l'articolo è utile per aprire una riflessione sul ruolo delle organizzazioni di rappresentanza degli interessi in un paese ancora fortemente segnato dalla transizione. L'autore segnala alcuni elementi (in parte condivisibili) che rendono "deboli" i sindacati albanesi, ma non mette in evidenza altri elementi, soprattutto istituzionali, che rendono praticamente impossibile la creazione dei sindacati nei settori industriali e dei servizi privati. non possiamo dimenticare il tasso elevatissimo di economia informale e, quindi, di lavoro nero. La fragilità dei sindacati è dovuta anche all'assenza di un modello "forte" di relazioni industriali, il modello prevalente è quello dei contratti aziendali di tipo americano. Certamente ci sono reaponsabilità dei sindacati che nel corso degli anni hanno operato "deboli" innovazioni organizzative al loro interno rispetto al modello precedente. oggi ci sono alcuni segnali positivi, come il nuovo statuto del KSSH, oppure l'accordo di cooperazione fra le due maggiori organizzazioni sindacali albanesi. |