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Autore: Nermin | Data e ora: 26.10.2007 19:55 |
per js | ||
la spartizione della bosnia non e' affatto una possibilita' "reale", e' solo il sogno che unisce nazionalisti Croati e Serbi da piu' di un secolo... e sarebbe meglio se questo sogno se lo facessero passare, perche' non ha mai portato nulla di buono. |
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Autore: ceci | Data e ora: 23.10.2007 12:30 |
dalla BiH | ||
Vivo e studio da due mesi a Mostar, insieme ad altri 120 studenti serbi, croati, bosniaci e 80 internazionali. Siamo il neo-nato Collegio del Mondo Unito in Mostar. Spezzettare la Bosnia distruggerebbe tutto ciò che stiamo tentando di costruire: dialogo multietnico, necessario perché le varie etnie sono troppo mescolate per effettuare una divisione territoriale. Bisogna ricordare che l'accordo di Dayton non menziona l'educazione: finché i giovani studieranno diversi curriculum in diversi edifici, come possiamo sperare che non vengano manipolati dai politici nazionalisti? |
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Autore: martin | Data e ora: 22.10.2007 22:27 |
bosnia2 | ||
La si potrà e dovrà riformare, adattare, ammorbidire, smussare, migliorare, riniominare, ma la RS è il compromesso che fa sì che i serbi di Bosnia possano partecipare al processo di democratizzazione e normalizzazione. In fin dei conti, loro in Bosnia erano tanti, quasi quanto i musulmani, e “padroni di casa” non meno dei secondi; eppure, la BiH indipendente non la volevano; a loro (e a ragione, direi) andava bene la Jugoslavia, l'unico stato che unisse tutti i serbi (e nel quale, insieme a cinque altri popoli, non portavano il titolo di "minoranza"). purtroppo, con il suo nome e i suoi simboli, la RS di oggi pare ancora figlia di Karadzic, e questo pesa, da fastidio a molti (anche a me). ma come entità (cambiatele nome, cambiatele bandiera), oggi, rappresenta una forma di garanzia politica per tutti i serbi, anche quelli "buoni". Sarajevo è costretta a fare i conti parlare con essa, si renda conto che prima o poi dovrà girare la testa verso Belgrado. perché oggi più che mai (anche se c'è stata una guerra), il rapporto tra Serbia e Bosnia (tutta intera!) è di un'importanza cruciale; la seconda (anche solo per questioni geografiche) non potrà isolarsi dalla prima, non può pretendere di essere così "altro" rispetto ad essa, o che ad Est ci sia il mare, e il giorno in cui questa cosa sarà capita a Sarajevo più che a Banja Luka potremo forse parlare di una Bosnia veramente unita. |
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Autore: martin | Data e ora: 22.10.2007 22:25 |
bosnia1 | ||
Ribadisco ciò che avevo detto e che OB non so perché non mi ha pubblicato, errori tecnici forse. fa effettivamente arrabbiare l'ipocrisia di chi ormai 16 anni fa liquidò la Jugoslavia (dandola vinta ai nazionalismi) e ora fa di tutto per sostenere (anche ideologicamente) l'unità bosniaca. l'esistenza della Jugoslavia pre-bellica aveva molto più senso di quella di questa Bosnia post-bellica (anche in termini commerciali, visto che si è parlato pure di commercio, e qualche sloveno pentito mi da ragione). eppure, è una questione di EQUILIBRI. QUINDI bisogna essere lucidi, e rendersi conto di come la conservazione dello stato bosniaco, fragile e controverso emblema del peace-keeping, sia indispensabile ai delicati equilibrii della regione. come qualcuno giustamente dice, spartire la bosnia vorrebbe dire decretare la fine della partita con vittoria definitiva dei nazionalisti (lasciamo stare ustascia e cetnici, parliamo piuttosto di nazionalismi odierni, quelli più subdoli, che in un modo o nell'altro sanno corrompere i più, ahimè). vorrebbe dire interrompere a metà un processo che, pur con mille difficoltà, qualcuno si sforza di portare avanti, magari dedicandovi la propria vita, e qualche risultato ogni tanto lo si ottiene. essere realisti e pensare agli equilibri vuole anche dire che la sovranità della Republica Srpska all'interno della BiH, piaccia o no, per i prossimi 20 anni NON si mette in discussione. |
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Autore: js | Data e ora: 22.10.2007 15:45 |
