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giovedì 08 settembre 2022 13:33

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Commenti dei lettori all'articolo: Kosovo: non sarà ciò che non può essere

(1-10/21)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: *** *** Data e ora: 30.08.2007 10:39
Kosova ai kosovari
Vorrei solo ricordare le recenti parole di Ismail Kadaré (29 agosto 2007): "Ogni popolo ha il diritto di cercare la propria libertà". Dopo secoli di dominazione serba è ora che la Kosova torni ai kosovari, che, certo, devono dimostrare di saper rispettare i diritti delle loro minoranze (infati, nella Kosova sono i serbi la minoranza, non gli albanesi), tutto il resto sono chiacchiere.
 
Message Autore: Nicola Data e ora: 08.07.2007 07:26
non ci siamo
x rifat: voi albanesi avete il problema di vedere le cose in maniera molto ''easy'' , è ovvio che tutti i serbi vorrebbero la pace ed avere rapporti amichevoli con le altre popolazioni, quale uomo intelliggente non lo vorrebbe? il problema è capire a quale prezzo...il ''come'' e ''perchè'', non è cosa giusta aprire un nuovo libro prima di finire di leggere quello vecchio. Non si può dimenticare in un attimo tutto il passato senza che questo non abbia ripercussioni sul futuro. Non si può essere l'unico stato sovrano in era post guerra mondiale,ad essere amputato di un territorio proprio da secoli e secoli...Non si può essere umiliati con decisioni prese dall'alto ed essere pure d'accordo. Per voi è facile parlare di pace e giustizia quando raggiungete i vostri scopi,ma perchè non ne parlate prima? Come vedete il problema non è il volere la pace o no, non potete pretendere la pace e la ragione solo dopo essere stati accontentati, il mondo non è così semplice...e comunque un consiglio a tutti gli albanesi che cantano vittoria: ''non dire gatto se non ce l'hai nel sacco..''
 
Message Autore: RIFAT LICA Data e ora: 14.06.2007 01:50
Kosovo,lo ha vinto l'indipendenza
per il sig Isrtijan, con tutto il mio buonsenso a far rifflettere e capire la realta politica e geopolitica dei balcani,con i mie modesti comenti,vedo che e impossibile a far rifflettere a vuoi,vedo che per il nostro libero pensiero,ancora esistono persone come vuoi che rappresentate la parte più conservatore nazionalista,siete difficili e molto duri nell comunicare civilmente,che mi fa pensare che vuoi culturalmente siete fermati in medioevo,non volete capire che il mondo e cambiato,viviamo nel terzo millenio.
 
Message Autore: Istrijan Data e ora: 04.06.2007 13:26
x Alex
Alex, ma credi che Rifat Lika sa chi sia Ceda Jovanovic?! O forse si, dato che e', il Ceda, fatto della "solita pasta" mafiosa
 
Message Autore: Istrijan Data e ora: 04.06.2007 13:22
x Macedonia_Shqip
O,ho,ho! Rimarebbero soltanto ridicole le tue parole, se non fossero cosi' tragiche per i serbi, macedoni, montenegrini, rom e quant'altri - e per gli stessi albanesi, quelli che hanno voluto rispettare le leggi del paese in quale vivevano. L' idea del Kosovo (e Metohija) indipendente e' un' idea fascista, sostenuta, ahime' anche della maggior parte dell' UE (ma si sa' chi comanda, no?). Non ha caso nel 1992 alla confernza FAO a Roma si distribuivano opuscoletti sulla "Kosova indipendente" con la bella piantina della Grande Albania! E i graffiti sulle serrande dei chioschi venditori libri, accanto piazza della Repubblica a Roma, "Kosova - Tetova", ora allargata fino a Skoplje!
 
Message Autore: d. kalajic Data e ora: 31.05.2007 14:23
serbia trincea d'europa.
milosevic e' stato fatto fuori per il semplice fatto di essersi opposto al disegno di clinton di indebolire l'europa facendo affluire l'islam in europa, e appunto la ex jugoslavia come porta d'ingresso. e le brigate musulmane che son rimaste in bosnia? erano iraniani e quant'altro. grazie serbia per il vostro coraggio..
 
Message Autore: RIFAT LICA Data e ora: 27.05.2007 02:53
serbi intelligenti
Caro Alex, io credo in realtà,e penso che molto e cambiato anche nella politica serba,e per di più nella mentalita del popolo serbo,e in interese di tutti,a accetare la realtà,ormai gli politici,studiosi di geopolitica e di storia,diplomazia occidentale,tutti i governi occidentali,istituzioni internazionali promuovono la libertà e l'indipendenza del Kosovo,ormai e un realta,e superata e dovete accetare che il Kosovo gia vive la sua indipendenza. La nostra generazione deve imparare dal passato,ha la responsabilità di rregolarizzare,assumere decisioni precise nella libertà dei popoli,per regalare ai giovani una vita migliore. Per essere di nuovo amici,dimenticare il passato,serve coragio,un pò di saggezza e volontà. I serbi sono stato vittime di una politica di psicopatici nazionalisti e di cui migliaia di vite inocenti sono state travolte da un conflitto politico e da una guerra non neccesaria,sono state avvelenate da un costante reintroduzione dall'alto di una politica di odio. Serbia e cambiata,ha capito e imparerà a pensare il Kosovo in maniera più razionale ed umana e a giudicare in modo molto critico loro miti nazionali,e bugie politice,ci sara beneficio per tutti in Kosovo ed in Serbia,sopprattutto per gli stesi serbi.
 
Message Autore: Macedonia_Shqip Data e ora: 23.05.2007 09:46
no comment
dico al signor giornalista, di non vedere la prospettiva solo dal proprio punto di vista ma di capire anche quanto abbiano sofferto i kosovari, siccome che già sapevo sul kosovo, essendo da un paese li vicino, adesso ke sto cercando ancora + informazioni ho capito quanto sono stati CATTIVI i serbi...
 
Message Autore: ALBANIA Data e ora: 21.05.2007 20:29
Per Alex
Alex, in Albania c'è un detto: riaccoglierai ciò che hai seminato....
 
Message Autore: Maksim Leka Data e ora: 21.05.2007 17:31
Valorizziamo quello che ci unisce.
Mi unisco totalmente con il ragionamento del Sig.Mirko Tepavac che è un uomo giusto e coragioso. Tutti dobbiamo contribuire al futturo comune dei popoli dei balcani nel Unione Europea. E nel interesse dei serbi e degli albanesi risolvere bene i problemi di oggi per garantire un domani di colaborazine e di pace. E importante capire che nessuno va ad investire capitali nei balcani se non c'è garanzia di pace e tranquilità duratura. Con le guerre e con le chiusure di tutti i tipi nessuno ci guadagna, al contrario rimaniamo più poveri e tagliati fuori dallo sviluppo economico-sociale. Facciamo possibile che i nostri popoli sempre divisi siano più vicini e non solo geograficamente. Basta guardare gli altri stati europei che c'è l'hanno fatta. Almeno cosi tanti altri nostri concittadini non sarebbero costretti a lasciare la loro casa per ragioni economiche.
 
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