabilità della comunità internazionale nella fine della Jugoslavia, credo siano questioni di grandissimo interesse, su cui raramente si accendono i riflettori, anche perché mi sembra in pochi vogliano si faccia luce. |
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Autore: crno bijeli svijet | Data e ora: 05.06.2009 11:15 |
x Mirela | ||
so bene che la dichiarazione è del 70, le sue farneticazioni iniziano a prendere corpo come progetto politico dopo la morte di Tito, e trovano una prima forma di applicazione dopo l'89 (spesso sento dire dalle persone "89-libera-tutti", rende bene l'idea). Visto che mi sembri brava con le date, in che data viene deciso di fare il referendum sulla secessione, che poi fu il 29 febbraio e 1 marzo 1992? Non penserai mica che il referendum sia stato fissato solo 20 giorni prima della chiamata alle urne??? Quando i serbi proclamano la RS referendum e data (e risultato!) già erano stati fissati. "i musulmani devono impadronirsi del potere esistente non musulmano e crearne uno nuovo musulmano"(dichiarazione islamica di Izetbegovic 1970): di fatto ciò viene applicato con il referendum e la secessione, di fatto la metà non-musulmana e minoritaria della BiH viene esclusa dal potere. Oggi mi sembra si stia lentamente applicando anche la "repubblica islamica", nel senso che molte leggi recenti approvate si rifanno più al Corano che alla Laicità dello Stato. A conti fatti, ad oggi ha trovato più applicazione la dichiarazione in BiH che non il memorandum in Serbia. Il problema è che, a differenza di serbi e croati, i bosniaci difendono nonno Alija, si rifiutano di metterlo sullo stesso piano dgli altri 2 (nonostante lui in più era anche latitante!), è impossibile ogni riflessione seria sulle sue (ENORMI) colpe. |
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Autore: Mirela | Data e ora: 02.06.2009 22:53 |
x "crno bijeli svijet" 3 | ||
Dimeticavo...Per quanto riguarda l'indipendenza della RS, voglio solo ricordarti che la RS dichiara la sua indipendenza dalla BOSNIA nei primissimi giorni del GENNAIO 1992: La Bosnia-Herzegovina dichiara la sua indeipendenza dalla GRANDE SERBIA (chiamata da taluni Jusoslavia, o meglio quel poco che ne rimanenva) nel MARZO del 1992. Quelli che ha fatto la RS non è stata una risposta alla secessione della Bosnia, temporalmente è impossibile! La secessione della BiH è stata fatta sì dai musulmani e dai croati, ma sotto forti insistenze da parte di Zimmermann. La Bosnia non è che non voleva più stare in Jugoslavia perchè voleva crare uno stato islamico (che str...ta!), ma non voleva stare in una Grande Serbia. In questo caso, lor non sarebbero più stati al sicuro, non i serbi di Bosnia! |
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Autore: Mirela | Data e ora: 02.06.2009 22:46 |
x "crno bijeli svijet" 2 | ||
Detto questo, non voglio in alcun modo difendere Izetbegovic per partito preso, semplicemente non mi va di verlo messo sullo stesso piano degli altri due. Ultima cosa: parlami un pò di più delle auto con le targhe belgradesi prese a sassate in Bosnia. Sinceramente non ne sapevo niente. |
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