per claudio | ||
Il punto non è che dobbiamo convincerci a odiarci e separarci. Il punto è che proprio per avere un minimo di pace è meglio se serbi, croati e musulmani se ne stiano separati. Certi discorsi di unità e fratellanza sono bellissimi, ma a volte non praticabili. C'è chi ha subito di tutto durante la guerra. E' dura convincerlo a vivere fianco a fianco con chi ha supportato i propri assassini. E permettimi di aggiungere una cosa: ti ricordo che oltre agli ustaša e ai cetnici esistono anche i mujaheddin. E ti dico anche che, da croato, pur essendo sostenitore di una divisione della Bosnia-Erzegovina non mi sento affatto un ustaša! Proprio per niente! Saluti. |
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Autore: claudio gherardini | Data e ora: 20.10.2007 12:59 |
nazionalismi sanguinari e vincitori | ||
Quello che dicono in molti, spartire la Bosnia, significa che i nazionalismi sanguinari e massacratori sono anche vincitori e infine arrivano ai loro obbiettivi. In 15 anni si è riusciti a distruggere la fratellanza e solidarietà tra i nativi di bosnia e a convincerli che è meglio odiarsi e separarsi. Questo è falso. In futuro sarà indispensabile collaborare e commerciare. Comunque avete ragione voi. La Bosnia deve scomparire. Cetnici e Ustascia hanno sempre avuto ragione? O no? |
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Autore: RENATO | Data e ora: 19.10.2007 20:25 |
IL SADISMO DELL'UE | ||
la bosnia e' lo specchio impietoso del fallimento della Jugoslavia...qual'e' il sinistro e sadico proposito dell'UE di mantenere con la forza in BiH quello che oramai e' un bellissimo sogno infranto e irreversibile? |
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Autore: martin | Data e ora: 19.10.2007 17:31 |
bosnia | ||
io credo personalmente che lo smembramento affrettato della jugoslavia sia stato l'errore più grande che l'occidente abbia commesso nel '900, e che la Bosnia indipendente sia in qualche modo, in questo quadro, un nonsense e una grande contraddizione. ma non bisogna trascurare una questione secondo me importantissima: quella degli equilibri. piaccia o no, il mantenimento (anche solo formale) dell'unità dello stato bosniaco è indispensabile a questi equilibri. bisogna essere ottimisti, anche se è dura, e continuare a investire in una Bosnia il più possibile efficiente, a livello politico. questo senza mettere in discussione la sovranità della Republika Srpska al suo interno, poiché anch'essa è funzionale a questi equilibri. però, i rapporti (positivi) tra Serbia e Bosnia devono sempre più realizzarsi in un riavvicinamento tra Belgrado e Sarajevo, e sempre meno nel rapporto esclusivo tra Belgrado e Banja Luka. in questo, anche la componente musulmana (e croata) dovrà modificare non di poco il suo atteggiamento. in generale apprezzo molto di più la linea di Tadic rispetto alle posizioni poco costruttive di Kostunica. |
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Autore: js | Data e ora: 19.10.2007 13:13 |
per rafrad6164 | ||
Sono d'accordo con te, la vedo assolutamente allo stesso modo. Infatti se la divisione della Jugoslavija è stata supportata dall'Occidente, a questo punto è bene che, per coerenza, anche la Bosnia-Erzegovina venga divisa, visto che lei stessa mantiene in vita l'idea di una piccola Jugoslavija. La Republika Srpska alla Serbia, l'Erzegovina occidentale alla Croazia e la Bosnia centrale ai musulmani. E' questa l'unica soluzione per avere una speranza di pace nei Balcani, è inutile continuare a negarlo. |
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Autore: siksik | Data e ora: 19.10.2007 10:41 |
Commenti... | ||
A Rafrad6164 direi che il Regno di Bosnia esiste dal medioevo, diventato Repubblica con Tito, per cui è tutt'altro che artificiale. Inoltre, quelli che tu dici essere 3 popoli (io preferirei parlare di 1 popolo solo), in BiH hanno sempre convissuto pacificamente. Per Martin: probabilmente se facessero tanti pezzettini della Serbia, magari iniziando proprio da sud ovest, sicuramente l'UE stenderebbe un tappeto rosso fino a Bruxelles! |
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