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Autore: Drita | Data e ora: 04.02.2010 03:32 |
dell' amore | ||
Non ho letto il libro e non so nemmeno se lo faro'. Suppongo sia stato fatto un po' per cavalcare l'onda... un po' come fa Kusturica con gli ultimi film.. Io invece porto la testimonianza diretta. Sono albanese e legata d'amore ad un ragazzo serbo. Felici e innamorati entrambi. Nonostante le divergenze di vedute su alcune cose (indovinate quali?), l'amore ci accompagna ogni giorno. |
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Autore: Sarah.I. | Data e ora: 03.02.2010 18:34 |
Un libro sui Balcani dove i serbi non sono cecchini... | ||
Uno dei libri più belli che ho letto in quest'ultimo anno. Trovo meraviglioso il fatto che una scrittrice di origini albanesi parla con affetto dei suoi personaggi serbi. Di solito tutti gli scrittori (registi) occidentali che hanno raccontato i Balcani (basta ricordare Mazzantini) hanno descritto serbi che sanno fare solo una cosa: uccidere! Invece la voce dolce della Ibrahimi ci fa conoscere Milos e Zlatan, serbi, che sono dei due personaggi più belli del libro. Inoltre, ho letto qualche intevista della scrittrice, lei si dice preoccupata dei serbi rimasti in Kosovo, chiusi nei enclaves. Complimenti per il libro e anche per il coraggio, davvero è la prima volta che ho letto di serbi buoni raccontati con amore... |
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Autore: Ivan Prodanovic | Data e ora: 02.02.2010 16:21 |
no | ||
un libro deludente, un´offesa agli jugoslavi. L´autrice non ne ha la piu pallida idea di dove stia di casa la Jugoslavia. |
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Autore: Raffaele | Data e ora: 02.02.2010 13:09 |
semplicemente stupendo | ||
il più bel libro sul Kosovo e le sue genti. Un romanzo affascinante, profondo, diretto, crudo e vero |
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Autore: Nemanja | Data e ora: 02.02.2010 13:08 |
considerazioni | ||
anche una parte della mia famiglia è stata coinvolta dal conflitto kosovaro,cioè mia zia(attualmente defunta,x motivi di salute preciso)e il suo marito kosovaro-albanese proveniente dalla turbolenta Mitrovica,divisione nella quale sono stati coinvolti i loro sei figli che sono nati successivamente.poichè questa storia è stata giudicata falsa da alcuni ultra-nazionalisti albanesi,non mi sembra opportuno parlarne di preciso,x non dare alla loro bocca fiato per parlare.apprezzo che la scrittrice albanese abbia parlato di una storia specchio di molte storie simili,notando tuttavia che non ha resistito molto prima di abbandonarsi a considerazioni politiche sullo status della provincia serba del Kosovo,considerazioni che ovviamente non condivido.le faccio tuttavia distinti saluti e auguri di buon lavoro...(ps anche per me Roma è stata la prima città nella quale ho vissuto per molto tempo) |