Nel 1991 con la disintegrazione della Yugoslavia e il crollo del partito comunista nacque il problema della cittadinanza, che ovviamente fu automatica per i residenti autoctoni (in Slovenia, in Croazia ecc.ecc) ,in Slovenia all'epoca ci furono circa 200.000 -220.000 "immigrati" (cioè persone nate nelle altre parti della Yugoslavia ma che per motivi economici o politici si erano trasferiti in Slovenia). Con varie leggi venne concessa senza difficoltà anche la cittadinanza a queste persone, bastatava che lo richiedessere (non si poteva obbilgare ad averla, potevano scegliere infatti). La maggiranza lo fece senza problemi e tutto fini li (pacatamente). Ci furono però 18.000 persone che per vari motivi non lo fecero (ci sono addiritura tra i cancellati certi che andarono a combattere in altri posti della Yugoslavia e appena a guerra finita (per ovvi motivi) ritornarono in Slovenia e adesso pretendono tutto ciò che prima non volevano). Poi ci sono molti altri casi diversi, complicati, cmq anche quelli hanno preso senza difficoltà la cittadinanza (adesso sono rimasti circa 11.000 su circa 210.000 ). E' ovvio che a qalcuno è stato fatto un torto ed è giusto che la Slovenia paghi , però che certi personaggi che facevano i furbi (o peggio) nel 1991 appoggiando Milosevic e lavorando contro l'indipendenza puntando tutto sul ritorno dell'armata yugoslava per avere dei benefici, gli venga concessa anche una medaglia mi sembra penoso. |